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DOMENICO ALESSIO: Umberto I, stanziati i fondi per ristrutturare la Pediatria

Domenico Alessio Policlinico Umberto I Roma

Centoventi anni di storia della medicina, 8 padiglioni, 62 edifici, 300 mila metri quadrati di superficie coperta, oltre 5000 dipendenti, 1200 posti letto, una media di 400 accessi al giorno al Pronto Soccorso, 100 interventi al giorno nella sola pediatria. Sono alcuni dei grandi numeri dell’Umberto I Policlinico di Roma, l’ospedale di riferimento della facoltà di Medicina dell’Università Sapienza. Dall’agosto 2012 a capo della direzione generale del nosocomio romano c’è Domenico Alessio, ex direttore generale dell’ASL RM/D, del San Camillo-Forlanini, del Servizio di Emergenza Sanitaria 118, dell’Ime (Istituto Mediterraneo Ematologico), del San Filippo Neri, senza tralasciare un rilevante passato di dirigente di aziende industriali in primarie società dell’ex Gruppo IRI.
Il manager dell’Umberto I conta tra l’altro nel suo curriculum svariati incarichi in molteplici realtà pubbliche e private. Giornalista pubblicista, Alessio collabora con numerose riviste specializzate in materia giuridica e previdenziale. Con l’insediamento del nuovo direttore generale, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Umberto I ha avviato un nuovo corso e va assumendo un volto nuovo, più adeguato e attento alle sfide dei tempi. Le criticità oggetto delle più feroci campagne mediatiche degli ultimi anni appaiono sulla via della normalizzazione e ora anche il Reparto di Oncologia pediatrica ha ricevuto l’ok della Regione Lazio per portare a termine i lavori di ristrutturazione.

Domanda. Il Policlinico Umberto I ha rischiato diverse volte una paralisi della propria attività. Qual’è la situazione attuale?
Risposta. Nell’ultimo anno il Policlinico ha assistito ad una vera e propria rivoluzione copernicana nel suo interno. Dopo la risoluzione della vicenda delle gallerie ipogee dissequestrate dalla Magistratura in ossequio all’ottemperanza delle prescrizioni degli Organi addetti alla vigilanza sulla sicurezza, soprattutto con la nuova riorganizzazione degli spazi del Pronto Soccorso, è stata risolta l’incresciosa situazione della cosiddetta «piazzetta» superando così l’ignobile situazione di promiscuità e soprattutto assicurando ai pazienti la totale garanzia della privacy. Due traguardi importantissimi raggiunti in pochi mesi. Alcune settimane fa la Regione Lazio ha finalmente messo a disposizione del nostro nosocomio 457mila euro che saranno destinati al completamento dei lavori del Reparto di Oncologia pediatrica. Si tratta di un contributo a stralcio che fa parte dei finanziamenti previsti dall’articolo 71 della legge n. 448 del 1998 sulla riqualificazione delle aree urbane a destinazione sanitaria delle grandi città. Il finanziamento complessivo è pari a 1,060 milioni di euro, dei quali 603 mila sono a carico dell’Associazione per la lotta contro i tumori infantili «IO, domani…» e della «Fondazione Vodafone», alle quali va il mio sincero e convinto ringraziamento. Desidero inoltre ringraziare profondamente il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che si è dimostrato, nella presente circostanza, oltremodo sensibile nell’accelerare la decisione del Nucleo di valutazione regionale per l’approvazione del relativo progetto esecutivo.

D. I privati quindi hanno un ruolo fondamentale nell’opera di ristrutturazione del Policlinico?
R. Il Policlinico non è nuovo a questi grandi gesti di solidarietà. Sono iniziative importantissime specie nel momento attuale caratterizzato dalla difficoltà di reperimento di risorse, quindi il mio pensiero va a tutti coloro che vogliono contribuire in quest’opera di solidarietà e di generosità. Nella sola Pediatria vengono effettuati 100 interventi urgenti al giorno quindi si tratta di una divisione che va ulteriormente potenziata e sostenuta. Un qualsiasi aiuto solidale è per noi di grande importanza e sta a testimoniare non solo il riconoscimento delle altissime professionalità che si dedicano alla delicata attività medica rivolta alla cura dei bambini ma anche per il generoso impegno di quanti credono nel nostro Policlinico.

D. Che importanza ha per il Policlinico questo finanziamento?
R. È un risultato importantissimo per l’Umberto I e per i nostri piccoli pazienti. Purtroppo a causa delle lungaggini amministrative fino ad oggi non era stato possibile completare i lavori e permettere a questi bambini di rientrare nel reparto dal quale erano stati trasferiti nel mese di marzo 2012 proprio per consentire i lavori di ristrutturazione. Ad agosto dello scorso anno la prima tranche dei lavori finanziati dai privati era terminata e sarebbe dovuta partire la seconda fase ad opera del Policlinico. Il cantiere però si era fermato. I lavori sono ripresi nell’ottobre 2012 per soli due mesi, nel corso dei quali è stato realizzato l’impianto termico. Ma a dicembre c’è stato un nuovo stop dei lavori per motivi sempre burocratici che hanno allungato i tempi di permanenza dei piccoli ricoverati in camere fino a tre posti letto rendendo più difficile e meno confortevole il loro già doloroso soggiorno in ospedale.

D. A che punto sono quindi i lavori nel Reparto di Oncologia Pediatrica?
R. I prossimi lavori interesseranno la realizzazione dell’impianto di condizionamento ed elettrico. Il nuovo reparto potrebbe essere operativo già in ottobre e comunque entro la fine dell’anno in corso. L’area destinata all’oncologia pediatrica conterà così ben nove stanze, ciascuna dotata di servizi privati all’avanguardia, per un totale di dieci posti letto. Poter finalmente garantire ai piccoli pazienti e alle loro famiglie una degenza in linea con il migliore standard alberghiero e così assicurare un soggiorno ospedaliero decoroso e sereno, è una grande notizia per la nostra azienda e principalmente per tutti coloro che hanno consentito tale importante realizzazione. Ho fatto un nodo al fazzoletto e mi sono ripromesso che entro l’anno anche questo progetto andrà in porto, almeno così potremo concretamente contribuire ad alleviare le sofferenze di questi bambini così dolorosamente colpiti e dei loro familiari.

D. Ci sono altre iniziative in corso?
R. Sì, stiamo lavorando anche sulla ristrutturazione della Terapia Intensiva Pediatrica che ancora una volta sarà assicurata da una forte sinergia pubblico-privata. Siamo pronti a partire, ma registriamo i soliti ritardi per la cantierizzazione dei lavori. Quindi al momento la Terapia Intensiva è bloccata nei suoi 70 metri quadrati in un seminterrato. Quello che non riesco proprio a digerire è che, per i soliti cavilli burocratici, siamo costretti ad accogliere i piccoli pazienti e le loro famiglie senza la giusta dignità e un’adeguata privacy. Tra le altre realizzazioni sempre nell’ambito della Pediatria è stata completata e consegnata all’attività assistenziale la Terapia Intensiva Neonatale. Altra nota positiva è rappresentata dall’imminente avvio delle procedure per la ristrutturazione del Reparto di Fibrosi Cistica grazie al consistente intervento economico dell’Associazione «Lega Italiana Fibrosi Cistica».

D. Quali sono i passi fondamentali verso il cambiamento?
R. Innanzitutto siamo grati agli organi di comunicazione, che dimostrano interesse per la soluzione degli annosi problemi e criticità che riguardano il Policlinico Umberto I il quale, dopo centoventi anni dalla sua realizzazione, necessita di consistenti interventi di manutenzione, ristrutturazione e messa in sicurezza per renderlo efficiente anche dal punto di vista del comfort alberghiero. Ciò malgrado un consistente finanziamento di oltre 150 milioni di euro stanziati dalla già citata legge 448/1998 non è stato ancora messo a disposizione. Intervenire è assolutamente doveroso non solo nei riguardi della più grande struttura ospedaliera universitaria d’Europa ma soprattutto nei confronti dei malati, degli operatori sanitari e della città di Roma che ha legato la propria memoria alla storia di questo glorioso ospedale.  

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