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*SPECIALE GIUBILEO* Giovanni Bastianelli: Agenzia Regionale del turismo del Lazio, l’anno santo tra marketing e sacralità

Giovanni Bastianelli, direttore dell’Agenzia Regionale  del Turismo del Lazio

L’8 dicembre si apre l’Anno Santo della Divina Misericordia indetto da Papa Francesco. Un evento mondiale per la cristianità che, in un momento cruciale a causa degli avvenimenti che hanno sconvolto la Francia e l’intera Europa, inciderà in modo straordinario su Roma e il Lazio per tutto il 2016. Ne abbiamo parlato con Giovanni Bastianelli, direttore regionale dell’Agenzia per il Turismo, impegnato già da diversi anni (luglio 2013) nel rilancio di un settore strategico per l’economia della Regione Lazio.
Domanda. Siamo alla vigilia di un evento mondiale, secondo le stime saranno oltre 30 milioni i pellegrini che nell’arco dell’Anno Santo verranno a Roma, percorrendo anche a piedi i territori del Lazio. La Regione è preparata a riceverli? L’Agenzia Regionale del Turismo a cosa sta lavorando?
Risposta. La Regione Lazio ha intrapreso un programma molto articolato in materia turistica perché siamo consapevoli della trasversalità di questo settore, nel quale per poter essere vincenti, occorre affrontare congiuntamente molti problemi, quali i trasporti, la sanità e le infrastrutture. A partire dal 2013 è stata avviata l’attività di razionalizzazione e semplificazione del corpus normativo in materia turistica e, in coerenza con gli indirizzi programmatici del Consiglio regionale, abbiamo messo in atto una serie di iniziative per qualificare e diversificare l’offerta turistica del Lazio e promuovere le eccellenze regionali. Abbiamo, infatti, territori dal potenziale straordinario. In vista del Giubileo, abbiamo scelto di promuovere il Sistema dei Cammini del Lazio.
D. In che cosa consiste tale azione promozionale? Ed è vincolata solo al Giubileo?
R. Nella Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia, Papa Francesco ha evidenziato il segno peculiare dell’Anno Santo: «il pellegrinaggio», icona del cammino che ogni persona compie nella propria vita. Il Lazio è il crocevia dei più importanti itinerari religiosi provenienti dall’Oriente e dall’Occidente europeo. Porzioni suggestive delle ben più lunghe direttrici della viandanza verso Gerusalemme e Santiago di Compostela. Si è colta quindi l’occasione per mettere a sistema quella rete di itinerari preesistenti, ma fino ad ora poco valorizzati, che si dirama tra borghi caratteristici e paesaggi dalla forte attrattività naturalistica. Questo lavoro farà raccogliere risultati positivi in termini di presenze oltre l’Anno giubilare. I percorsi giubilari sono per prima cosa «cammini», simbolo di un turismo lento a misura d’uomo, lungo i quali riscoprire la vera dimensione del tempo e dello spazio.
D. Quanti e quali sono i principali cammini del Lazio?
R. Sono quattro i cammini considerati più rappresentativi per il contesto internazionale. C’è la Via Francigena del nord del Lazio, da Proceno (ai confini con la Toscana) a Roma; è il più classico e conosciuto, attraversa la Tuscia Viterbese con un percorso che ricalca il diario di viaggio dell’arcivescovo di Canterbury, Sigerico. C’è la Via Francigena del Sud del Lazio, da Roma ai confini con la Campania e con il Molise, rappresenta la via di accesso dalla Capitale all’imbarco per la Terra Santa lungo due direttrici viarie Appia e Prenestina. La direttrice Appia scende dai Castelli Romani e attraversando la Riviera di Ulisse, giunge a Minturno, ai confini con la Campania. La direttrice Prenestina attraversa la Ciociaria per proseguire poi nel Molise. Quindi il cammino di Francesco, che è un itinerario alla scoperta dei luoghi francescani, che dall’Umbria attraversa la Valle Santa reatina per giungere a Roma. Infine, il cammino di Benedetto, che unisce luoghi importanti per la storia e la vita del Santo nel Lazio, mettendo in collegamento i bei paesaggi naturalistici dei Monti Lucretili nel reatino con le grandi abbazie benedettine laziali, fino a Montecassino.
D. Nel lungo periodo, quale valenza a fini turistici possono avere questi itinerari?
R. L’attenzione che prestiamo, oggi, ai percorsi dei pellegrini, offre l’opportunità di coniugare le politiche del territorio con il senso del viaggio come itinerario interiore, benessere fisico e salute della persona. Ed ancora, un viaggio dell’anima, perché, attraversando i territori, questa scopre visivamente quel patrimonio storico e artistico che ne è il substrato culturale. Attraverso la promozione del Sistema dei Cammini si può far crescere la cultura dell’accoglienza nella nostra Regione e diffondere la conoscenza delle molteplici peculiarità dei territori del Lazio.
D. Il Lazio oltre Roma?
R. Nella Capitale vi è un afflusso turistico costante, anzi addirittura crescente, essendo Roma sempre ai primi posti tra le città da visitare. Il Giubileo è quindi una grande opportunità di marketing dei territori. Il Lazio ha uno dei più alti indici di conservazione della natura, in virtù dell’insieme di aree protette regionali che, a fianco di quelle istituite dallo Stato, dà luogo ad un ampio ed articolato sistema a tutela della sua biodiversità, per una superficie totale protetta di circa 226 mila ettari. I cammini si snodano e attraversano queste aree, potenziandoli in funzione dell’Anno Santo, stiamo puntando anche sul segmento turistico «En plein air» e costruendo itinerari turistici nuovi, in grado di dare forti emozioni e sensazioni al turista-camminatore.
D. Attraverso quali strumenti state promuovendo il Sistema dei cammini?
R. Dopo aver regolamentato e sostenuto l’innalzamento qualitativo del sistema di accoglienza e di ospitalità, l’Agenzia Regionale del Turismo sta predisponendo gli strumenti per dare informazioni utili ai pellegrini che da qui a breve attraverseranno la regione. Si tratta della Cartoguida, o mappa, dell’accoglienza, articolata in quattro volumi corrispondenti ai quattro principali cammini, nella quale verranno indicate le strutture turistiche ricettive alberghiere, extralberghiere, all’aria aperta, agriturismi e strutture di accoglienza dei pellegrini, esistenti in un raggio massimo di 5 chilometri dal tracciato ufficiale del relativo cammino. Ed ancora, grazie ad un lavoro di coordinamento con le Diocesi, stiamo predisponendo una Carta pieghevole a strappo, con i luoghi giubilari di maggior interesse: porte sante, chiese giubilari, santuari nel Lazio.
D. Queste informazioni saranno consultabili anche online?
R. Sì, sul sito istituzionale dell’ospitalità del Lazio, www.visitlazio.com, attraverso il quale facciamo conoscere anche oltre i confini nazionali il patrimonio del Lazio e tutti gli eventi capaci di attrarre turisti nei territori. VisitLazio oggi è in 4 lingue, italiano, inglese, spagnolo e cinese, e si arricchirà presto anche del francese, tedesco, russo e giapponese. Il portale inoltre è già presente sui social network, da Facebook a Twitter e Instagram. A breve lo sarà anche su Pinterest, Youtube e Google.
D. Quali altre azioni mette in campo l’Agenzia Regionale del Turismo per promuovere il Lazio?
R. La Regione Lazio partecipa alle più importanti manifestazioni di promozione turistica in Italia e all’estero, nella maggior parte dei casi in collaborazione con Roma Capitale ed Enit, coprendo i principali segmenti turistici, all’aria aperta e sportivo, del golf, termale, culturale ed archeologico, congressuale, di valorizzazione delle principali mete del Mediterraneo. Importanti sono poi i risultati, in termini di numeri, dall’apertura del sito visitlazio.com, ai canali social del web, che ci hanno consentito una diffusione e promozione capillare delle nostre iniziative.
D. Per realizzare questa imponente azione di promozione, quali sono le modalità ed il coinvolgimento delle altre Istituzioni presenti nel territorio?
R. In questo senso è stata fondamentale la collaborazione dell’Agenzia Regionale del Turismo con le associazioni di categoria - Federalberghi, Fiavet, Unindustria Turismo, Faita, Federesercenti Turismo, Unioncamere Lazio e Camere di Commercio - e imprescindibili sono state le attività di B2B presso lo stand del Lazio, tra operatori laziali e buyers stranieri.
D. Come Agenzia Regionale del Turismo siete stati coinvolti nell’organizzazione e realizzazione degli eventi dell’Expo 2015?
R. L’Expo di Milano è stata una grande vetrina per l’Italia e per la Regione Lazio, presente con un’area dedicata per tutta la durata della manifestazione. Sotto il coordinamento di Lazio Innova spa, l’Agenzia ha dato il proprio contributo per promuovere le eccellenze e rappresentare il genius loci dei territori regionali sotto il profilo turistico, enogastronomico e storico-artistico-culturale.
D. Una della più importanti risorse del Lazio, nonché attrattiva turistica è il patrimonio artistico culturale, come può essere valorizzato per la crescita dei territori?
R. Un esempio in tal senso è quanto accaduto a Cerveteri. La decisione del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo di lasciare il Cratere di Eufronio - preziosissimo manufatto di epoca etrusca, databile al 515 a.C., trafugato illecitamente e rimasto esposto al Metropolitan Museum di New York dal 1972 fino alla restituzione allo Stato italiano nel 2006 - al Museo di Cerveteri è un fatto di straordinaria importanza, una risposta positiva alle istanze della comunità locale. Questa decisione dà nuova vita al museo e all’intera area archeologica che, oltre ad essere la più importante necropoli etrusca del Lazio, è una delle più famose d’Italia. L’Agenzia del Turismo è ora impegnata insieme al Comune e alla Sovrintendenza nel rilancio della vocazione turistico culturale di questo territorio.    

Tags: Dicembre 2015 turismo Lazio Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Regione Lazio aree archeologiche Giubileo

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