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Pagamenti elettronici - Da oggi si puo' fare: pagare in digitale anche la pubblica amministrazione

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PagoPA è un’iniziativa che consente a cittadini e imprese di pagare in modalità elettronica la Pubblica amministrazione. Si tratta di un ecosistema di regole, standard e strumenti definiti dall’Agenzia per l’Italia digitale e accettati dalla Pubblica amministrazione, dalle banche, Poste ed altri istituti di pagamento (prestatori di servizi di pagamento - PSP) aderenti all’iniziativa. PagoPA garantisce a privati e aziende sicurezza e affidabilità nei pagamenti; semplicità e flessibilità nella scelta delle modalità di pagamento; trasparenza nei costi di commissione. Inoltre garantisce alle pubbliche amministrazioni certezza e automazione nella riscossione degli incassi; riduzione dei costi e standardizzazione dei processi interni; semplificazione e digitalizzazione dei servizi. PagoPA è stato realizzato da AgID in attuazione dell’art. 5 del Codice dell’Amministrazione digitale e dal decreto legge n. 179 del 2012. AgID ha predisposto le Linee guida che definiscono regole e modalità di effettuazione dei pagamenti elettronici e ha realizzato inoltre l’infrastruttura tecnologica Nodo dei pagamenti-SPC, che assicura l’interoperabilità fra gli attori coinvolti nel sistema. AgID ha previsto un sistema di monitoraggio per verificare l’andamento della diffusione del progetto PagoPA; tale sistema prevede la pubblicazione trimestrale di rapporti che contengono dati sulle adesioni, sugli enti attivi e sulle operazioni di pagamento effettuate.

Come PagoPA si inserisce nella strategia dell’agenzia per l’italia digitale
PagoPA rappresenta uno dei progetti strategici (insieme a SPID e ANPR) avviati dall’Agenzia per l’Italia digitale, che nel corso dell’ultimo anno stanno trovando attuazione. I progetti strategici già avviati diventano le tessere di un puzzle che si sta componendo ovvero il percorso verso Italia Login, punto di accesso semplice e immediato ai servizi della Pubblica amministrazione per cittadini e imprese. Su questo fronte, l’It strategy che AgID ha elaborato rappresenta lo strumento che permette di presidiare l’architettura nazionale dei sistemi IT e di gestire il rapporto con le amministrazioni centrali e locali. Il piano si declina su tre livelli - infrastrutture materiali (data center, connettività, cloud), immateriali (piattaforme nazionali come SPID, PagoPA, ANPR) ed ecosistemi di servizi ( gli ambiti tematici in cui saranno organizzati i servizi digitali come trasporti, scuola etc.) - e rappresenta la messa a sistema dei singoli progetti. Pago PA è uno dei progetti strategici che rappresenta le fondamenta del nuovo modello IT e viene inserito tra le infrastrutture nazionali immateriali; è l’hub per i pagamenti verso la Pubblica amministrazione (che sono circa il 50 per cento del volume complessivo a livello nazionale).

Cos’è e perché nasce PagoPa?
Con pagoPA è possibile pagare un servizio o una tassa direttamente dal sito web della PA scegliendo «come pagare» con un’operatività analoga a quella di un sito di e-commerce oppure presso i canali (sportello, ATM, tabaccaio, supermercato, smartphone, home banking) messi a disposizione dai PSP. Prima di PagoPA non esisteva un sistema unitario di gestione dei pagamenti elettronici verso la PA e ogni amministrazione attivava una o più convenzioni per strumento e/o canale di pagamento. Con PagoPA il cittadino ha la garanzia che il pagamento avvenga in totale sicurezza, poiché gli strumenti di pagamento attivati su PagoPA rispondono agli standard fissati dalla normativa vigente (SEPA, PSD2 etc.) e di ricevere una ricevuta di pagamento con efficacia liberatoria dell’intera posizione debitoria e non solo dell’importo del pagamento.
Proprio per effetto del maggiore effetto liberatorio della ricevuta di pagamento, PagoPA semplifica il rapporto dei cittadini con le PA e, rispetto ad operazioni di pagamento eseguite dai cittadini fuori dal sistema PagoPA, minimizza il rischio di contenziosi. Inoltre, il cittadino, a prescindere da quale sia l’amministrazione che gli stai richiedendo il pagamento, potrà beneficiare di un’esperienza d’uso uniforme per tutte le PA che abbiano aderito al sistema. Quindi, se nel pregresso sistema di riscossione, l’utente era chiamato ad eseguire il pagamento di quanto dovuto alla Pubblica Amministrazione attenendosi alle indicazioni di pagamento impartitegli dalla singola amministrazione, che inviava, ad esempio un MAV o un bollettino postale, e solo in pochi casi richiedeva all’utente il pagamento con bonifico, e comunque con difficoltà consentiva all’utente di eseguire pagamenti on line.
Con il sistema PagoPA, invece, l’utente, può finalmente scegliere come eseguire il pagamento all’interno di una serie di soluzioni offertegli liberamente e in via concorrenziale dal mercato dei prestatori di servizi di pagamento e la PA, dal canto suo, non dovrà ideare ex novo o realizzatore un proprio sistema per i pagamenti elettronici né tantomeno collegarsi per le funzionalità di pagamento, ad uno o più PSP preventivamente convenzionati.

Obiettivi di PagoPA
PagoPA ha l’obiettivo di garantire semplificazione e digitalizzazione dei servizi delle pubbliche amministrazioni, assicurando certezza e automazione nella riscossione degli incassi, oltre che la riduzione dei costi e la standardizzazione dei processi interni nel più ampio progetto di snellimento delle procedure amministrative. Ulteriore obiettivo di PagoPA è garantire ai cittadini l’assoluta sicurezza nei pagamenti verso la Pubblica amministrazione, rendendo flessibile e semplice la scelta delle modalità di pagamento e assicurando la massima trasparenza nei costi di commissione.

Il ruolo di PagoPA alla luce del nuovo cad
La formulazione dell’art. 5 del nuovo Cad, Codice dell’Amministrazione digitale, ha notevolmente rafforzato PagoPA perché conferma la centralità della piattaforma pagoPA per i pagamenti verso la PA; amplia i servizi di pagamento che la piattaforma è tenuta a gestire, inserendo i micro-pagamenti, inclusi quelli basati sull’uso del credito telefonico; estende l’obbligo di convergere verso l’uso di PagoPA anche alle società a controllo pubblico; prevede la diffusione presso gli sportelli fisici della Pubblica amministrazione dell’accettazione delle carte di debito, credito e prepagate che devono essere integrate a PagoPA.

I numeri di PagoPA
Il numero delle amministrazioni aderenti al sistema dei pagamenti elettronici è 14.454: hanno aderito tutte le Regioni, 8.500 scuole (circa il 95 per cento), 11 Ministeri (circa 85 per cento) e 71 Università e istituti di ricerca. Rispetto al 2015 il numero degli enti aderenti è aumentato del 50 per cento. Nell’ultimo trimestre c’è stata una crescita del 350 per cento degli enti già attivi: MIUR, MISE, Ministero della Giustizia, circa 1.200 comuni, 8.250 scuole e una serie di altri enti - fra cui INAIL e ACI - consentono il pagamento dei loro servizi attraverso PagoPA. I prestatori di servizi di pagamento sono 87 e coprono circa il 90 per cento del mercato. Nel 2016 sono state circa 515 mila le operazioni effettuate. Gli enti in cui è stato effettuato il maggior numero di operazioni con PagoPA sono la Regione Veneto, il Ministero della Giustizia e la Regione Piemonte. Va sottolineato l’incremento del numero di operazioni effettuate rispetto all’anno precedente, che è di circa il 309 per cento.   

Tags: Dicembre 2016

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