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ALDO SCARSELLI: TUTTI UNITI NEL CONSORZIO MILANO SISTEMA

Aldo Scarselli

Nato con lo scopo di unire gli sforzi di tutte quelle aziende che lavoravano con ottimi risultati ma separatamente nella stessa zona, il Consorzio Milano Sistema si è assunto un compito non facile, un impegno che la giunta comunale di Milano ha deciso di fare proprio. Tra i vari motivi della singolare iniziativa spicca una profonda convinzione: che la formula è l’unica via italiana per diventare veramente competitivi anche all’estero. Spiega l’attività e i programmi del consorzio il suo presidente, avvocato Aldo Scarselli.
Domanda. Perché e come è nato il Consorzio Milano Sistema?
Risposta. Nell’area milanese, come in altre città italiane, operano una serie di aziende, municipalizzate, ex municipalizzate, private, che hanno ognuna uno specifico scopo statutario. Quando il sindaco di Milano Gabriele Albertini, che è anche commissario per i problemi del traffico, ha deciso di intervenire in maniera determinante sul problema della viabilità, ha pensato di dar vita a un consorzio che riunisse tutte queste società.
D. Che cosa le spinge, però, ad affrontare il problema del traffico?
R. Il fatto che è il problema più sentito dalla cittadinanza. È talmente sentito che ha superato perfino quello verso il quale fino a qualche anno fa la città era più sensibile, ossia la sicurezza. Oggi possiamo dire che il traffico e di conseguenza l’inquinamento atmosferico sono diventati i temi da affrontare con estrema urgenza. Inoltre la città di Milano ha caratteristiche molto particolari: la superficie del suo territorio è pari a un settimo di quella di Roma, ma registra la concentrazione di autoveicoli probabilmente più alta del mondo: ogni giorno entrano nella città tra le 600 mila e le 700 mila auto. Oltretutto Milano ha presenze storiche che rendono molto difficile modificarne la struttura. Per questo motivo gli interventi che il Comune sta attuando riguardano principalmente la razionalizzazione del traffico attraverso l’impiego delle nuove tecnologie ai più alti livelli. Ecco quindi perché, per affrontare il problema del traffico, il sindaco ha deciso di ricorrere alle aziende municipalizzate.
D. Del consorzio fanno parte anche aziende private. Qual è il motivo della loro partecipazione azionaria?
R. L’idea del Consorzio Milano Sistema è dar vita a un tavolo che riunisca tutte le aziende municipalizzate insieme ad altri soggetti presenti nell’area interessata, come la Camera di Commercio di Milano in rappresentanza delle sue 300 mila aziende iscritte, l’ex società Serravalle divenuta oggi Milano Mare, la società Sviluppo Fiera e, per il sostegno finanziario, economico e progettuale, il più importante gruppo creditizio italiano Banca Intesa. La caratteristica principale di questo tavolo è costituita dal fatto che ne fanno parte soltanto i presidenti delle società consorziate; si tratta, quindi, di un organismo al massimo livello che riunisce i rappresentanti legali delle società, ed è da me presieduto. Le sue riunioni sono operative per l’impegno dei singoli presidenti, e il consorzio non necessita di una struttura propria perché ogni presidente provvede a trasmettere e a far attuare le decisioni adottate dalla propria azienda.
D. Quali sono, precisamente, gli obiettivi del consorzio?
R. Essenzialmente la promozione all’estero dell’immagine di Milano e dei suoi servizi pubblici. Con un certo orgoglio Milano, oltre alle presenze nel campo della moda, del design, dell’editoria, dell’università, vanta le più importanti aziende di servizi pubblici. Società solide, tutte con i bilanci in attivo. Mi preme sottolineare questo aspetto perché non si era mai verificato dal dopoguerra al 1999. Da quattro anni, con l’attuale gestione amministrativa, le società milanesi erogatrici di servizi pubblici sono tutte in attivo, quindi sono in condizione di finanziare progetti anche all’estero. Il Consorzio Milano Sistema rappresenta, pertanto, il punto nel quale gli sforzi di queste aziende si incontrano e danno luogo a sinergie per l’attuazione di progetti complessi per la città.
D. Nel momento attuale state sviluppando qualche progetto particolare?
R. Anche se non viene mai detto, il Comune di Milano sta investendo importi equivalenti a centinaia di miliardi di lire per dotare la città di un sistema tecnologico avanzato di controllo del traffico. Mi riferisco ai semafori intelligenti, ai sensori collegati in fibra ottica per contare il numero delle auto in transito, alle telecamere, ai varchi elettronici. Tutti accorgimenti che, fino ad oggi, sono serviti al Comune per ridurre l’indisciplina nel traffico. Milano Sistema sta cercando di sfruttare positivamente questa tecnologia. Ci piacerebbe offrire al cittadino, nell’intero territorio milanese comprese le tangenziali, un servizio di ´navigazione intelligenteª, ossia un sistema tecnologico che potrà consentire agli automobilisti di conoscere in tempo reale la situazione del traffico a distanza attraverso mezzi di comunicazione come telefonini umts, palmari, internet, radio-tv e altro. Questo sarà possibile non solo per chi è in viaggio, ma anche per chi deve decidere di intraprendere un viaggio.
D. Può spiegare meglio il funzionamento del sistema?
R. Faccio un esempio. Se un imprenditore di Varese che deve recarsi negli uffici Assolombarda in Via Pantano a Milano desidera conoscere la situazione del traffico in quel momento, non può fidarsi del navigatore statico montato sulla sua auto, che si limita a fornire indicazioni sul tragitto. Un servizio necessario, pertanto, è quello di informare in tempo reale gli automobilisti e soprattutto Croce Rossa, Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, taxi e veicoli commerciali addetti alla distribuzione dei prodotti. Si potrebbe in tal modo far risparmiare tempo e limitare l’inquinamento atmosferico. Se si è in grado di conoscere in tempo la situazione del traffico, probabilmente si rinuncia all’automobile e si ricorre ai mezzi pubblici. La navigazione intelligente è un progetto di grande importanza che molte città stanno studiando. A Milano la sua progettazione è stata delegata dalla giunta a Milano Sistema.
D. Che cosa occorre per la sua realizzazione?
R. Un elaboratore centrale che riceva i dati dalle apparecchiature che il Comune ha installato per rilevare le infrazioni dei conducenti indisciplinati, e che li trasmetta automaticamente - in alcuni casi gratuitamente e in altri a tariffe da stabilire -, a quanti vogliono conoscere lo stato della viabilità in quel momento in una strada o zona specifica. Il progetto rientra negli investimenti che il Comune di Milano sta effettuando. La gestione del sistema potrebbe essere affidata a una nuova società che si occupi della sua diffusione. Il servizio sarebbe destinato non soltanto a quanti entrano nella cerchia dei Navigli ma anche a coloro che percorrono i tratti di strade dalle tangenziali verso il centro.
D. Occorrerà creare una fitta rete di collegamento tra i vari punti osservati e l’elaboratore centrale?
R. Il progetto non sarebbe realizzabile se si dovesse far questo. Ma Milano è forse la città più cablata nel mondo, su 52 mila edifici 49 mila sono collegati da cavi in fibra ottica; i restanti con il sistema adsl. Questo comporta una capacità di trasmissione dati a velocità impressionante, che renderà ancora più avanzato il sistema di navigazione intelligente, primo progetto di questo tipo in Italia. È un’iniziativa che se non ci vede tra primi nel mondo, ci trova in rapido recupero rispetto agli esperimenti in atto a Berlino, Tokio, San Francisco, resa possibile dall’innovazione tecnologica nella quale Milano ha investitoe che ci consente di seguire, dalla centrale operativa, qualsiasi veicolo che si muove dentro il perimetro delimitato dalle tangenziali.
D. State lavorando su altri progetti che prevedono l’uso della fibra ottica?
R. Il consorzio sta studiando la possibilità di usarla per la trasmissione dei dati attraverso il nuovo telefonino umts. Questo perché, al di là delle attività di ogni azienda che ne fa parte, compito del consorzio è quello di studiare e di attuare progetti sofisticati che ognuna di esse da sola non riuscirebbe ad eseguire. Al tavolo di Milano Sistema confluiscono le potenzialità di tutte le società presenti nell’area milanese. Uno dei progetti che stiamo sperimentando riguarda l’inquinamento da elettrosmog. Per trasmettere e ricevere facilmente immagini i telefonini umts richiederebbero un numero tale di ripetitori e di antenne da trasformare Milano in una giungla; pensiamo a quando ve ne saranno un milione e a quando moltissimi di essi potrebbero essere usati contemporaneamente. Il nostro progetto prevede l’installazione non più di antenne grandi e altamente inquinanti, ma una serie di piccole antenne di pochi centimetri, poste sui semafori, sui pali della luce, sulle pensiline degli autobus ecc. Questo sarà possibile utilizzando per la trasmissione cavi in fibra ottica, quindi usufruendo degli investimenti già effettuati.
D. Come vengono ideati e poi sviluppati i vostri progetti?
R. Attraverso una cooperazione strettissima tra le aziende del consorzio. Quando l’idea presenta una certa validità tecnica, ogni azienda mobilita i propri esperti del settore e si crea una sinergia tra società che hanno operato sempre separatamente. Credo che sia il primo strumento di questo tipo creato in Italia e che dà risultati molto positivi.
D. C’è posto per i privati in questa organizzazione?
R. Certamente. Il progetto di navigazione intelligente, ad esempio, viene studiato, su iniziativa dell’amministrazione comunale per assicurare ad alcune fasce di utenti il servizio gratuito. Il passo successivo che stiamo compiendo è verificare fino a che punto esso potrà essere fornito a pagamento. Se fossero necessari ulteriori investimenti, potremo dar vita a una nuova società della quale chiamare a far parte le aziende del consorzio più interessate al progetto e investitori privati; la società sarebbe ovviamente a maggioranza pubblica, dato che le aziende operanti nei servizi sono principalmente municipalizzate. In Italia non vi sono, come avviene invece in Francia, grandi multinazionali di servizi. È un gap che abbiamo cercato di colmare attraverso la nascita del Consorzio Milano Sistema. Siamo convinti che questa iniziativa rappresenti un’ottima possibilità anche per il commercio estero

Tags: Milano anno 2004

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