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Tavola Rotonda - Mario Pinca: Copma, il nostro salto culturale è non essere solo pulitori ma produttori di igiene

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«Abbiamo messo insieme tutto questo investendo per molti anni nella ricerca: il paziente è sempre al centro delle nostre azioni. Questa innovazione è sostenibile anche dal punto di vista della convenienza economica; aumentano i livelli di igiene, si riduce l’impatto ambientale e aumenta la sicurezza»

Copma è una società cooperativa con sede a Ferrara, operante dal 1971, anno dal quale svolge un’attività rivolta al continuo miglioramento e ricerca del successo nella gestione dei servizi ausiliari per conto di grandi comunità ospedaliere, scolastiche, di assistenza alla persona nell’ambito dei servizi di pubblica utilità e nella grande industria. L’elevato standard qualitativo dei servizi forniti la colloca nel segmento più qualificato nel mercato nazionale dei servizi.
Attualmente la gamma dei servizi offerti è articolata in pulizia e sanificazione ambienti in grandi comunità (pubblica amministrazione, enti locali, aziende sanitarie ed ospedaliere, industria, grande distribuzione, strutture fieristiche, aeroportuali, uffici); manutenzione, progettazione e realizzazione di aree a verde, pubbliche o private (parchi, impianti sportivi, manutenzione alberature in tree climbing, sfalci aree verdi, strade ed autostrade); pulizia e sanificazione canalizzazioni di impianti trattamento aria (condizionamento, aspirazione, ecc.) in edifici di qualsiasi tipo e dimensione.
Specchio Economico ha organizzato una tavola rotonda per ascoltare Copma e Ciaf (Centro ricerche Inquinamento fisico chimico microbiologico Ambienti alta Sterilità); è stata l’occasione di presentare i risultati delle molteplici attività di ricerca svolte. Sono riportati di seguito gli interventi di Mario Pinca, amministratore delegato di Copma, Sante Mazzacane, direttore scientifico del Cias, ed Elisabetta Caselli, docente di Microbiologia clinica del dipartimento di Scienze mediche dell’Università di Ferrara.

«Presentiamo in questo incontro alcune delle risultanze delle attività di ricerca scientifica portate avanti in questi anni in collaborazione con il Centro di ricerche Cias dell’Università di Ferrara. Come Copma abbiamo sempre pensato di andare oltre a quella che è la normale attività derivata da un capitolato tecnico o esecutivo di un appalto, ricercando soluzioni innovative. Oltre 90 mila persone in Europa muoiono ogni anno per un’infezione contratta in ospedale. Il problema è noto da anni, ma solo ora per la prima volta l’Unione europea, attraverso il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie, pubblica i risultati di uno studio su circa 1.200 ospedali del vecchio continente, e quello che si è scoperto è sconfortante: l’impatto delle infezioni ospedaliere sulla salute è due volte più rilevante di quello complessivo di 32 tipi diversi di malattie contratte fuori dagli ospedali compresa influenza, Hiv e tubercolosi. Un paziente su 20 contrae un’infezione in ospedale, un terzo dei casi si potrebbe prevenire migliorando l’igiene.
Siamo partiti da questo problema sin dal logo, fare un salto culturale e non essere soltanto dei pulitori, ma produttori di igiene, nella fattispecie in un ambiente sanitario. La chiave è nel sistema PCHS®, Probiotic Cleaning Hygien System, un sistema complesso in cui diverse componenti interagiscono tra loro, ed hanno come base una soluzione detergente e innovativa che è additivata da microrganismi definiti probiotici.
Abbiamo cercato di affrontare tutti i temi dal punto di vista dell’efficacia della detersione e quindi dell’effetto della sanificazione, abbiamo verificato il cambiamento nel sistema microbico dell’ambiente trattato, e abbiamo così comprovato la rilevante riduzione dei patogeni e delle resistenze presenti nell’ambiente, deducendone anche la riduzione del rischio di infezioni. Ciò compatibilmente con una ricerca, partita un anno fa ed ancora in corso, che ha coinvolto diversi ospedali coordinati dall’Università di Ferrara, con l’obiettivo di valutare questi fenomeni e misurare le infezioni.
Sono molteplici le azioni da compiere: intervenire sotto il profilo biologico; fare uso di tecnologie innovative; muoversi ai livelli culturale, formativo e psicologico affinché gli operatori impiegati in tali servizi possano svolgere bene il proprio lavoro senza rappresentare un fastidio per l’organizzazione sanitaria; prediligere quelle azioni volte a dare un valore alle persone che svolgono questo tipo di attività; dare loro l’aggiornamento necessario; infine svolgere attività di controllo e monitoraggio sia sotto il profilo microbiologico sia sotto il profilo del sistema, con il supporto anche di strumenti informatici.
Abbiamo messo insieme tutto questo investendo per molti anni nella ricerca: il paziente è sempre al centro delle nostre azioni. Questa innovazione è sostenibile anche dal punto di vista della convenienza economica; aumentano i livelli di igiene, si riduce l’impatto ambientale e aumenta la sicurezza».

Tags: sanità Luglio Agosto 2017 Elisabetta Caselli COPMA CIAS Sante Mazzacane Mario Pinca Tavola Rotonda Specchio Economico

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