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  • Giorgio Benvenuto - Specchio Economico

È entrata in crisi l’Europa. Ne è uscita in seguito a un referendum l’Inghilterra. Alla base di quel voto c’è stata la convinzione che il ritorno alla piena sovranità nazionale potesse garantire controllo e sicurezza. È stato un calcolo sbagliato. Ma la paura annulla ogni ragionamento. Si diffonde e si rafforza nella globalizzazione un linguaggio reazionario, una semplificazione demagogica, un facile estremismo. In particolare si consolida una demonizzazione dell’Europa che appare sempre più...

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La sconfitta della May in Gran Bretagna aggiunge allarmi per la situazione economica già in rallentamento nell’area dell’euro ma a quanto pare non riesce neppure in questo caso a suscitare una riflessione politica su cosa può e deve essere l’Europa che fra pochi mesi andrà, per giunta, alle urne.

Non a caso il vademecum stilato in modo unilaterale da Bruxelles nel caso di "no deal" prevede criteri destinati a disciplinare nell’emergenza i trasporti e i servizi finanziari. Con l’avvertenza per...

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di GIORGIO BENVENUTO, presidente della fondazione Bruno Buozzi

In pochi mesi il Governo ha approvato quattro manovre per raddrizzare i conti pubblici. All’orizzonte se ne profila un’altra, la quinta. E non si sa se sarà l’ultima. È questo lo scenario nel quale si è sviluppata e si sviluppa la politica economica e sociale della maggioranza. Il Paese ha assistito attonito all’evolversi dei comportamenti politici e sociali del Governo. Si è passati da un ottimismo imprudente («I conti sono in...

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I populismi hanno una lunga storia anche se uno degli elementi comuni alle diverse esperienze è senza dubbio l’appellarsi al popolo quale fonte primaria ed esclusiva della sovranità, al di là di ogni forma di rappresentanza. Anche se poi il «popolo», evocato non di rado, diventa una astrazione, utilizzata per contestare i gruppi dirigenti e dare forma politica ad un malessere più o meno esteso ma senza approfondirne le ragioni.
La ventata populista che attraversa l’Europa, ma non solo, e che...

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L'andamento del debito pubblico tra aprile e maggio scorso è aumentato ancora di 20 miliardi. Il rapporto debito pubblico-prodotto interno lordo rappresenta un primato negativo per l’Italia. Alla fine del 2013 in percentuale era pari a 132,6; in Germania è al 78,4; in Gran Bretagna al 90,6; in Francia al 93,5; in Spagna al 93,9; in Portogallo al 129; in Grecia al 175,1 per cento.
Nel 2007 con il Governo Prodi eravamo scesi al 103,3, per risalire con Berlusconi al 120,7, con Monti al 127, con...

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di GIORGIO BENVENUTO, presidente della fondazione Bruno Buozzi

La legge di stabilità, ovvero la Finanziaria per il 2011, è stata approvata definitivamente in seconda lettura al Senato il 7 dicembre scorso. Non era mai accaduto prima. In passato, infatti, come minimo erano necessari tre passaggi nei diversi rami del Parlamento: di solito la legge finanziaria si approvava «in zona Cesarini» alla vigilia di Natale e qualche volta addirittura negli ultimi giorni di dicembre. Spesso si doveva...

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di GIORGIO BENVENUTO presidente Fondazione Bruno Buozzi

Il Governo Monti è nel pantano. È in una fase di stallo. Non decollano le riforme. Le misure per lo sviluppo vengono procrastinate. Gli sprechi della politica e la spesa pubblica aumentano invece di diminuire. La disoccupazione e la sottoccupazione dilagano. Cresce a dismisura l'iniquità nella distribuzione del carico fiscale. Le conseguenze sono pesanti. Lo spread con i titoli tedeschi è di nuovo ai massimi storici. Il debito pubblico...

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La legge di stabilità per il 2017 è all’esame dell’Europa e a quello del Parlamento. È una manovra che ha un valore di 26,5 miliardi di euro. Ecco come le spese e le coperture sono state delineate. In particolare le misure essenzialmente riguardano:
1) 1,9 miliardi per l’Ape e la quattordicesima alle pensioni più basse (il pacchetto pensioni prevede l’introduzione dell’Ape, cioè l’anticipo pensionistico, che potrà essere chiesto dal 2017 a partire dai 63 anni di età, quindi fino a 3 anni e sette...

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La legge di stabilità varata per il triennio 2014-2016 in realtà è una legge di immobilità. I provvedimenti previsti - simbolica riduzione della pressione fiscale, limitata al 2014; tagli estesi al welfare, pensioni, sanità, pubblico impiego; irrisori interventi per favorire gli investimenti - non sono adeguati ad una politica di rilancio dell’economia. La prospettiva è quella di un’ulteriore fase di ristagno per i prossimi anni.
La legge di stabilità è figlia del «pensiero corto». Si è...

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«La globalizzazione senza regole, all’insegna di una sfrenata competitività basata sul dumping sociale, sta mettendo fuori gioco l’Europa ed in particolare l’Italia. Quando i salari nei Paesi del terzo mondo sono da cinque, dieci a venti volte più bassi delle retribuzioni italiane; quando non esistono vincoli ambientali; quando vengono sistematicamente violati i diritti dei lavoratori, con particolare accanimento nei confronti dei minori e delle donne; quando non funzionano i sindacati, è...

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di Giorgio Benvenuto

Il presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi sta modificando profondamente il modo di governare il nostro Paese. Spariglia le carte. Le proposte si rincorrono le une dopo le altre. La sfida è lanciata per smuovere il Paese dalla sua apatia, dalla sua rassegnazione, dal suo immobilismo. Per anni siamo stati abituati a Governi che di fatto spiegavano perché non era possibile cambiare; per anni siamo stati chiamati a sostenere sacrifici sempre più pesanti; per anni...

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Ragionare sul valore e l’importanza del dialogo può sembrare esercizio perfino futile in tempi nei quali la comunicazione siede ai comandi della convivenza.
Eppure almeno per un paio di ragioni una riflessione sul valore del dialogo appare assai opportuna. In primo luogo è innegabile che il dialogo interreligioso oggi interroga anche la cultura laica e non solo per i risvolti che esso può avere in merito all’estremismo terroristico che mentre semina morte si nutre di ragioni pseudo religiose. Ma...

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Il federalismo fiscale all’italiana è un grande pasticcio. La leggerezza, l’improvvisazione e l’opportunismo hanno determinato una politica economica, fiscale e sociale mostruosa. L’intenzione era quella di passare da una gestione centralizzata dello Stato ad una sua articolazione con la valorizzazione delle autonomie locali responsabilizzandole nell’esercizio delle loro prerogative. L’obiettivo era quello di razionalizzare il sistema fiscale, di semplificare le decisioni, di tagliare le spese...

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L'Ocse ha ricalcolato i dati sulla crescita economica in Italia. I risultati sono preoccupanti. Il nostro Paese chiuderà il 2014 in recessione (-0,4 per cento rispetto al +0,5 per cento previsto). Insignificante il miglioramento nel 2015. Appena lo 0,1 per cento, con una revisione più ampia rispetto alla stima dell’1,1 per cento prevista a maggio. Anche Standard & Poor’s ha tagliato le stime per il 2014: l’economia italiana resterà al palo, senza apprezzabili miglioramenti nel 2015...

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di GIORGIO BENVENUTO presidente della fondazione Bruno Buozzi
Molti perdono il lavoro, numerose aziende chiudono, precipita il potere d'acquisto delle famiglie, aumenta il tasso dell'iniquità fiscale. Le previsioni economiche peggiorano. Nonostante le varie manovre dell'ultimo anno, si prevede ora un saldo negativo del 2,6 per cento nel 2013 e dell'1,6 nel 2014; prima erano rispettivamente dell’1,7 e dello 0,5 per cento. In questo scenario si collocano gli ultimi due provvedimenti del Governo...

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15 novembre 1959: il programma di Bad Godesberg cambia radicalmente la marcia del socialismo democratico tedesco. In esso si afferma in particolare che la socialdemocrazia in Europa affonda le radici nell’etica cristiana, nell’umanesimo e nella filosofia classica.

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“La fede nel dialogo. L’Islam di un gesuita scomodo: la storia di Paolo Dall’Oglio” è un saggio di imprescindibile attualità che ribadisce l’importanza del dialogo e l’accettazione del diverso credo religioso. Nella convinzione che questa non sia una questione solo per credenti, ma che riguarda tutti i cittadini del mondo intimoriti dalla violenza islamista alla disperata ricerca di una via d’uscita. Entrando in rapporto fecondo anche con quello spirito religioso con il quale la cultura laica...

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Esiste un malessere politico e sociale, diffuso ed esteso in tutta l’Italia. Coinvolge tutti, giovani e anziani, lavoratori e pensionati, professionisti, piccole e grandi imprese. I risultati delle elezioni ne sono la prova. Enorme il numero delle astensioni. Rilevante l’entità delle schede bianche e dei voti nulli. Imprevisto il risultato del Movimento 5 Stelle che ha realizzato un «blocco sociale» di tutte le proteste e di tutti i malesseri. Due ricerche (Ipsos per Il Sole 24 Ore e La Polis...

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La Corte dei Conti ha evidenziato gli effetti negativi della politica di austerità praticata dal Governo Monti. Sono state sbagliate le previsioni, in particolare sulla crescita, sugli investimenti, sulla spesa delle famiglie, sul risanamento delle finanze pubbliche. Ecco in sintesi gli errori. Al momento dell’insediamento del nuovo Governo (novembre 2011) si prevedeva per il 2012 una contrazione del prodotto interno dello 0,4. La spesa delle famiglie per il 2012 rimaneva invariata rispetto al...

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L'articolo 1 della Costituzione conserva intatta tutta la forza. Per Hannah Arendt, «non c’è niente di peggio di una società fondata sul lavoro ma senza lavoro». Il tema del lavoro negli anni del dopoguerra è stato centrale, lo disse Riccardo Lombardi in un intervento all’Assemblea Costituente: «Non c’è nessun altro problema in questo momento, compreso quello dei salari, che sia così essenziale come quello della disoccupazione... Ora il problema dei disoccupati non si può affrontare con i...

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