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scoperte d’arte - La tavola doria

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Louis Godart, La Tavola Doria - Mondadori euro 17,50

 

Louis Godart, archeologo, studioso universitario e consigliere dal febbraio 2002 del presidente della Repubblica per il patrimonio artistico, esce con un nuovo libro colto, l’ennesimo della sua profonda carriera che Specchio Economico segue da sempre con attenzione. Va, questa volta, sulle tracce di Leonardo attraverso lo straordinario ritrovamento della «Tavola Doria», il dipinto raffigurante una scena della battaglia di Anghiari, da alcuni attribuito al grande genio italiano, da altri a un pittore toscano del Cinquecento. L’opera è stata ritrovata in una stanza blindata di Ginevra nel maggio 2012, al termine di una lunga e complessa ricerca. Al di là dell’inestimabile valore artistico della stessa, il suo rientro in Italia è prezioso perché consentirà di approfondire lo studio di una delle pagine più controverse della storia dell’arte del Cinquecento, quella relativa alla commessa che Pier Soderini, gonfaloniere della Repubblica fiorentina, fece a Leonardo da Vinci del 1503. La Signoria di Firenze, infatti, aveva deciso di affidare a lui e a Michelangelo il compito di illustrare due degli episodi più gloriosi della propria storia: le vittorie conseguite sulle truppe di Filippo Maria Visconti guidate dal condottiero Niccolò Piccinino ad Anghiari il 29 giugno 1440, e sui pisani a Cascina il 28 luglio 1364. Godart avanza l’ipotesi, suffragata da una minuziosa analisi iconografica, che la «Tavola Doria» sia l’episodio centrale del cartone preparatorio di cui parlano le fonti cinquecentesche, eseguito da Leonardo e da alcuni collaboratori nella Sala del Papa di Santa Maria Novella, prima di trasferirsi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per realizzare l’affresco. Il 6 giugno 1505 Leonardo mise mano all’opera ma subito, come ricorda Vasari, abbandonò il progetto: l’intonaco usato si rivelò inadatto alla parete del Salone e «colò» tutto irrimediabilmente. Così la «Tavola Doria» resta l’unica testimonianza giunta a noi del grandioso progetto leonardesco. Vi sono, per l’autore, ottimi motivi per supporre che nulla della leggendaria «Battaglia di Anghiari» sia sopravvissuto sotto l’affresco vasariano raffigurante la «Battaglia di Scannagallo», che oggi ricopre la parete orientale del grande salone, contrariamente a quanto affermano alcuni ricercatori che privilegiano le «moderne tecnologie» rispetto alle ricerche filologiche. Questo prezioso ritrovamento, reso possibile grazie al lavoro investigativo del Comando Carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale, e al tempestivo intervento della magistratura e del Ministero per i Beni e le Attività culturali, offre a Godart lo spunto per ricostruire non solo la nascita e le vicissitudini di un capolavoro, ma anche le vite di quanti sono stati coinvolti nel suo lungo e avventuroso viaggio attraverso i secoli, restituendoci il fascino senza tempo della ricerca artistica che li ha accompagnati. 

Tags: Febbraio 2013

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