A ROMA CHIUDE LA PALESTRA SPORTING PALACE MANTOVA: OLTRE 2500 ABBONATI TRUFFATI
In quattro giorni una delle palestre più famose di Roma cessa la propria attività senza un minimo di preavviso.
E c’è chi nemmeno un mese fa aveva rinnovato il proprio abbonamento annuale (circa 900 euro) ignaro di quello che sarebbe successo di lì a poco. Ad alcuni persino è stato venduto un nuovo abbonamento dopo che la gestione aveva già denunciato modifiche societarie, come si evince dalle visure camerali. Tutti i dipendenti della palestra a casa e i soci con tanto di abbonamento valido, oltre 2500, beffati.
I due fratelli amministratori dello Sporting Palace Mantova, Fabio e Gianni Cappelletti, con una nota inviata via sms al database degli iscritti in data 25 giugno - ma c'è qualcuno che non lo ha ricevuto e si è trovato la palestra chiusa e, se titolare di armadietto in locazione, con i propri oggetti buttati - hanno comunicato quanto deciso: dal 1 luglio la sale e gli spogliatoi di via Mantova sarebbero stati svuotati per permettere alla nuova gestione Virgin Active di entrare a pieno regime in data 16 settembre. "Gli abbonamenti saranno ancora validi - tranquilizzano al desk dello Sporting Palace Mantova - e verranno migrati alla Virgin; chi desidera nel frattempo può frequentare gli altri due centri Sporting di via Sigonio e via Appia Nuova, oppure bloccare l’abbonamento e ricominciare a settembre in via Mantova".
Gli animi di chi ha un abbonamento in corso di validità sembrano placarsi ma non finisce qui.
Sabato 29 giugno alle 23 arriva la beffa, mediante una nuova comunicazione via sms. È stato fatto un accordo con la palestra Heaven di Villa Borghese per valutare la possibilità di rinegoziazione e sottoscrizione di un nuovo abbonamento con condizione economiche da concordare. A questa è stata fornita una mailing list dei soci con tanto di nome, cognome, email e telefono violando i diritti sulla privacy. Peraltro, tra gli iscritti si annoverano il ministro Toninelli, assiduo frequentatore della mattina presto; Valeria Fedeli; Augusto Minzolini.
A questo comunicato notturno ne segue un altro mezz’ora dopo per rettificare quello precedentemente inviato in data 25 giugno; entrambi vengono cancellati la mattina successiva. In ogni caso, si informa che lo Sporting Palace Mantova non ha ceduto la propria azienda alla Virgin Active ma cessa l'esercizio in questa sede. Precisano inoltre che ci si potrà allenare nelle altre due sedi e che l’apertura a carico di Virgin Active (16 settembre) non è corretta.
A questo punto scatta l’ira degli iscritti. Nasce un gruppo Facebook “Quelli dello Sporting Palace Mantova” per unire le forze e intraprendere azioni legali concrete contro chi è scappato intascandosi un'ingente somma di denaro senza dare alcuna spiegazione reale. I profili Facebook e Instagram delle palestre sono prontamente rimossi per bloccare qualunque commento negativo da parte di chi è stato truffato così come anche il sito internet ufficiale della palestra non riporta più la sede di via Mantova. E nell'attesa di adire le vie legali, nella storica sede dell'ex stabilimento della birra Peroni, che negli stessi locali della palestra un tempo aveva ospitato anche la Coin, l'ingresso agli iscritti è ovviamente vietato per consentire agli addetti di smantellare la struttura.