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tutto sull’uav sd-150 «hero»

l’SD-150 «HERO» esposto per la prima volta in via ufficiale. Sullo sfondo la Ground Control Station in configurazione trasportabile

UAV è l’acronimo di Unmanned Aerial Vehicle e designa una classe di veicoli aerei in grado di volare senza la presenza di un pilota a bordo. Essi talvolta sono anche chiamati «droni», italianizzando la parola inglese «drone» che significa «ronzio» per via del rumore prodotto. La guida, o per meglio dire se vogliamo, il controllo di questi sistemi può essere effettuato da terra (in questo caso si parla più propriamente di RPVRPAS, ossia Remoted Piloted Vehicle Aircraft System, detti anche Aeromobile a Pilotaggio Remoto, APR in Italia), o essere affidato ad apparati elettronici presenti a bordo del velivolo, che consentono alla macchina di volare lungo una determinata rotta o un programma di missione preventivamente progettato a terra. Per quanto riguarda il payload, ossia il carico utile di questi mezzi, esso può spaziare da telecamere a sensori per misurare la concentrazione di gas nell’atmosfera, da ripetitori di segnali radio a sensori all’infrarosso.
A causa di una normativa internazionale e nazionale ancora in via di definizione, l’impiego di questi sistemi, dei droni cioè, attualmente risulta fortemente limitato nonostante una domanda sempre più in crescita da parte di un’utenza sempre più vasta, a causa di una normativa internazionale e nazionale ancora in via di definizione.
Ne consegue che l’impiego degli UAV resta contingentato e limitato a spazi aerei segregati che, sebbene consentano una certa sicurezza, escludono qualsiasi possibilità di poter usufruire in pieno delle potenzialità di queste nuove tecnologie. Basti pensare che oggi si prospettano le applicazioni piu disparate e il mercato, soprattutto quello civile, è in discreto fermento, ma è considerato sottostimato anche dai piu esperti analisti del settore.
Il vantaggio che l’uso di questa classe di velivoli fornisce rispetto a quelli convenzionali con a bordo un solo pilota è maggiormente individuabile nel contenimento dei costi orari di volo; nella riduzione a zero del rischio di perdere vite umane in caso di incidenti in attività svolte in aree particolarmente esposte; nella possibilità di operare in ambienti inadatti alla presenza umana, per esempio nel fumo prodotto da incendi, nelle temperature troppo basse o troppo alte, in presenza di sostanze venefiche nell’aria ecc.; e, particolare non trascurabile ai fini dell’operatività, nella drastica riduzione dei tempi di pianificazione del volo.
Proprio l’assenza del pilota a bordo ha delle conseguenze significative nella progettazione di questi velivoli. È possibile infatti progettarli senza particolari riguardi nei confronti dei limiti fisici tipicamente umani, realizzando UAV anche di dimensioni ridotte a parità di capacità operative, oppure velivoli in cui si può imbarcare un maggiore carico utile e maggiori quantità di combustibile sfruttando lo spazio e il peso normalmente rappresentato dall’equipaggio. I sistemi di sopravvivenza a bordo di un drone sono ridottissimi e l’addestramento degli operatori è molto economico, consentendo un’estensione e diversificazione dell’operatività per ciascuna classe di utenza.
Grazie alla diversificazione della loro operatività per molteplici classi di utenza, impieghi specifici degli UAV possono essere legati al controllo delle frontiere e del territorio, al telerilevamento, al monitoraggio ambientale, alle fotografie aeree; gli UAV cominciano a riscuotere un certo successo anche nel settore della cinematografia, nel quale vengono utilizzati per compiere particolari riprese aeree e con una notevole riduzione dei costi. Oggi pertanto trovano impiego e una certa diffusione, oltreché nel settore della cinematografia, nel telerilevamento, nel monitoraggio ambientale, nel controllo del territorio.
L’Italia è uno dei Paesi in prima linea nella ricerca, nello sviluppo e nell’uso di nuove piattaforme UAV e IDS, Ingegneria Dei Sistemi S.p.A, rappresenta una delle aziende industriali italiane che stanno più scommettendo su queste nuove tecnologie, costituenti forse la punta di diamante. Progetta, infatti, sviluppa, sperimenta e commercializza la piu ampia gamma di velivoli unmanned nel territorio italiano, realizzandoli direttamente e occupandosi della realizzazione in casa di tutte le componenti che costituiscono questi sistemi: dalle parti meccaniche, dagli airframes ai software di bordo e di terra.
La safety ovvero la sicurezza rappresenta uno dei principali campi in cui l’azienda sta investendo le proprie risorse e competenze, assistendo i vari attori del settore tra cui le istituzioni preposte al controllo e i clienti, in attesa di una fase di maggiore liberalizzazione delle attività dei sistemi unmanned. Una fase che necessariamente presuppone tre condizioni: produrre macchine sempre più sicure grazie all’omologazione e alla certificabilità; preparare piloti in grado di affrontare qualsiasi situazione di volo attraverso la formazione e l’addestramento; rendere sicure le operazioni di volo grazie al coordinamento tra i vari sistemi.
L’Italia è uno dei Paesi in prima linea nella ricerca, nello sviluppo e nell’impiego di nuove piattaforme UAV. IDS si inserisce in questo settore, sempre più competitivo e tecnologicamente avanzato, presentando una gamma di prodotti che di fatto permettono a qualsiasi classe di utente, indipendentemente dalla macchina, di studiare le operazioni in ambienti pre-tattici, in modo da visualizzarne l’impatto, di valutarne i rischi, sviluppare programmi di addestramento ad hoc, adottare procedure che mitighino il rischio e nello stesso tempo aumentino l’efficacia della missione.
IDS infatti, con il suo modulo di simulazione dell’UAV, è in grado di fornire anche lo strumento necessario all’addestramento dei piloti senza dover usare il veicolo, riducendo in questo modo a zero eventuali rischi derivanti da possibili situazioni di emergenza. UAVSim, è questo il nome del sistema di simulazione, è un ambiente di simulazione integrato nella Ground Control Station GCS dell’SD-150 HERO, che fornisce nello stesso tempo sia una fedele riproduzione del comportamento dell’RPAS associato, sia una riproduzione sintetica dell’informazione fornita dal payload associato alla macchina, come ad esempio comuni sensori elettro-ottici o termici.
Gli scenari che si possono riprodurre sono potenzialmente infiniti, così come anche le procedure da sperimentare o sulle quali ci si vuole addestrare, essendo possibile preparare i programmi di missione in maniera preventiva grazie allo strumento di progettazione fornito insieme al software di simulazione: missioni di SAR in ambiente costiero, supporto alle operazioni di forze di Polizia in scenari urbani, intercettazione di navigli, controllo ambientale ecc.
La modularità del sistema consente inoltre la possibilità di comporre un ambiente di simulazione avanzato, nel quale diversi sistemi «parlano» tra loro permettendo l’analisi e l’addestramento in uno scenario allargato, e quindi via via piu complesso, da un punto di vista delle analisi del fattore umano. La simulazione consente anche di riprodurre situazioni di volo critiche sulle quali sperimentare le capacità di decisione e la reazione del pilota. 

Tags: Dicembre 2013

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