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TRIESTE CAPITALE DELL'OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

Si è conclusa la tredicesima edizione di Olio Capitale, manifestazione interamente dedicata all’olio extravergine di oliva. Interessante in quanto unica a occuparsi esclusivamente di questo prodotto così fondamentale per la dieta mediterranea, e non solo: sarebbe un driver economico notevole se venisse valorizzato di più e protetto. Invece, come purtroppo in Italia a volte accade per i fiori all’occhiello o, in questo caso, i frutti, non c’è una linea unica di azione a partire dalla difesa che le istituzioni dovrebbero portare avanti per un prodotto così importante e richiesto in tutto il mondo.

A prescindere da ciò, Olio Capitale è una variegata e godibilissima vetrina per scoprire realtà produttive da tutta Italia e non solo: avendo non a caso luogo a Trieste, accoglie ovviamente anche produttori stranieri, quest’anno in particolare delle vicine Slovenia e Croazia e della più distante Grecia. In tutto, quasi 200 i produttori presenti in questa edizione.

Organizzato dalla Camera di Commercio della Venezia Giulia e realizzato da Aries in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, partner fin dalla prima edizione, e sponsorizzato da Despar Interspar Eurospar e da Crédit Agricole FriulAdria, il salone degli extravergini tipici e di qualità gode del patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, con il contributo inoltre della Regione Friuli Venezia Giulia.

Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio della Venezia Giulia, così racconta la genesi di questa fortunata iniziativa: “Tutto nacque dall’incontro tra alcuni piccoli olivicoltori triestini, appena 17, ed Enrico Lupi, attuale presidente delle Città dell’Olio. Stavamo guardando all’Europa dell’est, come al sud della Germania, e proponemmo Trieste quale capitale della nuova Europa perché è posta al centro, un crocevia di popoli, di etnie e di culture: uno dei motivi per cui cadeva bene una fiera dell’olio extravergine di oliva, che non esisteva se non come categoria in altre fiere più genericamente di food. Da allora abbiamo quindi inventato un format che dà luce alle piccole produzioni di nicchia, invitando tra l’altro mediamente 15 buyer per cui i produttori che non hanno modo o risorse per internazionalizzare qui possono organizzare incontri”. Il successo quindi da cosa è dato? Per Paoletti, dall’abbinamento delle vendite certe all’ingrosso con quelle al dettaglio e dalla promozione della cultura dell’olio extra vergine di oliva. Il prossimo anno inoltre la manifestazione si terrà nel rinato Porto Vecchio, il vasto polo fieristico-congressuale che in concomitanza con l’evento ospiterà l’IWINETC, International Wine Tourism Conference svoltasi quest’anno nei Paesi Baschi: “Grazie al trasferimento nella nuova sede e insieme a PromoturismoFVG che si è impegnata per portare la conferenza qui, riusciremo a far conoscere Olio Capitale ancora di più in tutto il mondo”.

Rincara Alessandro Sietti, dell’area Fiere ed Eventi di Aries, la società in house della Camera di Commercio della Venezia Giulia che organizza Olio Capitale: “Il successo di Olio Capitale in sintesi è ascrivibile al fatto che finalmente c’è una casa per tutti i produttori di olio extravergine italiani, e non solo. In quattro giornate qui si raggruppa tutta l’Italia, per quello è ‘capitale’, e si parla la stessa lingua proprio perché il soggetto è solo l’olio evo. Cultura, marketing e comunicazione sono improntati su questo prodotto al quale viene qui data la giusta visibilità poiché in eventi analoghi viene confuso con altri articoli agroalimentari tra i quali si perde. A livello olivicolo, Trieste è riconosciuta come un’eccellenza, anche se dalla produzione molto ristretta per via di un territorio poco esteso. I produttori che però da tutta Italia si riuniscono qui, e che per la maggior parte rappresentano le piccole produzioni di qualità, trovano un ponte per i mercati del Nord Italia e dei paesi limitrofi. La promozione verso l’estero è sempre stata una delle attività principali delle camere di commercio e grazie a specifiche azioni di promozione per solleticare l’interesse di operatori e distributori, anche in partnership con altre camere, l’internazionalizzazione è cresciuta anno dopo anno, anche se comunicare l’olio evo all’estero è molto difficile”. E il visitatore? “Ci siamo accorti nel corso degli anni che è molto più acculturato in materia: finalmente chi viene in fiera ha una lista, sceglie una regione anziché un’altra, è disponibile a spendere una certa cifra perché evidentemente l’azione di promozione fatta, non solo da noi, sta portando risultati”.

 

L'OIL BAR DI OLIO CAPITALE, CENTRO DI ASSAGGIO GRAZIE ALL'UMAO DI PAOLA FIORAVANTI

 

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