Il nostro sito usa i cookie per poterti offrire una migliore esperienza di navigazione. I cookie che usiamo ci permettono di conteggiare le visite in modo anonimo e non ci permettono in alcun modo di identificarti direttamente. Clicca su OK per chiudere questa informativa, oppure approfondisci cliccando su "Cookie policy completa".

ECCO COME TUTELARE I GIOVANI DALLA TELEVISIONE E DAI PERICOLI DIGITALI

Cosimo Ferri, sottosegretario al Ministero della Giustizia

Il sottosegretario al Ministero della Giustizia Cosimo Maria Ferri ha partecipato al seminario «Tutela dei minori on line ed in TV: sfide e pericoli del sistema digitale» organizzato nel Festival d’Europa 2015 svoltosi a Firenze, evidenziando come l’obiettivo dell’incontro fosse quello di approfondire la riflessione tra istituzioni, operatori del diritto e associazioni sull’espansione nella nostra società di internet e dei pericoli che ciò può comportare nella tutela del minore.

«Occorre predisporre filtri alla massa di informazioni che si riversano e che impattano sul minore – ha dichiarato Ferri – e agire attraverso strumenti di prevenzione valorizzando il ruolo della famiglia, della scuola e dei controllori sociali. La rete non va però demonizzata, è un semplice strumento che va disciplinato in relazione alla maturità e capacità critica del singolo utente. È però necessario intervenire sul minore informandolo e cioè aiutandolo a comprendere e a percepire il disvalore del fatto».

Ferri ha ricordato come «l’avvento dei nuovi media abbia concorso all’emergere di una dimensione virtuale della pedofilia, basata sullo scambio di materiale pedopornografico, sulla creazione di comunità virtuali a sfondo pedofilo e sui tentativi di adescamento online di minore: la produzione e diffusione di materiale pedopornografico che, da fenomeno di dimensioni contenute, si è oggi trasformato in una realtà che conosce sviluppi globali. I dati e le statistiche raccontano un fenomeno in preoccupante crescita» ha proseguito il sottosegretario Ferri. Secondo uno studio condotto su 2.419 adolescenti dall’Osservatorio Open Eyes, il 29 per cento circa di ragazzi ne è vittima, mentre uno studio americano ha evidenziato come il 78 per cento dei ragazzi tra i 13 e i 18 anni che hanno commesso suicidio sono stati vittime di bullismo sia a scuola che su Internet, mentre il 17 per cento è stato esclusivamente vittima di cyberbullismo.

Ferri ha sottolineato quindi l’impegno del Ministero della Giustizia nella recente iniziativa della creazione di una guida per comprendere i reati o anche soltanto i comportamenti a rischio iGloss @ 1.0 - l’ABC dei comportamenti devianti on line–secondo Ferri–consentirà, infatti, di prevenire il compimento di reati ma anche di quei comportamenti che, sebbene non penalmente rilevant, siano in grado di minare la salute psichica dei più deboli e indifesi».    

Tags: Luglio Agosto 2015 minori internet televisione Cosimo Maria Ferri

© 2017 Ciuffa Editore - Via Rasella 139, 00187 - Roma. Direttore responsabile: Romina Ciuffa