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AIFA: accelerare le ricerche per i nuovi farmaci

Il prof. Enrico Garaci, Luca Pani e Leonardo Vingiani

Firmato lo scorso mese dal direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco Luca Pani, dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità prof. Enrico Garaci e dal direttore dell’Assobiotec Leonardo Vingiani, il «Documento programmatico per l’incentivazione alla sperimentazione clinica nel campo delle Biotecnologie in Italia» è diretto a incentivare un numero maggiore di sperimentazioni cliniche con attraverso una serie di interventi da attuare in via sperimentale per 12 mesi. Tra l’altro, l’ISS si è impegnato a fornire gratuitamente audizioni tempestive per accelerare la predisposizione del dossier da parte dei promotori di ricerche cliniche e ad eliminare, per le imprese che non abbiano ancora farmaci in commercio, la tariffa per l’autorizzazione. L’AIFA accelererà la fissazione del rimborso per le aziende che effettuano la sperimentazione, svolgerà corsi di formazione per gli operatori e ispezioni rapide affinché i siti possano produrre i nuovi prodotti. L’Assobiotec promuove presso le imprese biotecnologiche l’aumento del 30 per cento almeno delle sperimentazioni cliniche. Sviluppare un farmaco fin dalle sue fasi iniziali rappresenta una sfida complessa ma affascinante, in grado di far acquisire prezioso know-how indispensabile per poter utilizzare al meglio i nuovi prodotti farmaceutici, una volta che questi siano stati autorizzati al commercio e vengano utilizzati nella pratica clinica quotidiana. «L’accordo si inserisce tra le azioni dell’AIFA per promuovere gli investimenti in ricerca e sviluppo in Italia, soprattutto nelle fasi precoci della ricerca clinica–ha dichiarato Luca Pani–. Bisogna lavorare per far sì che l’Italia non venga più considerata solo come un mercato in cui vendere i propri prodotti, ma divenga nuovamente attraente per il polo produttivo, per lo sviluppo delle nuove molecole fin dalle fasi precoci di ricerca». Così ha spiegato il direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco: «Occorre inoltre lavorare per invertire la rotta che negli ultimi due anni ha visto una significativa riduzione anche del numero assoluto di studi clinici eseguiti in Italia. Seppur la situazione nel nostro Paese stia lentamente migliorando, la percentuale della prima delle quattro fasi della sperimentazione clinica è ancora ferma al 7 per cento e la situazione è critica anche per quello che riguarda la percentuale delle molecole che passa alla seconda fase». (Eli. Man.)

Tags: Novembre 2012

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