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a misura di regione: il cobat rilancia il progetto con legambiente

Claudio De Persio, direttore operativo del Cobat

Venticinque anni di attività al servizio dell’ambiente, nel corso dei quali le collaborazioni con gli enti locali e il costante impegno nella comunicazione e nella formazione hanno giocato un ruolo primario nello sviluppo di un sistema efficace ed efficiente di raccolta e riciclo dei rifiuti. Anche oggi che il Cobat è divenuto a tutti gli effetti un Consorzio multifiliera, continua a sentire prioritaria la necessità di sensibilizzare Amministrazioni, aziende e cittadini per contribuire alla più ampia diffusione di una cultura ambientale nazionale. Per questo il Consorzio ha voluto rinnovare la storica partnership con Legambiente per rilanciare, dopo il successo riscontrato nel 2008, l’innovativa campagna «A Misura di Regione». Ne parliamo con Claudio De Persio, direttore operativo del Cobat.
Domanda. Dottor De Persio, come nasce questo progetto?
Risposta. L’iniziativa ha avuto origine nel 2008, quando Cobat operava in qualità di Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste. Con la liberalizzazione del mercato, abbiamo profondamente trasformato la nostra identità ma il regime di concorrenza non ha mutato il nostro dna, da sempre legato a un valore guida fondamentale: la salvaguardia ambientale. Grazie alla capillare rete degli oltre 90 Punti Cobat, distribuiti a livello nazionale, abbiamo voluto istituire un rapporto diretto con i territori per ascoltarne le specifiche esigenze e proporre al tempo stesso soluzioni strategiche. In occasione del nostro venticinquesimo anno di storia, quindi, intendiamo impegnarci in una nuova campagna d’informazione per incrementare il processo di sensibilizzazione ed educazione verso una corretta gestione dei rifiuti.
D. Come verrà strutturata la campagna informativa?
R. Il Cobat intende avviare un percorso virtuoso di dialogo e supporto con le realtà regionali, che rappresentano nodi cruciali per lo sviluppo e l’ottimizzazione dei sistemi di raccolta e riciclo, attraverso l’organizzazione di momenti di formazione e dibattito con tutti gli attori della filiera, dalle Amministrazioni locali alle aziende di riferimento del settore, fino ai cittadini. Cercheremo di raggiungere quante più Regioni per avviare sinergie finalizzate al raggiungimento di obiettivi di raccolta e riciclo sempre più competitivi. Proprio per cercare di contrastare tutti i fenomeni illeciti che minano l’efficienza del sistema, infatti, l’azione coordinata all’interno delle realtà territoriali risulta essenziale.
D. Quali sono le principali problematiche riscontrate nei territori?
R. Purtroppo, come testimoniato dalle cronache giornalistiche, sono sempre più diffusi nel Paese fenomeni come i traffici illeciti dei rifiuti o la crescita esponenziale delle discariche abusive, che ostacolano il raggiungimento degli obiettivi imposti dall’Unione Europea. Proprio in tale ottica abbiamo voluto coinvolgere nuovamente Legambiente, partner strategico che da sempre monitora in maniera analitica la situazione nazionale, affinché questi temi vengano affrontati in presenza dei decisori pubblici e dei cittadini.
D. Quali obiettivi intende porsi il Consorzio attraverso questo progetto?
R. Il nostro compito del Consorzio è cercare, innanzitutto, di promuovere una sempre maggiore informazione e consapevolezza verso i rischi legati alla salute e alla tutela ambientale, con una forte attenzione alle specificità territoriali. In secondo luogo vogliamo offrire valide soluzioni a sostegno delle specifiche esigenze degli attori locali.
D. Quali sono i punti di forza garantiti dal Consorzio?
R. Rispetto ai principali competitors, vantiamo una capillare rete di operatori sul territorio, i Punti Cobat, che rappresentano presidi attivi in grado di fornire servizi e assistenza nella gestione della raccolta e del riciclo di pile e accumulatori esausti, dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, dei moduli fotovoltaici giunti a fine vita e degli pneumatici fuori uso. Inoltre, ulteriore aspetto distintivo e fortemente innovativo è rappresentato dal sistema informatico di tracciabilità del rifiuto, grazie al quale Cobat riesce a monitorarne l’intero ciclo di vita, dalla produzione e immissione al consumo sino all’avvio all’impianto di riciclo. Questo straordinario strumento operativo costituisce il miglior alleato nella prevenzione e nell’individuazione delle pratiche illecite, in quanto consente di mappare in ogni istante i flussi dei rifiuti trattati e determinarne il percorso seguito.
Appuntamento, quindi, in primavera con il primo workshop di «A Misura di Regione», che vedrà Cobat impegnato in Sardegna, regione con cui il Consorzio ha avviato una proficua collaborazione.   

Tags: Maggio 2013 Cobat

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