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Un prestito personale può essere utilizzato anche per regolarizzare situazioni precedenti

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Eurisc il sistema Crif, società di informazioni creditizie, ha pubblicato un interessante studio sull’andamento dei prestiti in Italia.

La prima informazione è l’ulteriore aumento della richiesta di prestiti nel 2016 (8,1%) dopo il 2015 (5,90%) soprattutto dopo i sei anni di continua discesa. Aumento consolidato nei primi due mesi del 2017, con particolare riguardo ai prestiti personali e pur con valori negativi per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi. In aumento anche l’importo medio dei prestiti che ha raggiunto 9.361 euro (+7,9%) e 13.194 euro per i prestiti personali. Pur con un aumento di prestiti per importi superiori larga parte di quelli finalizzati, quasi la maggioranza (45,7%) è concentrata nella fascia fino a 5.000,00 euro.

Il barometro di CRIF è il più avanzato in termini di date di riferimento, quindi è difficile fare un confronto omogeneo, si possono però avanzare alcune considerazioni di carattere generale, suddivise in due grandi classi. La prima riguarda le scelte individuali, dove è evidente che si riscontra una maggiore disponibilità di spesa, anche se sono da verificare le motivazioni. Un prestito personale può essere utilizzato anche per regolarizzare situazioni precedenti. Un’ipotesi non peregrina vista la riduzione dei prestiti destinati all’acquisto di beni e servizi.

Resta l’incognita delle finalità nell’utilizzo delle carte di credito che potrebbe modificare la considerazione appena fatta. Da verificare, con successive statistiche, se la disponibilità di spesa è legata al rallentamento del risparmio o a un vero e proprio aumento delle disponibilità (ipotesi da un lato possibile per la diminuzione della CIG e, pur marginale, della disoccupazione, dall’altro difficile considerato che il potere di acquisto è cresciuto solo di qualche decimale).

Da ultimo, un altro motivo potrebbe essere la preoccupazione per un futuro aumento dei tassi d’interesse, al momento immotivata.

L’altra classe riguarda il sistema. E’ innegabile che il sistema stia approntando sistemi più rapidi e sicuri per la concessione di finanziamenti, che gli strumenti a disposizione si siano diversificati, che l’utilizzo di Internet, la flessibilità di concessione per alcune fasce d’importo siano dei driver importanti. Le prossime indicazioni sulla concessione effettiva dei finanziamenti richiesti, censiti da CRIF, consentirà di capire se il fenomeno si consolida e la “credibilità” finanziaria dei consumatori italiani sia ancora, nonostante dieci anni di crisi, a livello positivo.

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