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ECCO IL MERANO WINE FESTIVAL N. 31, DAL 4 ALL'8 NOVEMBRE

Ecco la trentunesima edizione del Merano Wine Festival, sottotitolato "Respiro e Grido della Terra", un viaggio da percorrere in cinque giornate anche immergendosi nel programma "Naturae et Purae", una serie di convegni sui temi più coinvolgenti e insoliti del mondo del vino.

Le Malvasie, vini e paesaggi del Mediterraneo. Dalle Eolie all’Istria passando per le isole Lofoten. Storia di un vino culturale” : questo il primo tema che, venerdì 4 novembre, apre la manifestazione. Ecco dunque la saga delle Malvasie, partendo dalle isole Lofoten dove nel 1431 naufragò il nobile veneziano Pietro Querini. Commerciante, salpò dal porto di Creta alla volta delle Fiandre per scaricare in quella regione il suo prezioso carico di vino, la malvasia.

De Clos en Clos - Le vigne del Signore: spiriti e spiritualità tra innovazione e crisi dei conventi” è il tema di sabato 5 novembre, che viene raccontando i monasteri, luoghi dello spirito il cui contributo alla cultura del vino è stato fondamentale nei secoli.

Parlare della cultura del vino nel tempo significa anche scoprire e conoscere gli oggetti con cui veniva prodotto. È il caso delle anfore, testimonianza delle civiltà mediterranee, da cui oggi la viticoltura trae ispirazione. Una storia raccontata domenica 6 novembre nell’incontro “Terracruda: panoramica sulle anfore”. Infine, tra i territori estremi vi sono, per condizioni ambientali, le terre che si affacciano sul mare: il convegno “I vini marittimi: gli estremi della viticoltura affacciata al mare” presenta sempre domenica 6 novembre le viticolture di questi territori, fragili e suggestive, sempre al limite della sopravvivenza e per questo particolarmente preziose.

A Naturae et Purae si accompagnano eventi come i banchi di assaggio e il Wild Cooking dedicato al mondo dei cibi naturali, con uno spettacolo di cucina, il 4 novembre, “Stoccafisso & Malvasia”, per degustare il connubio pesce e vino. Un cibo, lo stoccafisso, in cui proprio il commerciante Pietro Querini si imbatté quando nelle isole Lofoten; un alimento che per secoli ha unito il nord e il sud dell’Europa. E poi le masterclass e l’appuntamento quotidiano con il salotto di Pipe & Wine, dedicato alla degustazione di vini e distillati abbinati a pipe e tabacchi. Il programma Naturae et Purae si conclude martedì 8 novembre con il premio “Nel Segno di Zierock”, nell’ambito di Bio & Dinamica nella Kursaal, dove si danno appuntamento vini biologici, biodinamici e varietà PIWI. Il premio è dedicato a Rainer Zierock, l’enologo che ha lasciato in eredità una visione olistica della produzione del vino, in cui il clima, il suolo, il vitigno e l’uomo si incontrano e l’uomo diviene depositario della cultura del vino, fatta di tradizione ed etica.

Appuntamenti, quelli di Naturae et Purae, che accompagnano visitatori ed espositori in un viaggio per mare, seppur da fermi nella bellissima cornice della Villa San Marco a Merano che, nata con il nome di Schwalbenvilla (Villa delle Rondini) tra il 1894 e il 1895, oggi ospita l’Accademia di Studi italo-tedeschi.

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