«Umbrasiliana», realta' sempre verde e sempre piu' oro
«Spoleto in Brasile» è stato il tema dell’incontro che Daniele Benedetti, sindaco della cittadina umbra, ha avuto con Eduardo Ourivio, fondatore e presidente della catena brasiliana di ristoranti «Spoleto», e Giovanni Carboni, socio di origini italiane. Dalle 40 attività di ristorazione attivate negli anni 90 in tutto il Brasile, oggi si è giunti a 300 in Brasile, Messico, Costa Rica e Spagna, con un totale di circa 20 milioni di piatti venduti. «È nostra intenzione lavorare insieme alla città che ci dà il nome per far conoscere non solo la cucina, ma anche l’arte e la storia di questo territorio–ha spiegato Ourivio–. L’intenzione è programmare all’interno dei nostri ristoranti una serie di iniziative che facciano conoscere Spoleto in Brasile e leghino sempre di più il nome della città a quello della nostra catena». È stata annunciata la volontà di incrementare verso Spoleto i flussi turistici provenienti dal Brasile, coinvolgendo il Festival dei Due Mondi già molto apprezzato dal pubblico brasiliano. «Intendiamo sviluppare insieme un programma di lavoro entro la fine del 2012», ha dichiarato Benedetti consegnando ai due imprenditori brasiliani una pergamena della Città di Spoleto. Non è la prima né l’unica occasione di incontro tra questa regione italiana e il Brasile: con la collaborazione dei Giovani Umbriromani guidati da Valentina Grassi, e del circuito di cultura brasiliana Rioma, la sociologa umbra Maria Caterina Federici, presidente insieme al senatore Massimo Palombi dell’associazione Umbriaroma, ha ricevuto gli esponenti del Brasile e di altri Paesi dell’America Latina sulla terrazza romana dell’ Unione nazionale delle associazioni regionali, nel primo di vari incontri del ciclo «L’Umbria incontra l’America Latina».
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