La transilvania di Jules Verne
In Transilvania, il castello del barone Rodolphe de Gortz sembra infestato dal demonio: i viaggiatori narrano di spaventose apparizioni e suoni orrendi; un ardito giovane del villaggio decide di verificare queste storie. Nel frattempo arriva il giovane conte Franz de Télek, convinto che la sua promessa sposa sia tenuta prigioniera dal barone, e parte a sua volta per il castello. Intanto il barone, al corrente del suo arrivo, prepara una ben poco ospitale accoglienza. Tutte le apparizioni, i mostri, gli ululati si riveleranno opera dell’assistente del barone, Orfanik, un misconosciuto genio multimediale ante litteram, inventore di macchine per registrare e proiettare suoni e immagini, costruttore di microfoni per lo spionaggio e altri dispositivi futuristici. Il barone preferirà lasciarsi perire nell’esplosione finale del castello, dopo la distruzione della sua collezione di registrazioni musicali e il conte Franz soffrirà di un esaurimento nervoso di alcuni mesi.
«Il castello in Transilvania» di Jules Verne - Piano B Edizioni - 12 euro
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