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FONDAZIONE CASSA DEI RISPARMI DI FORLÌ CEDE A INTESA SANPAOLO LA PROPRIA PARTECIPAZIONE AZIONARIA IN CASSA DEI RISPARMI DI FORLÌ E DELLA ROMAGNA

La Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha sottoscritto oggi un accordo con Intesa Sanpaolo per la cessione della residua partecipazione detenuta in Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna S.p.A., pari a n. 23.038.499 azioni ordinarie rappresentative del 10,74 per cento del capitale sociale, al prezzo complessivo di 46.076.998 euro: 2,00 euro per ciascuna azione ordinaria, inclusivi del premio per il diritto di veto su operazioni straordinarie spettante alla Fondazione.

Ai sensi dell’art. 7 D.Lgs. 153/99, gli effetti del contratto sono sospensivamente condizionati all’intervenuta autorizzazione da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze. A seguito dell’avveramento della predetta condizione sospensiva, le parti procederanno all’esecuzione della cessione e, per l’effetto, Intesa Sanpaolo diventerà titolare del 95 per cento circa del capitale sociale della Cassa.

Per Intesa Sanpaolo l'interesse nell'operazione è nel continuare a dare attuazione al piano di impresa 2014-2017, nel rispetto del quale ha deliberato, in data odierna, e subordinatamente all’esecuzione della compravendita con la Fondazione, la fusione per incorporazione della Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna in Intesa Sanpaolo. Per la Fondazione, l'interesse è riscontrabile nel completamento del graduale distacco dalla banca conferitaria, dando piena esecuzione ai principi di diversificazione del patrimonio previsti dal D.Lgs. 153/99 e dal protocollo ACRI/MEF del 2015, e nel contempo nel rafforzamento nell’ambito dei propri fini e attività istituzionali della collaborazione con il Gruppo bancario, a beneficio delle comunità e delle istituzioni che operano sul territorio.

Intesa Sanpaolo e la Fondazione hanno pertanto individuato i principi alla base della futura collaborazione, con particolare riferimento alla promozione di iniziative specifiche quali quelle inerenti attività e beni culturali, ricerca scientifica e tecnologica, arte, salute pubblica, filantropia e beneficenza.
Nell’ambito del procedimento di fusione per incorporazione della Cassa nella Capogruppo, la cui esecuzione è programmata nel secondo semestre 2018, subordinatamente alla preventiva autorizzazione da parte delle Autorità di Vigilanza, è riconosciuto ai soci di minoranza il diritto di vendere a Intesa Sanpaolo le azioni da essi detenute al prezzo di 2,00 euro per le azioni ordinarie ed a 2,12 per le azioni ordinarie con privilegio di rendimento. A queste ultime è stata riconosciuta una maggiorazione di 0,12 euro per azione sulla base del differenziale di dividendo rispetto alle azioni ordinarie.

Tags: banche Intesa Sanpaolo Dicembre 2017 Forlì Romagna

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