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Angelo Brescianini, un artista che usa la pistola e i fucili

«N.59 spari pistola cal. 5,56»

Innesco della pallottola, angolo, distanza di tiro: è questo il rituale che Angelo Brescianini reitera per realizzare le sue opere. Al posto dei pennelli, le pistole: con 44 magnum, fucili e colt, l’artista dosa cariche e distanze, quasi come un alchimista, fino a plasmare le sue lastre di acciaio, senza mai lederne la superficie. La galleria Aica Andrea Ingenito Contemporary Art di Napoli presenta, dal 16 aprile al 14 maggio, la personale dal titolo «L’angelo e la pistola». In mostra si possono ammirare una ventina di sculture in acciaio, alluminio e rame «scolpite» in quel modo unico che contraddistingue il lavoro dell’artista bresciano: con proiettili di armi da fuoco. Le sue realizzazioni sono veri e propri quadri-oggetto nei quali la tela viene movimentata e sagomata acquisendo così evidenza plastica e significato scultoreo. Una modalità espressiva che va alla ricerca dei complessi rapporti tra spazio-luce e forma. Egli abbandona tela e telaio per le lastre metalliche realizzando così opere di getto: l’obiettivo è di creare lavori che nascano con una rapidità pari a quella con cui l’idea giunge alla sua mente creativa. «Il concepimento dell’opera d’arte creata dall’istantaneità del gesto è la sola espressione vera di ciò che vogliamo esprimere in natura»: con queste parole lui stesso spiega il proprio lavoro.








Tags: Aprile 2016

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