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AVCP, soggetto facilitatore del mercato degli appalti per lo sviluppo del sistema paese

Anche quest’anno l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici mette in campo un’iniziativa già sperimentata con successo nella scorsa edizione del Forum P.A., i «master diffusi», un progetto educativo di formazione e di aggiornamento professionale i cui partecipanti potranno approfondire i rilevanti temi del settore: il nuovo regolamento di attuazione del codice dei contratti pubblici con sessioni separate sulle novità nel settore dei lavori pubblici e nel comparto degli appalti di servizi e forniture, poi la scelta del contraente negli appalti di servizi e forniture, nonché approfondimenti sulle novità introdotte con il nuovo regolamento di attuazione del codice dei contratti pubblici. Infine i docenti dell’AVCP dedicheranno un master al nuovo assetto del contenzioso negli appalti pubblici dopo il decreto legislativo n. 53/2010 di recepimento della così detta II direttiva comunitaria ricorsi. L’AVCP partecipa anche al programma «Officine PA»: approfondimento sulle nuove modalità di versamento del contributo per la partecipazione alle gare di appalto, e due sessioni tecnico-pratiche, la prima riguarda l’analisi di un intervento sulla finanza di progetto, la seconda la redazione degli atti di gara, dal bando allo schema di contratto, passando per il disciplinare ed il capitolato.
Una delle nuove parole chiave dell’Autorità è dunque «facilitazione». L’AVCP è un’autorità amministrativa indipendente che vigila sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, un organo collegiale che vigila sul rispetto delle regole che disciplinano la materia dei contratti pubblici; è presieduta da Luigi Giampaolino. Ma oggi l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici è sempre più un soggetto che forma e facilita, si pone cioè come soggetto facilitatore del mercato e si impegna in una serie di iniziative volte alla formazione e all’aggiornamento professionale del proprio personale e degli operatori in coerenza con i tre aspetti classici dell’azione amministrativa: efficienza, efficacia ed economicità. Il concetto di facilitazione dunque serve alla giusta interpretazione delle regole, e si affianca ai principi a cui gli operatori devono sempre ispirarsi: correttezza, non discriminazione, proporzionalità, trasparenza, rispetto delle regole della concorrenza nella scelta del contraente, economica ed efficiente esecuzione del contratto.
Gli operatori devono essere però informati e guidati nell’uso delle regole per far sì che tutto il mercato degli appalti sia facilitato. L’AVCP lo fa anche attraverso il proprio portale www.avcp.it messo a disposizione degli utenti, che sono cittadini e soggetti del settore degli appalti pubblici, stazioni appaltanti, pubbliche amministrazioni, società organismo di attestazione (SOA) e operatori economici. Tutti costoro possono così accedere a una vasta serie di servizi dedicati on line alle procedure e agli adempimenti da svolgere per la certificazione, la partecipazione alle gare, l’esecuzione dei lavori; alcuni servizi sono ad accesso libero, per altri (i soggetti che operano presso stazioni appaltanti e SOA) è richiesta la registrazione in anagrafe, altri ancora sono subordinati a un’iscrizione.
Di questi ultimi fanno parte le annotazioni riservate, i certificati di esecuzione dei lavori, le comunicazione di fatti specifici, il sistema di cui al decreto ministeriale n. 27 del 2007, l’indagine conoscitiva sul settore dei servizi di gestione integrata dei rifiuti urbani, l’invio di dati per interventi realizzabili con capitali privati (finanza di progetto), l’invio on line di dati per appalti superiori ai 150 mila euro, il servizio di riscossione dei contributi, il SIMOG, sistema informativo monitoraggio gare, le società di ingegneria e professionali, le società organismo di attestazione. Costituiscono invece servizi ad accesso libero il casellario delle imprese e quello delle società di ingegneria e professionali, la pubblicità per interventi realizzabili con capitali privati (finanza di progetto), i servizi di modulistica, la presentazione di esposti alle vigilanze, le istanze di parere per la soluzione delle controversie, i rapporti trimestrali per i lavori sotto i 150 mila euro, le consultazioni on line.
Oltre ad essere attivo anche un nuovo servizio di contact center che fornisce informazioni e assistenza alle stazioni appaltanti e agli operatori economici, per facilitare le attività degli operatori del mercato e consentire ai soggetti interessati di adeguarsi in tempo utile alla nuova procedura, l’Autorità ha pubblicato sul proprio portale le istruzioni operative per le nuove modalità di versamento dei contributi in sede di gara indicate nella deliberazione del 15 febbraio scorso e in vigore dal 1° maggio 2010. Per eseguire il pagamento è resa necessaria l’iscrizione preventiva on line al nuovo servizio di riscossione. Due le principali novità introdotte: il pagamento quadrimestrale per mezzo di bollettino per le stazioni appaltanti e il versamento tramite Lottomatica Servizi per gli operatori economici.
Per i primi l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, ogni 4 mesi a partire dal 1° maggio, renderà disponibile in un’apposita area riservata un bollettino di pagamento mediante avviso (MAV) intestato alla stazione appaltante o, su richiesta, al singolo centro di costo, pari alla somma degli importi dovuti per ciascun numero di gara assegnato dal sistema informativo di monitoraggio gare. La prima emissione del MAV è prevista entro il 15 settembre 2010. Il sistema consentirà il pagamento diretto, mediante carta di credito o presso la rete dei tabaccai lottisti, tramite il modello rilasciato dal portale. Ciò rende estremamente flessibile la procedura di contribuzione alle gare d’appalto per gli operatori interessati.
Sul piano operativo sono recenti i due accordi siglati con la DNA - Direzione Nazionale Antimafia e con la Regione Lombardia. Il primo, volto a contrastare le infiltrazioni mafiose negli appalti, ha lo scopo di assicurare l’accesso e l’uso delle informazioni raccolte nei rispettivi sistemi informativi, nel rispetto degli obiettivi del piano di e-government, delle disposizioni contenute nel Codice di Amministrazione Digitale e delle disposizioni impartite dal CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione).
«Il protocollo d’intesa mira allo scambio di informazioni riguardanti gli appalti pubblici, gli operatori economici e la segnalazione di eventuali manifestazioni illecite. L’Autorità comunicherà anche alla DNA l’insorgere di presumibili infiltrazioni mafiose e turbative d’asta». La DNA, al cui vertice è il procuratore nazionale Piero Grasso, segnalerà tempestivamente il venir meno dei requisiti delle imprese qualificate e della società organismo di attestazione per l’aggiornamento del casellario informatico dell’AVCP. Le due strutture coopereranno per l’acquisizione on-line dei programmi di emergenza e per garantire trasparenza nel mercato degli appalti, attraverso il continuo scambio di dati riguardanti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture di cui sono in possesso. I dati oggetto di condivisione riguardano bandi di gara, aggiudicazioni, partecipanti alle gare, subappalti e noli a caldo, varianti, sito di attività ispettive che si rilevino di interesse per le parti; informazioni sugli operatori economici con riferimento ai requisiti antimafia prescritti ai fini della partecipazione alle gare; informazioni sugli operatori economici sia singoli sia facenti parte di raggruppamenti temporanei di imprese, al fine di consentire alla DNA di verificare eventuali situazioni di interesse.
Nei mesi scorsi l’AVCP ha firmato con l’assessore alla Casa e alle Opere Pubbliche della Regione Lombardia Mario Scotti il protocollo di intesa per sviluppare un sistema informativo integrato idoneo a garantire il monitoraggio del mercato degli appalti in modo omogeneo e standardizzato, sia a livello regionale che nazionale. Sono state assegnate in sostanza le funzioni della sezione regionale dell’osservatorio dei contratti pubblici alle strutture già operanti sul territorio. Quello con la Lombardia è solo l’ultimo dei tanti protocolli siglati, finalizzati a rendere più efficiente la collaborazione con tutti gli osservatori regionali.
«La condivisione di dati e informazioni in tempo reale nel settore degli appalti e dei contratti pubblici è un’importante novità nel processo generale di riforma e innovazione - ha dichiarato Giampaolino -. Il sistema informativo integrato consentirà una maggiore prevenzione e l’accertamento di fenomeni distorsivi contribuendo alla lotta contro l’evasione contributiva e contro le infiltrazioni della delinquenza organizzata. Mediante gli accordi che stiamo siglando con tutte le Regioni sarà migliorato il rapporto tra le amministrazioni pubbliche e i cittadini poiché si potranno offrire servizi migliori nel rispetto della trasparenza, della correttezza e dell’economicità».
Secondo il presidente, le sezioni regionali costituiscono nel loro insieme un sistema articolato in livelli pluri-istituzionali di cui l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici è il punto di equilibrio e il centro unitario. In questo contesto va inquadrato quello che potrebbe definirsi il «sistema federalistico dell’osservatorio»: un sistema informativo in grado di rendere efficiente il rapporto fra la pubblica amministrazione e le imprese nella gestione del mercato dei contratti pubblici per l’approvvigionamento competitivo dei fabbisogni della P.A. indipendentemente dalla localizzazione geografica, nazionale o comunitaria, delle imprese fornitrici. La costituzione della sezione regionale dell’osservatorio della Lombardia, dopo quelle già avviate nei mesi scorsi con Calabria, Marche, Umbria, Molise e Veneto, dà seguito al protocollo generale siglato con la conferenza permanente Stato-Regioni.
Ad oggi, 9 sezioni regionali dell’osservatorio si avvalgono del sistema informatico reso disponibile dall’AVCP, con garanzia di disponibilità dei dati che le stazioni appaltanti ad esse afferenti trasmettono direttamente al sistema centrale. Le altre 12 sezioni regionali, come quella della Lombardia, e quelle provinciali si avvalgono invece di propri sistemi informatici per la raccolta delle informazioni sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Il numero di appalti di importo superiore a 150 mila euro afferenti all’osservatorio della Regione Lombardia - rilevati dall’AVCP con il sistema SIMOG di monitoraggio delle gare - attivati fino al 30 settembre 2009, è pari a 4.735 (1.914 lavori, 1.221 servizi, 1.424 forniture e 176 non classificati); tale numero costituisce il 12,6 per cento del totale degli appalti monitorati a livello nazionale. Il peso dei singoli tipi contrattuali della Lombardia sul totale nazionale è così suddiviso: per i lavori il 12 per cento; per i servizi il 12,8; per le forniture il 13,3.
L’attività dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici è costante e al passo con i tempi, soprattutto se si considera che solo dal 1° luglio 2006 è entrato in vigore il codice dei contratti pubblici che ne ha esteso le competenze agli appalti di servizi e forniture e in generale ai contratti pubblici. È necessario un organo più facilitatore, oltre che sanzionatore: questa è la lungimiranza che serve al Paese.

Tags: contratti lavori pubblici pubblica amministrazione P.A. DNA - Direzione nazionale antimafia contrasto alla mafia appalti Regione Lombardia Forum P.A. Maggio 2010

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