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«Generazione Telemaco»: come evitare che i giovani fuggano dall’Italia

Massimiliano Dona, segretario generale dell’unione nazionale consumatori

«I consumatori dovrebbero dominare il mercato, non subirlo», ha dichiarato Neven Mimica, commissario europeo per la Politica dei consumatori, commentando qualche tempo fa il «Decimo quadro di valutazione dei mercati dei beni di consumo» da cui si evince un miglioramento delle condizioni di mercato per i consumatori europei (nonostante le solite aree di insoddisfazione da migliorare, relative ai servizi e all’energia).
Le parole del commissario europeo rimandano alla «sovranità del consumatore» di cui tanto si discute ma che, purtroppo, troppo spesso appare ancora lontana dalla realtà. Se è vero, infatti, che il consumatore orienta la produzione e quindi l’offerta in base ai propri desideri e aspettative, dobbiamo ammettere che la sua libertà è fortemente condizionata da quello che offre il mercato: dall’influenza della pubblicità, da una certa carenza nella trasparenza delle informazioni e dall’incessante sviluppo di pratiche commerciali scorrette.
Tutto ciò spiega quanto siano attuali le parole del presidente dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato Giovanni Pitruzzella, in occasione della relazione annuale dell’Antitrust: la sfida dei tempi moderni è contro il «capitalismo di relazione», quello basato sugli intrecci tra pochi grandi potentati economici e il potere politico e amministrativo. Sono proprio i privilegi a mortificare i meriti e ad aggravare le diseguaglianze: i veri nemici della concorrenza e dell’innovazione che rendono il nostro mercato un luogo bloccato nel quale vincono furbi e approfittatori a svantaggio di chi rispetta le regole e, lasciatemelo ripetere, con grave danno per le nuove generazioni, troppo spesso costrette, purtroppo, ad abbandonare l’Italia per realizzare i propri sogni.
Non possiamo non condividere questa scomunica del «crony capitalism» lanciata da Giovanni Pitruzzella: d’altra parte sono parole che potrebbero essere di nuova ispirazione per il giovane premier Matteo Renzi che tanto ancora deve fare per cambiare verso alla guida del Paese, e che ha la straordinaria opportunità del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea appena iniziato.
Anche in Europa Renzi ha portato un po’ del proprio spirito da «innovatore»; non per niente nel discorso di apertura a Strasburgo ha parlato di una «nuova Europa». Ma mi permetto di aggiungere che, tra i punti cardine del semestre europeo, oltre a «crescita e occupazione» bisognerebbe inserire un nuovo slancio a favore della concorrenza: soltanto realizzando un mercato più trasparente, nel quale non sia data precedenza solo alle lobby industriali ma si ascolti anche la voce dei consumatori, si potranno avvertire significativi benefici economici a favore delle famiglie. Senza contare che l’austerità adottata fino ad oggi è una soluzione a breve termine, e per rilanciare i consumi è fondamentale riprendere quel percorso delle liberalizzazioni avviato, ma lasciato ancora incompleto.
Come rappresentante dei consumatori italiani in Europa, nell’ambito dell’European Consumer Consultative Group, sono fiducioso nella realizzazione di una «nuova Europa». Perché ciò accada, tuttavia, è il nostro Paese che per primo deve essere capace di una svolta culturale e di un rinnovamento etico, liberandosi dalla schiavitù di certe rendite di posizione e di grandi potentati, e iniziando a pensare con una vera mentalità europea: solo così quella «generazione Telemaco» (dal figlio di Ulisse che scelse di lasciare la madre Penelope e partire alla ricerca del padre, sfidando la sorte), che il presidente Renzi ama citare frequentemente e che sembrerebbe aver superato la pur attuale «generazione Erasmus», potrà essere davvero protagonista di un mondo nuovo.
Non per caso quest’anno abbiamo deciso di dedicare il nostro «Premio Vincenzo Dona», l’evento più importante del panorama consumerista italiano, ai temi legati al nuovo: mondo nuovo, progresso, cambiamento, 2.0, 3.0 ma anche disorientamento e inflazione informativa saranno alcuni degli argomenti di questa ottava edizione del Premio, che si terrà il 26 novembre nel Teatro Argentina di Roma in una veste, c’è da giurarci, ancora più nuova.

Tags: Settembre 2014 consumatori Massimiliano Dona mercato UNC Unione nazionale consumatori

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