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Piccola guida ai libri di cultura

«La disciplina dei giochi in Italia tra monopolio pubblico e mercato», a cura di Gianfrancesco Fidone e Alberto Linguiti - con la collaborazione di Fundaciòn Codere, Fondazione Bruno Visentini e Luiss Ceradi - Giuffré  Editore - 48 euro. «La Fondazione Bruno Visentini promuove la ricerca di base applicata nel campo dell'economia dell'istituzione del diritto, in materia sia profit che non-profit, tanto a livello nazionale che europeo. (...) La ricerca che ha condotto alla realizzazione di questo volume è frutto della collaborazione con la Fundaciòn Codere di Madrid, dalla quale stata commissionata, e si è avvalso del supporto del Centro di ricerca per il diritto d'impresa Ceradi dell'università Luiss-Guido Carli di Roma. Essa è stata realizzata da un gruppo di lavoro coordinato dai curatori del volume, al quale hanno partecipato anche esperti  della Codere Italia (...)
La ricerca ha mostrato che l'esperienza del gioco come oggetto di impresa privata ha comportato un necessario adeguamento, ancora in corso di evoluzione, della disciplina del settore che è fondata sul monopolio pubblico. Tale evoluzione, soprattutto negli ultimi anni, ha dovuto fronteggiare problemi nuovi quali ad esempio quelli legati alla diffusione degli strumenti telematici che consentono il gioco on-line, che hanno svincolato il gioco dal territorio e consentito una maggiore penetrazione degli operatori economici stranieri nel mercato interno. La disciplina di settore ha, peraltro, subito il vaglio dell'Unione europea che, nella sostanza, ha confermato la compatibilità del sistema italiano con i principi comunitari. L'esperienza del gioco come oggetto d'impresa privata è così recente che è mancata la maturazione per un'adeguata disciplina. Ma proprio questa novità stimola a ricercare caratteri che consentano di dare un assetto soddisfacente alla tipologia di imprese.
La disciplina italiana, seppure con i limiti derivanti dall'eccessiva frammentazione e stratificazione delle fonti che ne consiglierebbero un riordino attorno ad una nozione unitaria di gioco, attenta ai profili giuridici e non solo economici del fenomeno, può essere considerata ormai pervenuta ad buon grado di maturazione e può essere indicata come modello da seguire anche per gli altri Paesi. Potrebbe così aggiungersi anche questa categoria all'elenco degli imprenditori dell'articolo 2195 del Codice civile. Tali aspetti sono emersi nella comparazione tra le discipline  di Italia e Spagna (...). L’auspicio è che la collaborazione con la Fondazione Codere possa proseguire e intensificarsi. Il proposito è di istituire un osservatorio stabile, secondo le vedute che ci siamo scambiati con il senatore Riccardo Prizzi, che si è fidato della nostra organizzazione e ci ha introdotto i nostri committenti, 100 in tutto, con i quali poi abbiamo lavorato in collaborazione (...)».  

 

«Comunicare la trasparenza» - Franco Pomilio e Daniela Panosetti - Fausto Papetti editore - 16 euro.. Il volume raccoglie una serie di riflessioni relative al tema  della trasparenza, intesa come strumento di garanzia etica e valore comune a diversi settori: giustizia, politica, pubblica amministrazione, economia. Una trama all'interno della quale la comunicazione si candida a giocare il ruolo trasversale di un vero e proprio «facilitatore etico», in grado di fare della trasparenza non solo un principio deontologico ma uno strumento di valutazione multidisciplinare. Si tratta, in altri termini, di passare dalla trasparenza come garanzia di una buona comunicazione alla buona comunicazione come garanzia di trasparenza tout court, chiedendosi non più come deve essere la comunicazione per essere corretta e trasparente, bensì come la comunicazione trasparente può aiutare a garantire una regolazione etica in qualsiasi campo di attività sia pubblico che privato. Il libro prova a rispondere a questa domanda attraverso uno sguardo multifocale, articolato in tre sezioni: riflessioni, analisi e punti di vista.

 

«Il lavoratore ritrovato» - Giorgio Benvenuto e Antonio Maglie - Bruno Buozzi Editore. Nel 1971 Hans Hulmann, per sfuggire alle perquisizioni naziste, pubblica «L'amico ritrovato». Questo libro sul sindacato e sul mondo del lavoro, sullo sfondo non ha una guerra dalle modalità cruente, bensì silenziosa,  in cui tutto avviene al di sopra delle teste dei lavoratori che ne avvertiranno gli effetti solo quando verrà loro presentato il conto sotto forma di cassa integrazione, mobilità, improvviso licenziamento. Come Hans, che cerca in quell'elenco di nomi l'amico con la speranza e la paura di ritrovarlo, gli autori hanno provato a capire per quali strade l'identità della classe si è smarrita e per quali può esser ritrovata. 

 

«La nuova normativa in materia di corruzione e concussione» di Filippo Paradiso - Nuova Giuridica Editore - 28 euro. La legge «anticorruzione», n. 190 del 6 novembre 2012, approvata dalla Camera dei Deputati il 31 ottobre 2012, introduce notevoli novità nell’azione di prevenzione e di contrasto nelle pubbliche amministrazioni. Di tali novità i mass media hanno dato ampia notizia, privilegiando solo alcuni aspetti: la creazione di nuove figure di reato quali il traffico di influenze illecite e la corruzione tra privati, nonché lo sdoppiamento della figura del reato di concussione, che può ora avvenire per costrizione o, con separata previsione di legge, per induzione, e rimarcando l’aumento delle pene in genere per tutti i reati.  La novità di tali figure impone la necessità di una rimeditazione degli istituti della corruzione e della concussione.

 

Tags: Settembre 2013

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