ENERGIA - Le ultimissime

Conergy Italia, adesso è possibile affittare «energia»

Il fotovoltaico può veramente rappresentare per le imprese una soluzione per il contenimento dei costi dell’energia? La risposta della Conergy è sì. Se n’è parlato durante l’ultimo «Renewable Energy Report» al Politecnico di Milano dove erano presenti le maggiori imprese italiane operanti nel settore del solare. Giuseppe Sofia, amministratore delegato della Conergy Italia, ha esposto come il quadro normativo e fiscale consenta finalmente di potere formulare delle proposte che rispondano alla domanda delle imprese di autoprodursi da impianto fotovoltaico. «Oggi qualsiasi piccola e media impresa che paghi la bolletta elettrica può risparmiare in modo rilevante sui costi dell’energia autoproducendosi con un impianto fotovoltaico. Per risparmiare fin da subito la Conergy propone per esempio il ‘Noleggio Energia’, il noleggio a lungo termine applicato all’impianto fotovoltaico. L’impianto viene realizzato sulla copertura dell’utente e l’utente dispone interamente dell’energia pagando un canone fisso. Nel lungo periodo l’utente può arrivare a risparmiare fino al 40 per cento sui costi della bolletta elettrica. La formula è flessibile e prevede la possibilità di prolungare il noleggio, acquistare l’impianto o restituirlo», ha dichiarato Giuseppe Sofia.

Biometano e gas naturale per una mobilità sostenibile

La Fiat Chrysler Automobiles e la Cnh Industrial hanno preso parte al convegno «(Bio)Methane, The Road to Sustainable Mobility» che si è svolto a Bruxelles per assistere le associazioni europee del gas naturale per autotrazione e del biogas. L’evento è stato da un lato un’occasione per ripercorrere il ciclo virtuoso del biometano e i suoi benefici con riferimento alle politiche europee per la mobilità, dall’altro un’opportunità di confronto tra significativi rappresentanti delle istituzioni europee e dell’industria. Il convegno ha offerto la possibilità alla Fca e alla Cnh Industrial di mettere in evidenza il continuo impegno nella promozione del biometano e del gas naturale per una mobilità sempre più sostenibile.

Casa Bernardini, un nuovo progetto firmato Rubner Haus

Un progetto esemplare quello realizzato dalla Rubner Haus, pioniere da oltre 50 anni di una cultura dell’edilizia in legno a basso impatto ambientale, nel Comune toscano di Bibbiena, in provincia di Arezzo. Una casa davvero speciale: la prima in Toscana ad ottenere la certificazione «Energy Pass Superior ClimAbita» per l’eccellente risultato raggiunto non solo dal punto di vista energetico ma anche architettonico. La Casa Bernardini racchiude in sé tutti i vantaggi del nuovo standard edilizio ClimAbita, il supervisore energetico qualificato che gestisce le verifiche legate alle certificazioni edilizie: l’impiego di materiali naturali a garanzia di un più elevato comfort abitativo, una qualità di efficienza energetica in grado di assicurare un perfetto isolamento termico e, contemporaneamente, un raffrescamento degli ambienti nella stagione estiva oltre a un consistente risparmio in termini di costi energetici. Il progetto, firmato dall’architetto Fortunato Fognani, si distingue per l’alta qualità costruttiva: ottimale sia dal punto di vista energetico, sia dal punto di vista dell’impatto ambientale; i materiali naturali impiegati sono legno, sughero e canapa. «Con Casa Bernardini siamo riusciti a realizzare un progetto residenziale molto ambizioso, a tutti gli effetti a impatto zero e che possiede tutte le caratteristiche e le tecnologie più innovative realizzabili nell’ambito di progetti di architettura in legno a basso impatto ambientale. Sono circa 25 le case che all’anno realizziamo in questa Regione che si sta via via affermando come un mercato emergente. Un trend e un interesse, quello verso le costruzioni in legno, dato dalla diffusa sensibilità verso l’edilizia sostenibile», ha dichiarato Werner Volgger, amministratore delegato Rubner Haus.

Acqua, l’Autorità italiana alla guida del network Wareg

E' l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico presieduta da Guido Bortoni a guidare la rete dei regolatori idrici europei, la Wareg. Nel corso della quarta assemblea generale dell’organismo che si è tenuta lo scorso maggio ad Edimburgo, Alberto Biancardi, componente del Collegio del Regolatore italiano, è stato eletto primo presidente della Wareg-European Water Regulators. Invece i vicepresidenti sono Katherine Russell, del Regolatore scozzese e Szilvia Szalóki del Regolatore ungherese. I neoeletti resteranno in carica per 2 anni, con la responsabilità di sviluppare le attività della Wareg e rafforzare il dialogo con istituzioni e imprese in ambito europeo e internazionale. La Wareg è il network europeo di Regolatori dei servizi idrici, nato a Milano nell’aprile 2014 per promuovere la cooperazione fra regolatori del settore idrico e sviluppare un quadro regolatorio armonizzato e stabile in ambito europeo.