#AMIATAUTUNNO, UNA STAGIONE DI PRODOTTI TIPICI
#AmiatAutunno è la rassegna dedicata ai prodotti tipici e alle tradizioni enogastronomiche del Monte Amiata, in corso ogni fine settimana della stagione autunnale.
Nel borgo di Montegiovi (comune di Castel del Piano) si è iniziato a settembre con l’olio: grazie alla sagra della bruschetta, nata per permettere ai contadini della zona di poter svuotare gli ziri dall'olio vecchio e fare spazio a quello nuovo, da qualche anno si fanno una raccolta e una spremitura straordinarie ottenendo dalla cultivar autoctona "olivastra seggianese" un olio quasi ottobrino molto particolare.
A Vivo d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia) l’8, il 14 e il 15 ottobre si tengono quindi la sagra del fungo e il “Palio del boscaiolo”; il 7 e 8 e il 14 e 15 ottobre nella frazione di Bagnolo a Santa Fiora invece il fungo in sagra è quello amiatino.
Grazie alla farina di castagna si è potuto sostituire il pane in una terra non abbondante di grano: ecco perché il 6-7-8 e il 13-14-15 ottobre è il frutto protagonista della “Festa d’autunno” di Abbadia San Salvatore. Iniziative e degustazioni anche ad Arcidosso per i due fine settimana del 13-14-15 e del 20-21-22 ottobre; la “Festa del marrone” invece si tiene il 29 ottobre a Campiglia d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia). Il 27, 28, 29, 31 ottobre e il 1 novembre a Piancastagnaio si festeggia il crastatone, nato per celebrare la fine del raccolto della castagna e l’inizio dell’inverno. Il termine deriva dal verbo dialettale “crastare”, ovvero tagliare la castagna prima di metterla sul fuoco: da qui la “crastata”, ossia la caldarrosta che, insieme a castagne, monne, brodolose, vecchiarelle e suggioli, sarà la base delle specialità preparate per l’occasione. Il 4 e il 5 novembre, a Santa Fiora la sagra del marrone santafiorese offre inoltre visite guidate nei boschi e nei seccatoi, i luoghi tradizionali della lavorazione dei marroni.
Si torna a parlare di olio di olivastra seggianese durante la “Festa olearia” in programma il 2 e 3 dicembre a Seggiano: anche qui degustazioni con il metodo panel test di olio nuovo ma soprattutto visite guidate al Museo dell'olio diffuso dove sarà possibile visitare l’olivo nel cisternone, primo progetto scientifico-sperimentale a livello mondiale di una pianta di specie autoctona alimentata aeroponicamente, quindi con radici sospese in vapori acquei e sostanze fitonutritive, e collocata all’interno di un’antica cisterna dal novembre 2014.