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Enasarco: dall’ente pubblico all’elezione diretta degli organi

Carlo Bravi, direttore generale Enasarco

La Fondazione Enasarco ha preso parte con due stand al «Forum Agenti Milano», fiera interamente dedicata alla ricerca e alla selezione degli agenti di commercio attraverso un esclusivo format di colloqui immediati tra aziende e rappresentanti; un modo diretto e concreto quindi di far incontrare domanda e offerta lavorativa del settore. Proseguendo il progetto delle edizioni precedenti, Agent321-International Bureau of Commercial Agents, Brokers & Distributors, ha organizzato l’evento dal 26 al 28 novembre scorsi, nel capoluogo lombardo, presso Fiera Milano City.
La ragione del successo sta dunque nell’immediatezza della selezione: l’incontro diretto snellisce i tempi, rendendoli più tempestivi rispetto a quelli di una ricerca effettuata su internet e a cui deve comunque seguire un colloquio con i candidati. Colloqui che, al Forum Agenti, avvengono in un contesto di servizio globale, con consulenze gratuite di numerosi esperti in materia legale, fiscale e previdenziale; nella tre giorni si sono svolti anche 37 eventi tra convegni, workshop, seminari e corsi di formazione. Sono sufficienti pochi ma significativi dati: nei padiglioni della fiera sono state circa 400 le ditte alla ricerca di forza vendita e oltre 3.300 i visitatori della manifestazione, che avrà la sua prossima tappa a Fiera Verona, dal 28 al 30 aprile 2016.
Anche in questa edizione Enasarco ha partecipato attivamente, confermando il ruolo di primo piano che riveste all’interno della manifestazione. Oltre ad aver curato l’organizzazione del convegno presso due stand, numerosi agenti hanno richiesto informazioni e consulenza: nel primo, coordinato dal dirigente Fabio Rufini, gli operatori della Fondazione hanno dimostrato competenza e professionalità fornendo tutti i chiarimenti richiesti. Nel secondo, presidiato dal servizio comunicazione, è stato distribuito gratuitamente l’ultimo Enasarco Magazine e gli iscritti hanno avuto l’opportunità di raccontare le proprie storie, che verranno pubblicate nei prossimi numeri della rivista.    

IL CONVEGNO ENASARCO
Nella giornata di venerdì la Fondazione ha organizzato il convegno «La governance di Enasarco: dall’ente pubblico all’elezione diretta degli organi», con il direttore generale Carlo Bravi che ha illustrato il modello attuale di governance adottato dalla Cassa degli agenti e rappresentanti di commercio soffermandosi poi, in particolare, sulle elezioni per la costituzione dell’assemblea dei delegati. Quest’ultima, una volta costituita, eleggerà il nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione. Il Consiglio svolge inoltre molteplici funzioni, come ad esempio la nomina di tre componenti del Collegio dei sindaci e dei membri della Commissione elettorale; può anche deliberare modifiche allo Statuto, al Regolamento elettorale, al Regolamento delle attività istituzionali e al Codice etico proposte dal Cda.
Queste elezioni segnano un momento di svolta per Enasarco in quanto, per la prima volta nella sua storia, agenti e rappresentanti di commercio e ditte mandanti saranno chiamati a scegliere direttamente i nuovi organi di vertice della Cassa. Bravi ha poi spiegato, dati alla mano, che la Fondazione è il secondo ente più virtuoso in quanto a costi dei propri organi in rapporto al numero di iscritti. Si è soffermato inoltre su un aspetto molto importante previsto dal nuovo Statuto: per entrare a far parte del Cda sono previsti dei requisiti di onorabilità e professionalità assai più stringenti che in passato. Ad esempio occorre avere delle competenze e delle esperienze in specifici settori, e non si potrà entrare a far parte del Consiglio di amministrazione anche solo in casi di imputazione, e non già di condanna, per determinati reati; vi sono poi ulteriori cause di incompatibilità dovute a conflitti di interessi, anche solo potenziali. Quanto alla prossima assemblea dei delegati, ha ricordato che essa sarà composta da 60 membri, dei quali 40 eletti dagli agenti e 20 dalle aziende mandanti, che a loro volta eleggeranno il Consiglio di amministrazione.
Il direttore si è poi soffermato sugli elettori. Potranno votare infatti gli agenti in attività e che hanno negli ultimi tre anni di contribuzione consolidata almeno il versamento di un minimale. Per la ditta vale lo stesso principio: se un suo agente ha i requisiti richiesti per il diritto al voto, lo ha anche l’azienda con cui è in essere il mandato di agenzia. La differenza sostanziale è che le aziende hanno a disposizione un voto multiplo in relazione al numero di agenti. Le liste elettorali possono essere presentate fino al prossimo 16 dicembre dalle organizzazioni di categoria più rappresentative individuate dal Ministero del lavoro oppure attraverso una raccolta di firme del 3 per cento del corpo elettorale (ovvero circa 6.600 elettori firmatari su 220 mila agenti votanti; mentre per le aziende circa 1.500 su un totale di 56 mila).
Quindi si aprirà la fase di campagna elettorale mentre le lezioni si svolgeranno dal primo al 14 aprile prossimi via web: ci sarà una cabina elettorale virtuale. «A mio avviso si tratta di un passo storico, del quale non si è capito forse pienamente la portata. Gli agenti potranno incidere direttamente sulla vita della Fondazione–ha dichiarato Bravi nel corso del convegno–. Abbiamo rilevato che negli ultimi due anni la maggior parte dei contributi sono affluiti, a differenza di quanto accadeva in passato, nel terzo e nel quarto trimestre dell’anno. Ciò a riprova che la categoria ha avuto delle difficoltà a concludere affari. Per il 2015, invece, abbiamo registrato un’inversione di tendenza, indice di una buona ripresa, anche se non abbiamo ancora a disposizione i numeri degli ultimi due trimestri dell’anno in corso. La crisi che ha riguardato il Paese si è riflettuta sull’andamento della contribuzione e del numero degli iscritti; ciò è valido per la nostra come per altre gestioni previdenziali».
Gli effetti delle varie riforme intraprese si stanno già vedendo, ad esempio per quanto riguarda il regolamento delle attività finanziarie: questo è il frutto di una scelta precisa, fatta di regole e procedure chiare. «L’ultima riforma in ordine di tempo che stiamo per intraprendere riguarderà la certificazione dei nostri processi: anche questa è una frontiera del miglioramento del sistema complessivo delle attività della Fondazione. Ci vorrà ancora circa un anno per strutturare i processi in maniera tale che possano essere certificati da un soggetto esterno indipendente, ma abbiamo già intrapreso questa strada».    

Pensioni: perequazioni e conguagli
La pensione erogata da Enasarco è corrisposta bimestralmente; il pagamento avviene nei mesi pari e con il rateo di dicembre/gennaio è liquidata anche la 13° mensilità. Il rateo netto è soggetto a variazione per effetto delle comunicazioni periodiche con le quali il Casellario centrale dei pensionati, gestito dall’Inps, comunica agli enti previdenziali le trattenute fiscali da applicare. Queste ultime sono rideterminate in seguito all’elaborazione dei dati forniti dal Casellario e i pensionati vengono informati dei conseguenti conguagli a credito o a debito.
Le trattenute applicate sono principalmente quelle di natura fiscale e riguardano l’assoggettamento del pensionato all’Irpef, ovvero l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Le trattenute di altra natura possono essere applicate nei seguenti casi: recuperi di prestazioni istituzionali indebitamente percepite dal pensionato; quote per crediti pignorati da terzi; corresponsione di assegni alimentari a seguito della notifica di provvedimento del giudice; altri particolari debiti nei confronti della Fondazione; cessione del quinto.
In conformità a quanto previsto dall’art. 8 del decreto legislativo n. 314 del 1997, la tassazione è determinata tenendo conto del cumulo dei diversi trattamenti pensionistici facenti capo a uno stesso soggetto. La Fondazione, al pari degli altri enti previdenziali, nei primi mesi di ogni anno è obbligata per legge a comunicare al Casellario il reddito imponibile definitivo erogato nell’anno precedente a ciascun pensionato e anche il reddito stimato per l’anno in corso. Il Casellario calcola la tassazione dovuta da ciascun pensionato, sulla base di tutti i trattamenti pensionistici che ciascuno riceve, ad esempio sommando la pensione erogata dall’Inps a quella Enasarco. Dall’imposta lorda sono sottratte le eventuali detrazioni fiscali spettanti. L’imposta netta è poi suddivisa tra gli enti previdenziali che erogano i singoli trattamenti, in proporzione alle pensioni erogate.
è bene ricordare, inoltre, che l’imposta netta da applicare è comunicata dal Casellario principalmente (ma non esclusivamente) nel mese di luglio e, di conseguenza, Enasarco è tenuta a ricalcolare la tassazione, applicando la corretta imposta. Come ogni anno, nel bimestre dicembre/gennaio, sulle pensioni erogate dalla Fondazione, verranno effettuati i conguagli fiscali secondo le disposizioni di legge. Coloro che percepiscono più trattamenti previdenziali (diretti o indiretti) potrebbero quindi ricevere per questo bimestre un importo inferiore o superiore rispetto a quello abitualmente accreditato, a seconda che abbiano un debito o un credito fiscale. Se il pensionato è in credito, cioè ha pagato più tasse del dovuto, la somma gli sarà restituita in un’unica soluzione con il pagamento della pensione di dicembre/gennaio; viceversa, in caso di debito, la cifra da pagare al fisco sarà detratta dalla pensione.
Nello stesso bimestre sono state effettuate anche le operazioni per la perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013. Tutti gli interessati ricevono una comunicazione dettagliata per posta, con l’indicazione degli importi e delle modalità con cui verranno effettuati conguaglio e perequazione. Dal 7 dicembre 2015, le lettere con l’indicazione analitica degli importi sono disponibili anche nell’area riservata «inEnasarco». Gli uffici della Fondazione sono a disposizione per ogni chiarimento.

Tags: Gennaio 2016 Enasarco

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