Roberto Spingardi, il suo secondo thriller e' in libreria

Dopo «Nulla è per caso», pubblicato un anno fa da Fausto Lupetti editore, esce «L’azzardo», secondo thriller narrativo di Roberto Spingardi e parte di una trilogia che si concluderà con «Il ritorno». Situazioni complesse e imprevedibili si dipanano in una trama in cui i personaggi e le loro azioni tengono costantemente sulla corda il lettore svelando solo nel finale, com’è consuetudine nello stile di Spingardi, i reali obiettivi della vicenda. Il contesto è quello della Roma antica e di quella moderna, coinvolgendo sia il mondo delle opere d’arte che quello della medicina, con una parentesi rilevante anche sulla società dei servizi (più o meno) segreti. Gli avvenimenti, che si diramano lungo una ricerca di opere d’arte dal valore inestimabile improvvisamente scomparse e che hanno come protagonista l’ambizioso presidente di una fondazione dedicata all’arte, hanno luogo in ambientazioni diversificate e lontane, in una cornice spazio-temporale sui generis che comprende i luoghi di Raffaello e Caravaggio, lussuose cliniche dotate della tecnologia più evoluta e sofisticata, baraccopoli del Brasile e territori inesplorati d’Africa e d’Oriente, costruendo avventure mozzafiato rette da un continuo velo di mistero e assoluto rischio. Una cornice nella quale i giochi di potere sono sempre aperti e in cui la posta in gioco è ai massimi livelli. Del resto, come affermava Dostoevskij, «l’azzardo, come il gioco, induce abitudine, assuefazione, piacere... e smettere è quasi impossibile».
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