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L’AUTO ELETTRICA NON E' PIU' UNA SPERANZA: DAL SOGNO PASSA ALLA REALTA'

Prezzi in euro di auto elettriche

Renault Twizy quadriciclo 6.990, Citroen C-zero 30.390, Mitsubishi i-Miev 36.804, Nissan Leaf 37.990, Opel Ampera 45.500, Peugeot iOn Access 28.318, Peugeot iOn Active 30.387, Renault Fluence 28.200, Renault Kangoo 20.000, Renault Zoe (fine 2012) 21.650, Smart Electric 24.079, Tazzari Zero 20.500

 

Normative sulle emissioni sempre più stringenti e aumento del prezzo dei carburanti tradizionali rappresenterebbero, mai come in questo momento, le condizioni ideali per la diffusione delle auto elettriche nel territorio nazionale. Tuttavia l'auto a impatto zero stenta a decollare. Secondo quanto emerso dal convegno su «Una scossa alla città», incentrato sulla mobilità sostenibile, svoltosi lo scorso 12 settembre a Milano, un italiano su tre considera le auto ad emissioni zero una soluzione per i problemi di inquinamento e per il costo dei carburanti, ma non le acquista.
I dati forniti dall'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere in Italia, indicano che il parco circolante italiano è diminuito di 26.600 unità rispetto al 2011. Questo perché si è ridotto in maniera significativa il numero delle seconde auto per ogni famiglia: nel 2010 il 63,5 per cento delle famiglie italiane aveva due o più auto, due anni dopo la percentuale si è ridotta al 55 per cento. Quindi la soluzione dell’auto elettrica, pulita e più economicamente sostenibile, dovrebbe risultare allettante per più della metà della popolazione, ma così non è. Per quali motivi?
Dopo i mezzi pubblici, gli incentivi per i veicoli ad emissioni zero sono, secondo gli italiani, la risposta necessaria al problema. Li chiede più di un italiano su tre. Quella dell’auto elettrica è considerata la miglior tecnologia raggiunta per l'automobile di domani, anche più di quella impiegata nelle auto cosiddette ibride. I 50 milioni di euro stanziati per il 2013, che scenderanno a 45 per il 2014 e il 2015, saranno disponibili in combinazione con la rottamazione e saranno destinati solo per il 30 per agli utenti privati. Il 70 per cento sarà infatti riservato ad enti pubblici, aziende e possessori di partita Iva, quindi aziende, lavoratori autonomi come professionisti, commercianti, artigiani, allo scopo di incentivare la sperimentazione di flotte a basse emissioni.
L'Unrae, che rappresenta il 70 per cento del mercato dell'auto in Italia, ha dichiarato che il decreto Sviluppo, varato dal Governo, sarà pertanto inefficace e inapplicabile: ad esempio, a suo parere la prevista rottamazione di auto aziendali nella pratica non si verificherà mai perché non esistono società così folli da possedere autovetture per 10 anni. Tali misure, quindi, faranno spendere inutilmente altre risorse finanziarie allo Stato che sarebbe preferibile, allora, impiegare per ridurre l'enorme pressione fiscale sull'auto; ciò andrebbe a beneficio di tutti. D'altra parte le auto elettriche, o quasi, non sono più soltanto prototipi e se ne comincia a vedere qualcuna nelle strade: dallo scorso gennaio a maggio sono state vendute 1.871 auto ibride e 191 elettriche.
Oggi il prezzo di un'auto elettrica si aggira intorno ai 30 mila euro. Con gli incentivi di cui si comincia a parlare l’esborso per l’acquirente potrebbe ridursi fino a giungere a 25 mila euro, ossia il doppio di quanto gli italiani affermano di essere disposti a pagare per un'utilitaria elettrica. Ma quante saranno le auto elettriche in Italia e quanto consumeranno, per esempio, nel 2020? Non è facile prevederlo.
Alla fine del 2009 l'intero parco automobilistico effettivamente circolante, che nel 2000 ammontava a 29,3 milioni di unità, superava i 32,8 milioni di esemplari: di questi meno del 5,4 per cento è alimentato con carburanti alternativi come Gpl e metano. Gli acquisti di tali autoveicoli a carburanti alternativi hanno beneficiato stabilmente di incentivi dal 1997 e, spinti anche dall’aumento dei prezzi della benzina e del gasolio, hanno raggiunto volumi di immatricolazioni e quantità di modelli mai visti prima.
Secondo la Renault, casa automobilistica che sta compiendo i maggiori investimenti nel settore, pari a 4 miliardi di euro per 4 nuovi modelli, nel 2020 le auto elettriche rappresenteranno il 10 per cento di quelle vendute nel mercato europeo. Sono molto più modeste, e in verità piuttosto contestate, le previsioni per l'Italia diffuse dall'Unione Petrolifera: solo 60 mila nel 2025.
Non meno importante è il discorso relativo alle colonnine di ricarica, strumento essenziale per la diffusione delle auto elettriche. L'Italia, come varii altri Paesi europei, è ancora nella fase dei progetti pilota e, mentre il mercato dei prodotti - auto, scooter, biciclette - è già ricco di offerte per i nuovi clienti ecologici, in realtà il nodo resta quello dei sistemi di ricarica. Proprio a questo scopo è stato da poco approvato dal Senato un disegno di legge per lo sviluppo degli spazi verdi, che nell'articolo 6 mira a rafforzarne la diffusione attraverso un'installazione capillare dei punti di ricarica.
L'obiettivo è arrivare a 300 mila colonnine in tutta Italia entro il 2020, quando, dicono le stime, dovrebbero circolare più di due milioni di auto elettriche. E Roma è tra le più attive: alla fine del 2011, in collaborazione con l’Acea e l’Enel, il Campidoglio ha approvato il «Manifesto per la mobilità ecosostenibile», acquistando 14 vetture elettriche per i dipendenti e promuovendo campagne per la diffusione delle stesse tra i privati. A disposizione degli automobilisti vi sono 74 punti gestiti in parte dall'Atac, in cui il rifornimento è al momento gratuito mentre i punti Enel sono soggetti a tariffa regolata tramite apposita card di riconoscimento.
La filiale italiana della Nissan ha siglato un accordo con l’Enel Energia che consentirà di fornire un'ulteriore spinta alla diffusione della mobilità elettrica. Grazie a questa partnership, infatti, nelle concessionarie del marchio giapponese potranno acquistarsi contestualmente una vettura elettrica e un pacchetto energetico con tutto il necessario per il suo uso quotidiano; al momento nel listino c'è la Leaf, che l'anno prossimo sarà probabilmente affiancata dal van a batteria e-NV200. In particolare l'offerta, denominata Enel Drive, prevede una fornitura «verde» di energia, l'infrastruttura per la ricarica domestica, l’home station e la card per l'accesso alle colonnine pubbliche della società. L'iniziativa coinvolgerà gradualmente, entro fine anno, circa 100 concessionarie della Nissan sparse nel territorio italiano.
Le più recenti ricerche internazionali dell'istituto americano Pike Research confermano che le infrastrutture di ricarica saranno inizialmente realizzate presso parcheggi, uffici, aziende e residenze private. Solo un terzo saranno su suolo pubblico per una ragione: nelle prime fasi gli utenti vogliono avere la certezza di poter parcheggiare e ricaricare il proprio mezzo, quindi si affideranno soltanto a infrastrutture «certe» e disponibili. Poi, quando il settore sarà molto diffuso anche le colonnine pubbliche saranno realmente usate.
Oggi in Italia sono installate 307 colonnine pubbliche di ricarica, suddivise in 32 province, e 500 in aree private con accesso pubblico. Numeri che cambiano in fretta: la mappa è in costante movimento e segue, passo dopo passo, l'evoluzione del mercato dei mezzi elettrici. Attualmente a Bologna sono attive solo tre colonnine, ma entro la fine dell'anno ne verranno installate altre 19. A Roma sono 167, quasi tutte dell’Enel che assicura di star lavorando allo sviluppo di nuove infrastrutture di ricarica veloce. A Firenze i punti di ricarica, 134, sono in mano alla società Silfi, molti dei quali in centro ma, viste le dimensioni ridotte della città, si spingono anche in periferia, fino all'aeroporto.
Intanto lo sforzo delle case automobilistiche di immettere nel mercato vetture completamente elettriche comincia a produrre una discreta varietà di modelli; e comincia a circolare nelle strade una nuova generazione di auto pulite, dalla più recente ed economica Renault Twizy, quadriciclo monoposto adatto agli spostamenti quotidiani in città acquistabile a 6.990 euro, fino alle più complete Citroen C-zero e Nissan Leaf che arrivano a superare i 30 mila euro. Proprio la nuova vettura della Renault, la Zoe, prima auto francese progettata esclusivamente per essere spinta da un motore elettrico e non derivata dai modelli di serie a combustione interna, non sarà in vendita quest'anno ma dal 2013 per problemi di software.
Un ritardo, questo, che smorza un po’ gli entusiastici annunci di Carlos Ghosn, boss del Gruppo Renault-Nissan, secondo il quale il 2012 sarebbe stato l'anno dell'inizio dell'era elettrica proprio grazie alla Zoe. Con un motore elettrico si risparmiano i costi di tagliandi, lubrificanti e carburanti, oltre a un consistente abbattimento di quelli della manutenzione ordinaria e straordinaria; quindi la convenienza economica è notevole, ma gli importi richiesti per l’acquisto iniziale, che rappresentano il fattore più importante per suscitare l'interesse del pubblico, restano ancora poco abbordabili.
La tutela dell'ambiente e l'annullamento dei costi del carburante non sono ancora elementi sufficienti per determinare l'avvicendamento tecnologico tra il motore a combustione interna e quello elettrico. I grandi cambiamenti avvengono a piccoli passi, e certamente non in maniera facile e repentina. Il cambiamento e lo stravolgimento del modo di andare in auto potranno verificarsi, ma non senza difficoltà, delusioni e fallimenti. La strada per una nuova era di auto elettriche sta nascendo adesso e sarà certamente tortuosa, ma non priva di risultati concreti e sostenibili. L'importante sarà insistere.
Ogni due anni si svolge il Salone Mondiale dell'Auto-mobile di Parigi, il più significativo evento legato al mondo dei motori. Quest'anno esso è in scena nel Parco delle Esposizioni parigino dal 29 settembre al 14 novembre; i maggiori marchi automobilistici europei e internazionali presentano al pubblico e alla stampa tutte le innovazioni e rivoluzioni che interesseranno il futuro dell'automobile. Futuro che sembra andare proprio in direzione dell’auto elettrica.
E proprio in quest'ottica tecnologica le principali attrazioni della manifestazione sono le vetture elettriche e ibride presentate dai principali costruttori, dal futuristico prototipo della BMW Active Tourer a quello della rivoluzionaria Nissan Terra concept, suv totalmente elettrico, dotato della nuova propulsione elettrica 4x4 a celle di combustibile, che ambisce a portare la mobilità sostenibile su un terreno ancora inesplorato.

Tags: Ottobre 2012

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