Il nostro sito usa i cookie per poterti offrire una migliore esperienza di navigazione. I cookie che usiamo ci permettono di conteggiare le visite in modo anonimo e non ci permettono in alcun modo di identificarti direttamente. Clicca su OK per chiudere questa informativa, oppure approfondisci cliccando su "Cookie policy completa".

Il premio «le ragioni della nuova politica» a chi va

La platea dei premiati con Lamberto Dini,  Daniele Mancini e Tullio Del Sette

La tredicesima edizione del premio «Le Ragioni della Nuova Politica», ideato da Sara Iannone, presidente dell’Associazione culturale «L’Alba del Terzo Millennio», si è tenuta nella Sala Vanvitelli dell’Avvocatura generale dello Stato con una cerimonia, condotta da Camilla Nata, cui hanno partecipato le più alte personalità istituzionali, conferendo al Premio grande prestigio e autorevolezza. Presenti molti dei premiati delle scorse edizioni, tra i quali Eugenio Gaudio, Alfonso Rossi Brigante, Vincenzo Sanasi D’Arpe, da Gianni Ietto, a Mons. Luigi Casolini, Giuseppe Chiaravalloti, oltre a figure di alto profilo come Daniela e Stefano Traldi, Angelo Gargani, Giuliana Passero, Giorgio Cancellieri, Cosimo Ferri, Mario Basili, Loretta Cardoni, Eugenio Mele.
La Colomba della Civiltà, com’è tradizione, è stata consegnata da personalità già insignite del premio: Virman Cusenza, direttore del Messaggero (nella foto qui sopra), l’ha ricevuta da Corrado Calabrò, già presidente Agcom e noto poeta, che ha voluto sottolineare le doti letterarie del direttore, «purtroppo trascurate per la passione del giornalismo», ha detto; Giorgio Santacroce, primo presidente della Corte suprema di Cassazione, ha conferito il trofeo all’avvocato generale della Corte d’Appello di Roma Antonio Marini, il quale si è detto orgoglioso di ricevere un riconoscimento dedicato principalmente ai servitori dello Stato quale lui è stato e vuole continuare ad essere oltre l’obbligato e non condiviso pensionamento.
Anche Franco Gabrielli, prefetto di Roma, è stato premiato da Santacroce che è stato suo docente alla scuola di Polizia: «Già allora–ha detto Santacroce–Gabrielli rivelava le sue brillanti e straordinarie qualità». In questo momento difficile per la sicurezza, anche per il Giubileo, Gabrielli «è un punto di riferimento per fugare le paure», ha concluso Santacroce.
Margherita Boniver, politica e fondatrice di Amnesty International in Italia, ha consegnato la Colomba della Civiltà a Lamberto Dini, ex presidente del Consiglio, che nel ringraziare l’Alba del Terzo Millennio, ha dichiarato: «È stato un grande privilegio poter servire nel modo migliore l’Italia». Tullio Del Sette, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, insignito dall’avvocato di Stato Giuseppe Albenzio che all’inizio della manifestazione ha fatto gli onori di casa rivolgendo un saluto ufficiale, ha sottolineato l’impegno dell’Arma per tutelare la sicurezza dei cittadini, soprattutto nell’anno giubilare e con particolare attenzione per le periferie.
L’avvocato Oscar Fiumara ha premiato Maria Amata Garito, rettore dell’Università telematica Uninettuno, orgogliosa di unire, nel proprio ateneo, studenti di 140 Paesi e di aver creato il curriculum condiviso, integrato con specialità delle formazioni straniere, soprattutto del mondo arabo. Daniele Mancini, ambasciatore italiano presso la Santa Sede, è stato insignito da Raffaele Squitieri, presidente della Corte dei Conti, mentre Giuseppe Gargani, avvocato già europarlamentare, ha consegnato il trofeo all’imprenditrice Lucetta Piperno; Francesca Quadri, consigliere di Stato, l’ha ricevuto da Giuseppe Faberi, presidente della Sezione consultiva Atti normativi del Consiglio di Stato, il quale ha ricordato come si fosse battuto, in tempi non sospetti, per averla con sé nella sezione di allora, perché la fama della sua bravura gli era già giunta.
Grandi complimenti anche per Stefano Scabbio, presidente di Assolavoro, da parte di Andrea Monorchio, noto economista e ragioniere di Stato per oltre vent’anni, il quale ha voluto sottolineare le capacità di Scabbio con un dato: 80 mila posti di lavoro nel solo 2014. Per Vincenzo Scotti, politico di lungo corso e presidente Link Campus, nonostante l’avvocato Ignazio Caramazza, nel premiarlo, abbia ricordato come sia stato tra i politici più votati dagli italiani raggiungendo fino a 230 mila preferenze in una consultazione, la cosa migliore fatta nella vita è «lavorare per la formazione dei ragazzi che devono affrontare sfide globali» con la sua università. La formazione e la cultura sono fondamentali anche per Carlo Musto D’Amore, direttore generale dell’Università Sapienza di Roma, premiato dal professor Giuseppe Nisticò, direttore generale dell’Ebri, in quanto «strumenti di ascensione e di coesione sociale, imprescindibili per superare le barriere e le disuguaglianze».
La Colomba della Civiltà di questa XIII edizione è stata realizzata, con il contributo della Fondazione Vincenzo Di Paolo, da Benedetto Robazza, scultore di fama mondiale. Una sua opera è anche presente nella sala Roosevelt della Casa Bianca. La Fondazione Vincenzo Di Paolo, costituita nel 1991, vuole promuovere l’arte nel modo più ampio possibile, in Italia e all’estero. Il presidente Roberto Di Paolo, impegnato nell’individuare e sostenere soprattutto artisti emergenti, ha fondato anche il premio «Mediterraneo d’oro», dedicato agli artisti del Bacino mediterraneo. Tra le numerose attività della Fondazione, oltre all’edizione della storica rivista «Le Arti», v’è la realizzazione del Museo Ambiente Villa Lauri, nelle Marche.
A tutti i premiati è stato fatto omaggio anche di una copia dell’ultimo libro di Luciano De Crescenzo, «Ti voglio bene assai»: «Non sono stato tanto bravo a scrivere quanto a copiare», ha detto De Crescenzo quando il consigliere Tivelli e il presidente Iannone gli hanno consegnato una targa d’argento per aver saputo usare la saggia ironia napoletana per divulgare la filosofia.
Riconoscimento speciale dell’Associazione «L’Alba del Terzo Millennio» anche al professore Stefano Di Girolamo per l’attività didattica, di ricerca e ospedaliera nella medicina otorinolaringoiatrica e nella chirurgia cervico-facciale, consegnato dall’avvocato di Stato Raffaele Tamiozzo; e al maresciallo Fabio Iadeluca, autore dell’Enciclopedia delle Mafie, per il contributo alla lotta alla criminalità organizzata, sia nel Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, sia come studioso, analista e docente di Criminologia e di Sociologia della devianza, consegnato dal presidente Santacroce.
Particolarmente interessante e spunto di riflessione profonda è stato il dibattito: «Misericordia: solidarietà e speranza per le periferie sociali», ispirato al Giubileo indetto da Papa Francesco. Moderati dal Consigliere Luigi Tivelli, si sono susseguiti gli interventi di Publio Fiori, Pino Pisicchio e dal Monsignor Vincenzo Paglia il quale, riflettendo sui fatti di Parigi, ha detto: «Sono il frutto di un vuoto di valori e di senso che riesce, addirittura, a spingere i giovani a considerare valore uccidere e uccidersi. Questi giovani devono ritrovare la passione per qualcosa per cui valga la pena vivere. Dobbiamo essere tutti più religiosi e più laici: il vuoto è fonte di tragedia».
Luca Filipponi, presidente della Fondazione Spoleto Festival Arte, ha fatto omaggio alla XIII edizione del Premio Le Ragioni della Nuova Politica dell’opera «Vibrazione azzurra» del maestro Luciano Tocci.  

Tags: Gennaio 2016

© 2017 Ciuffa Editore - Via Rasella 139, 00187 - Roma. Direttore responsabile: Romina Ciuffa