SPECIALE Turismo e cultura - marta leonori: un’attività che è la vita stessa di roma
Nata a Roma, laureata in Economia aziendale, Marta Leonori ha conseguito un master in Innovazione e Management nelle Amministrazioni Pubbliche e vinto una borsa di dottorato in Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche. Dal 2001 ha lavorato nella Fondazione Italianieuropei, di cui è stata direttore. È stata presidente dei democratici del Lazio. Nel 2013 è stata eletta alla Camera dei Deputati. Nell’amministrazione capitolina guidata da Ignazio Marino ed eletta lo scorso giugno rinunciando alla carica di parlamentare, è entrata per ricoprire come assessore significative deleghe: commercio, industria, artigianato, affissioni e pubblicità; sportello unico delle imprese incluse quelle ricettive a marchio «Roma», innovazione tecnologica, reti informative, turismo, promozione e coordinamento di eventi della moda, Centro Ingrosso Fiori, ex Fiera di Roma, Roma City Investment - Agenzia per lo sviluppo territoriale. Il turismo quindi nel complesso è un suo specifico settore.
Domanda. Quali sono i dati sul turismo a Roma?
Risposta. Nel 2013 sono stati molto positivi: abbiamo avuto oltre 12 milioni 630 mila arrivi ed oltre 31 milioni di presenze, rispetto al 2012 un aumento di oltre il 5 per cento. Sono numeri confermati in occasione di grandi eventi e di festività come Natale e Capodanno. Lo scorso agosto può essere considerato un mese di alta stagione e di grandi presenze, ma sono stati molto positivi anche gli altri mesi. Rispetto al 2012, sono aumentati i turisti sia italiani che stranieri; questi ultimi sono aumentati di oltre il 6 per cento rispetto al 4,17 per cento degli italiani. Il numero dei russi è cresciuto di oltre il 16,7 per cento. Un panorama complessivamente positivo se ci si riferisce all’Europa. La quota maggiore di turisti è venuta dal Nord America, ma un incremento rilevante ha avuto anche il flusso dall’America Latina che, anche se in valori assoluti non è ancora molto incisivo, è salito di oltre il 18,6 per cento, anche in coincidenza del pontificato di Papa Francesco.
D. E dai Paesi dell’Asia?
R. Aumentano i turisti giapponesi che sono già numerosi in Italia, i cinesi e gli indiani: i giapponesi, di oltre il 7,7 per cento, i cinesi di più del 17 e gli indiani del 25 per cento. Questi ultimi in numero assoluto sono molto pochi, ma l’aumento è significativo perché potrebbe essere un fattore tendenziale. Secondo questi dati, che ci vengono forniti dall’Ente bilaterale del turismo del Lazio rilevando le presenze nelle strutture ricettive di Roma, gli arrivi provengono prevalentemente da Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Giappone, Spagna e Francia, Paesi più presenti anche nel resto d’Italia. Un’ultima indicazione: i primi dieci Paesi figuranti nella domanda straniera a Roma costituiscono oltre il 68 per cento degli arrivi.
D. I turisti non mancano mai.
R. Non mancano mai, e costituiscono una buona parte della ricchezza della città perché creano un indotto economico consistente. Eppure dobbiamo incentivare il turismo anche attraverso una promozione mirata; abbiamo individuato i settori che riteniamo più interessanti. Ad esempio il turismo congressuale, che necessita di un lavoro comune, a sistema, di tutti i soggetti direttamente e indirettamente coinvolti, e di una buona organizzazione, perché una volta che si «vince» la presenza di un congresso in città - e si tratta già di un lavoro duro - giungono tantissime persone contemporaneamente. Per Roma, città abituata a grandi flussi, è un turismo prezioso. Dovremmo agire come un vero sistema formato da tutti gli attori, istituzionali ed economici, migliorare l’accoglienza e gli spazi. Speriamo di avere nel 2015 la «Nuvola», il nuovo centro congressi all’Eur, come spazio che dovrà funzionare anche in coordinamento con gli altri spazi congressuali: ad esempio Fiera di Roma, Palazzo dei Congressi e Auditorium. Dovremo operare insieme a tutti gli attori impegnati nell’accoglienza, quindi agli albergatori ma anche a tutti coloro che offrono servizi nell’ambito della città.
D. E come va il turismo culturale e religioso?
R. Naturalmente sono comparti per noi fondamentali. Tra le città d’arte, Roma è nota nel mondo per i beni culturali e i monumenti. Non vorremmo fermarci a questo, ma incrementare il turismo giovanile anche attraverso eventi culturali nuovi; incentivare un turismo «di ritorno» nella nostra città, che vada oltre al singolo monumento o al museo. E farlo anche insieme alle altre città d’arte del nostro Paese. Il turismo religioso è molto presente, con arrivi costanti e forti aumenti in occasione di appuntamenti di rilievo. Il principale di quest’anno sarà certamente la canonizzazione dei due beati, papa Giovanni Paolo II e papa Giovanni XXIII, che vedrà la città impegnata da Pasqua fino all’appuntamento del 27 aprile. A fianco a questo non è da sottovalutare anche il turismo legato allo shopping e alla moda, che tra l’altro interessano molto i turisti del Sud Est asiatico, i russi e i cinesi. Alcuni di loro vogliono uno shopping di livello, soprattutto in centro, mentre altri preferiscono lo shopping organizzato, principalmente gli outlet, o anche i saldi. E poi fare shopping a Roma è un’esperienza unica e per queste passeggiate saranno essenziali progetti, come la pedonalizzazione dell’area del Tridentino, affinché il centro storico diventi veramente un salotto al centro di Roma e possa essere valorizzato con tutto il patrimonio che abbiamo.
D. Si pensa a nuove proposte turistiche?
R. Roma dovrà acquisire un ruolo importante anche per il turismo sostenibile e ambientale; oltre ad essere il Comune agricolo più grande d’Europa, Roma ha un gran numero di ville e parchi. Stiamo esaminando con i municipi la creazione di percorsi turistici specifici, ma la città è attraversata anche da itinerari come la via Francigena e i cammini di San Francesco. Vogliamo promuoverli. Nel prossimo anno inoltre Milano ospiterà l’Expo 2015, che tratterà principalmente di alimentazione e di stili di vita, settori sui quali l’amministrazione vuole dare il proprio contributo, e stiamo lavorando per avere una presenza congiunta ad Expo e una programmazione comune con la Regione Lazio.
D. Quale ruolo viene riservato a Roma?
R. Come capitale, avrà certamente una propria centralità. Presenteremo un piano con la cabina di regia che abbiamo creato insieme con la Regione e con tutti i protagonisti della vita cittadina. Nell’anno che precede l’apertura dell’Expo - fissata per il primo maggio del 2015 - stiamo pensando ad iniziative sul tema di Expo: risorse agroalimentari, energia pulita, sostenibilità del pianeta, mentre nei mesi in cui si svolgerà l’evento - da maggio a ottobre 2015 -, Roma sarà la porta di accesso per i turisti stranieri, e vorremmo quindi cogliere l’opportunità di ospitare il flusso che visiterà l’Expo passando per Roma, con un valore aggiunto per la nostra città e senza metterci in competizione con Milano. Quindi promuovendo eventi che riguarderanno solo Roma, come l’apertura notturna dei Fori o altre iniziative culturali.
D. Come pensate non solo di far fermare, ma anche di far tornare i turisti a Roma?
R. Migliorando l’immagine e il decoro della città e i servizi offerti ai turisti, facendo conoscere tutto quel patrimonio che spesso è sconosciuto. Un’operazione che abbiamo promosso e che sta riportando buoni risultati anche come attività turistica è la promozione del percorso delle botteghe storiche artigiane e dei negozi tradizionali frequentati da romani e da turisti.
D. Di quali strumenti vi avvalete per coadiuvare il turista nella visita?
R. Depliant e materiali informativi destinati ai turisti vengono distribuiti nei punti di informazione turistica. A fianco di questi strumenti tradizionali abbiamo il portale del Turismo di Roma, tradotto in 5 lingue, che ha registrato circa 3 milioni di visite l’anno, con un incremento del 20 per cento rispetto al 2012, e stiamo verificando l’ipotesi di farlo tradurre anche in russo e in cinese. Nei nostri punti di contatto diretto e d’informazione turistica l’anno scorso sono passate oltre 3 milioni 200 mila persone. Abbiamo un call center di assistenza, lo 060608, a cui si possono richiedere informazioni riguardanti sia la cultura che il turismo, e stiamo studiando nuove formule per incrementare la nostra card «Roma Pass» per i turisti, che sta avendo ottimi risultati: nel 2013 ne sono state vendute quasi 550 mila.
D. Siete presenti nelle fiere internazionali sul turismo?
R. Con la Regione Lazio abbiamo deciso di essere presenti in maniera congiunta in quelle principali, oltre a lavorare insieme in vista di Expo 2015, ma abbiamo stilato anche un protocollo d’intesa per la promozione di alcuni percorsi turistici e culturali anche nella provincia di Roma. Lavoriamo insieme anche sull’ammodernamento di aspetti regolamentari che riguardano le strutture ricettive e quindi di accoglienza per i turisti, processo in cui è naturale che Roma Capitale abbia un ruolo fondamentale.
D. Che farete in occasione di fiere internazionali?
R. Vi esporremo tutti gli eventi di Roma. Nel 2014 tra manifestazioni sportive, culturali, musicali, ogni settimana ha almeno un evento. Il «6 Nazioni RBS» già dallo scorso anno porta del pubblico da noi, ma vogliamo promuoverlo anche come evento turistico. Stiamo lavorando con il Dipartimento dello Sport per capire come promuovere un cartellone di manifestazioni sportive da cui trarre ulteriore indotto. Dal 22 febbraio al 15 marzo sono programmati gli incontri Italia-Scozia e poi Italia-Inghilterra; la Maratona di Roma a marzo, gli Internazionali di tennis e il Nordic walking a maggio; ed ancora maratone ed altri eventi sportivi. A fianco di questi, nel calendario che portiamo alla Fiera internazionale del turismo si possono leggere concerti e mostre, tra cui le Opere del Museo d’Orsay al Vittoriano e la mostra su Frida Kahlo alle Scuderie del Quirinale, il rilancio del Teatro dell’Opera e l’aumento dei posti alle Terme di Caracalla. L’elenco sarà aggiornato ad opera degli Assessorati.
D. E per quanto riguarda il turismo congressuale?
R. Si tratta di un mercato estremamente competitivo che vede la nostra città molto indietro nella classifica internazionale; siamo ventunesimi fra le città congressuali, la prima è Vienna, poi vengono Parigi e Berlino. Abbiamo appena vinto, e questa è una notizia, un congresso della European Society of Cardiology, che rappresenta 80 mila cardiologi in 55 Paesi e che nell’agosto del 2016 organizzerà il congresso proprio qui a Roma; i partecipanti stimati sono circa 30 mila. Per accoglierli dovremmo mobilitare tutti i servizi. La competizione con le altre città è molto accesa, e con la Regione dobbiamo fare la nostra parte come istituzione anche perché queste manifestazioni creano lavoro e ricchezza.
D. Intervenite per l’educazione e il rispetto con i quali trattare i turisti?
R. Chiediamo sempre l’educazione sia dei romani sia dei turisti, insieme a una forte responsabilità di ristoratori e albergatori. A volte riceviamo denunce sui prezzi, considerati eccessivi. In alcuni casi si tratta di truffe che dobbiamo evitare e quando si verificano perseguire, ma altre volte ci arrivano segnalazioni per prezzi che sono gli stessi che paga chi è nato a Roma. Non è giusto che i turisti pensino sempre di essere truffati. Ma dobbiamo riparare ad alcuni episodi negativi.
D. Come il turismo aiuta l’economia locale?
R. Con un’economia in crescita aumentano i posti di lavoro in molti settori, dalla cultura all’accoglienza, dalla ristorazione al commercio. I turisti contribuiscono in modo diretto alla città attraverso la tassa di soggiorno. Anche l’acquisto della carta «Roma Pass» è un contributo indiretto alle finanze della città. Ma dobbiamo aumentare l’efficienza nel campo del turismo; alcuni servizi possiamo erogarli attraverso i punti d’informazione turistica; altri in maniera più proficua attraverso nuovi strumenti digitali, come le informazioni disponibili nel portale Turismo Roma; stiamo verificando la possibilità di mettere in rete le app che si rivolgono ai turisti e che possono essere loro di aiuto visitando Roma.
D. Che cosa avete organizzato per la canonizzazione?
R. Oltre a un’edizione speciale della Roma Pass, valida per i giorni della canonizzazione e personalizzata anche graficamente, abbiamo istituito una cabina di regia in seno all’Amministrazione comunale per coordinare tutti i servizi di assistenza per pellegrini, turisti ecc. Abbiamo la recente esperienza della beatificazione di Giovanni Paolo II; avremo quella settimana Pasqua, Pasquetta e il Natale di Roma, quindi una settimana intensa. Stiamo verificando la possibilità di installare maxi-schermi per seguire le cerimonie da varie piazze di Roma. A fianco al lavoro straordinario su sicurezza, pulizia, mobilità stiamo monitorando la situazione dell’accoglienza alberghiera, le strutture religiose si sono già attivate e molti hotel sono già prenotati.
D. Roma è preparata ad accogliere i visitatori?
R. Roma è pronta. Le università svolgono corsi ad hoc. La Lumsa ha istituito un corso di alta formazione per albergatori, così Tor Vergata e Sapienza. È stato riaperto l’ex Enalc di Ostia, che ospita una struttura di formazione professionale per la ricezione e la ristorazione. Roma ha inoltre un’offerta alberghiera e di bed and breakfast a basso costo per vari target di turisti. Nonostante non abbia un ostello della gioventù, ha molti spazi di ricettività religiosi e privati, insieme a strutture di grande eccellenza come alberghi a 5 stelle.
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