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  • Giorgio Benvenuto - Specchio Economico

Siamo alle solite. È cominciato il tormentone di fine anno. La Legge di stabilità, come è stata negli ultimi anni ribattezzata la Legge finanziaria, è stata approvata dal Consiglio dei Ministri il 15 ottobre. Il premier l’ha chiamata «legge di fiducia». L’articolato della legge, le schede tecniche, le osservazioni della Ragioneria, sono state poi rese note a rate. È l’andazzo di un sistema che continua immutabile ed imperterrito ad approvare nelle riunioni istituzionali solo la «copertina»

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In questi giorni il sindacato è tornato in prima pagina. Ed è un buona notizia. La Cgil ritrova nel congresso l’auspicata unità ed un nuovo leader con Maurizio Landini (ed il suo antagonista, Colla, come vice), mentre la Uil in precedenza aveva rafforzato la sua squadra con la nomina di Pierpaolo Bombardieri a segretario generale aggiunto e l’ingresso in segreteria confederale del leader dei metalmeccanici, Palombella. A questo si aggiunga la determinazione con la quale la Cisl ha sostenuto...

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Marchionne-Monti, Fiat-Italia, nulla di fatto nell’incontro del 22 settembre scorso. Il piano Fabbrica Italia è bloccato. Gli investimenti in Italia saranno effettuati nel «momento idoneo». L’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne e il presidente della stessa John Elkan «hanno manifestato l’impegno a salvaguardare la presenza industriale della Fiat in Italia, anche grazie alla sicurezza finanziaria che deriva dalle attività extraeuropee» (la Chrysler). Ed ancora: «La Fiat è...

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È sempre più impervia la strada per uscire dalla crisi. Facciamo fatica. L’Italia non riesce a realizzare il cambio di passo. L’Europa deve essere diversa. Le soluzioni «uscire dall’euro» o «creazione di due eurozone» sono velleitarie ed incongrue. La realizzazione dell’Europa deve andare avanti. Deve essere raggiunta una maggiore e migliore omogeneizzazione delle politiche sociali, energetiche, fiscali. Le differenze tra i sistemi fiscali, istituzionali, sociali, stanno portando al nomadismo...

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di Giorgio Benvenuto

Il 20 gennaio il Governo Renzi, in una apposita riunione del Consiglio dei Ministri, ha dato il via con un decreto legge alla riforma delle banche popolari. Si è, in sostanza, deciso che le banche popolari con attivi superiori ad otto miliardi di euro dovranno diventare società per azioni. Allo stato si tratta del Banco Popolare, di Ubi Banca, della Bper, della Bpm, della Popolare di Vicenza, della Veneto, della Banca Popolare di Sondrio, del Credito Valtellinese, della...

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La legge del 17 dicembre scorso intitolata «Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese» all'articolo 23 quater ha compiuto una mini riforma che conferma il principio del voto capitario nelle Banche Popolari per l’elezione del Consiglio di amministrazione; dà la possibilità di una portabilità massima di 10 deleghe; permette di subordinare l'ammissione a socio, oltre a requisiti soggettivi, al possesso di un numero minimo di azioni; introduce il limite del 3 per cento del capitale per la...

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In un’intervista ad Enzo Biagi a RaiUno nel 1988 Gianni Agnelli ricordava come la Fiat avesse raggiunto, sotto la sua guida, tanta potenza e un ruolo di dimensioni mondiali grazie a suo nonno, il fondatore, e a Vittorio Valletta. L’Avvocato sottolineava in quell’intervista le proprie relazioni internazionali: «De Gaulle, un modo di ragionare, un piglio, una maniera di esprimersi che mi colpiva. Mi intimoriva. Kennedy aveva pochi anni più di me, c’era un rapporto personale, il padre...

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di GIORGIO BENVENUTO, presidente della fondazione Bruno Buozzi

Il fatturato dei Monopoli di Stato per quanto attiene alla cosiddetta «industria del gioco» è il terzo in Italia dopo quello di ENI e FIAT, ed è prima di quello di Telecom. Le cifre sono impressionanti. La raccolta nel 2009 è stata di 54.410 milioni di euro (il 14,4 per cento in più rispetto al 2008); gli incassi per l’erario sono stati di 8.810 milioni di euro (13,7 per cento in più rispetto al 2008); nel primo quadrimestre del...

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Il sindacato torna a Piazza San Giovanni, una grande piazza che vale sempre un esame impegnativo, superabile  se si è uniti e se il rapporto con i lavoratori è forte.

È una scelta positiva mentre l’orizzonte economico si incupisce con previsioni che sfiorano la crescita zero e fanno balenare il rischio di ritrovarsi in una nuova spirale recessiva.

Non va dimenticato che nel 2008 per mesi ci si illuse che il rallentamento economico sarebbe stato transitorio ed abbiamo poi subito una crisi...

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«Il segreto del cambiamento è nel focalizzare tutta l’energia non nel combattere il vecchio ma nel costruire il nuovo» (Socrate). L’Italia è ferma, immersa in un «letargo esistenziale collettivo, la politica tenta di trasmettere coinvolgimento e vitalità al corpo sociale», ma non ci riesce: una sorta di «limbo italico», dice il presidente del Censis Giuseppe De Rita, citando Filippo Turati, fatto di «mezze tinte, mezze classi, mezzi partiti, mezze idee e mezze persone».
Eppure, osserva il...

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