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Eni-Conoe, accordo per trasformare gli oli esausti in green

Gli oli vegetali esausti diventano biocarburanti; Eni e Conoe, il Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti, hanno firmato un accordo per favorire e incrementare la raccolta degli oli vegetali che alimenteranno la bioraffineria Eni di Venezia e, dal 2018, quella di Gela.

L’accordo consente di mettere in atto un circuito virtuoso di «economia circolare» che si chiude con la trasformazione, nell’ambito di impianti industriali nazionali, degli oli esausti in biocarburanti di alta qualità, valorizzando pienamente una risorsa energetica nazionale. Con la sottoscrizione di questo protocollo, il Conoe s’impegna a invitare tutte le aziende di rigenerazione aderenti al Consorzio a fornire a Eni l’olio esausto raccolto per immetterlo negli impianti della bioraffineria di Venezia, primo esempio nel mondo di conversione di una raffineria convenzionale in bioraffineria, cioè in grado di trasformare materie prime di origine biologica in biocarburanti di alta qualità. L’impianto dal maggio 2014 produce green diesel, green nafta, green Gpl e potenzialmente anche green jet fuel, alimentato in gran parte da olio di palma, approvvigionato esclusivamente in modo certificato, anche nel rispetto della biodiversità; grazie a questo accordo, l’olio di palma verrà in parte sostituito con oli vegetali esausti e, a breve, anche da grassi animali e dalle cosiddette materie prime advanced, quali l’olio da alghe e da rifiuti, non in competizione con il mercato agroalimentare.

Tags: Giugno 2017

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