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Scritta nei bottoni la storia dell’Italia del dopoguerra

Fiori di resina, ossia bottoni della Lartigiana Bottoni

Azienda chimica di Bolgare in provincia di Bergamo, operante nella produzione di resine, Lartigiana Bottoni ha dedicato uno spazio espositivo alle tecniche di lavorazione degli accessori in resina dell’abbigliamento, e quindi a cinquant’anni di moda e stile attraverso l’evoluzione dell’accessorio, dal bottone al bijoux. Ha creato così Spazio Lab, primo show room museo allestito dallo storico marchio della «Button Valley», che produce decori per le più esclusive griffe dell’haute couture e del prêt à porter made in Italy. «Dietro le firme della moda c’è il grande lavoro eseguito dalle manifatture italiane al servizio di un comparto significativo per il nostro Paese. Raccontando la storia della nostra azienda e della nostra famiglia, con Spazio Lab abbiamo voluto affermare il valore di un prodotto che ha segnato stile e costumi di generazioni di donne», spiega Antonia Gualini, socia di Lartigiana Bottoni e ideatrice dello show room. Tra silos, forni di essiccazione, centrifughe per la colatura delle resine e tavoli da lavoro, Spazio Lab raccoglie tutto ciò che ricorda le passate tecniche di lavorazione del bottone da donna e del bijoux. Si parte dagli anni della minigonna, degli abiti a trapezio, degli stivali sopra il ginocchio e delle geometrie psichedeliche, ma soprattutto della voglia di infrangere le regole sull’onda del boom economico: il bottone, in acetato, era lavorato a mano con la tecnica della pirografia, inciso a caldo con un chiodo incandescente. Negli anni 70 pantaloni a zampa di elefante e abiti lunghi stile figli dei fiori si alternano ad hot-pants a vita alta; il bottone diventa tridimensionale di resina colata, le lunghe collane a tanti fili sono impreziosite da perline e ciondoli. Nel decennio successivo s’impone la «pallina» sferica. Negli anni 90 torna il rigore, mentre Lartigianabottoni si specializza nel servizio alle grandi firme della moda creando collezioni di bottoni e bijoux su misura. Infine vengono sperimentati nuovi materiali, le resine vengono mescolate con fiori di camomilla e petali di rosa, segature, sale, riso, fogli di carta stampata. Nata dall’intuizione di Giuseppe Gualini che nel 1961 avviò l’attività puntando sul bottone da donna, sotto la guida dei figli Antonia, Stefano e Denis la Lartigianabottoni è oggi una società per azioni ai primi posti nel settore dell’accessorio in resine pregiate; esporta il 50 per cento del fatturato, non ha trasferito attività all’estero, dà lavoro a un centinaio di famiglie, ufficialmente è un’industria ma pone una cura artigianale nella creazione di soluzioni speciali per i singoli committenti.       (Eli. Man.)

Tags: Dicembre 2012

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