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L’opinione del Corrierista

 

Il vero, occulto creatore e motore della Dolce Vita romana a cavallo degli anni 50-60 fu Gaetano Afeltra, il grande giornalista scomparso il 9 ottobre scorso. Il 5 aprile 1956, quando fui chiamato nella redazione romana del Corriere della Sera, Mario Missiroli dirigeva sia questo giornale sia il Corriere d’Informazione. Di fatto però quest’ultimo era diretto da Gaetano Afeltra, anche se questi aveva solo la qualifica di caporedattore: per rispetto e affetto verso...

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L’opinione del Corrierista

Il 14 dicembre scorso è scoppiata un’autobomba che apparentemente ha colpito e devastato il mondo del giornalismo italiano; apparentemente, perché in realtà è destinata a non avere conseguenze per il semplice motivo che il Giornalismo, quello con la G maiuscola - ogni altro non è Giornalismo -, era morto da tempo. Ma a questo nessuno aveva fatto caso, tutti lo credevano vivo, vitale e pimpante, vedendo apparire il suo fantasma ogni sera in tv, in trasmissioni...

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Certamente tutti i giornalisti e moltissimi lettori di giornali hanno letto articoli e libri e comunque hanno sentito parlare di grandi figure del giornalismo italiano, soprattutto del Corriere della Sera, il più grande giornale nazionale: Indro Montanelli, Dino Buzzati, Orio Vergani, Giovanni Mosca, i Barzini senior e junior e tanti altri. Ma è difficile scoprire oggi qualche giovane giornalista, anche del Corriere della Sera, che ricordi o abbia sentito parlare di una firma chiamata Enzo...

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Vorrei raccontare o ricordare all’ex direttore del Corriere della Sera Piero Ostellino un episodio avvenuto negli anni 80, all’incirca nel periodo in cui egli lo dirigeva e comunque quando il giornale era di proprietà assoluta degli Agnelli. La cronaca di Roma del Corriere pubblicò, come tutti i quotidiani, la notizia di un incidente occorso a un autobus Inbus uscito di strada per cause non accertate. Si poteva ipotizzare un guasto meccanico, un bicchiere in più dell’autista, la necessità di...

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L'opinione del Corrierista

Con il proverbio «A chiesa vuota non si predica», nel 1932 Luigi Barzini senior cominciò una nota di servizio rivolta ai redattori del Mattino di Napoli, di cui in quell’anno assunse la direzione dopo oltre vent’anni di Corriere della Sera, dopo aver girato mezzo mondo come inviato speciale e corrispondente di guerra, dopo aver corso e vinto insieme al principe Scipione Borghese la «Pechino-Parigi» e aver diretto negli Usa il Corriere d’America. Più che una nota, in...

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L'opinione del Corrierista

Il ritorno di Ferruccio de Bortoli alla direzione del Corriere della Sera rende necessario ricordare a chi c’era, e a far sapere a chi non c’era, la fulgida stagione del Corriere d’Informazione, il fratellino minore del Corriere della Sera, un giornale del pomeriggio che, nato subito dopo la Liberazione, fu stoltamente soppresso negli anni 80 da amministratori ottusi e incolti. L’affidamento per la seconda volta della direzione del massimo quotidiano italiano a De...

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L’opinione del Corrierista

Della mia esperienza professionale al Corriere della Sera mi piace rammentare l’attenzione, che qualcuno, oggi, giudicherà esagerata, alla correttezza, alla proprietà linguistica, alla ricerca dei lemmi appropriati, alla correzione dei refusi. Se è vero che il Creatore ha concesso il dono della parola a tutti gli uomini, non si può dire la stessa cosa riguardo alla scrittura. E visto che il mio è sempre stato giornalismo scritto, ho sempre sentito il dovere della...

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L’opinione del Corrierista

Non dico che la stampa estera, in particolare alcuni giornalisti stranieri o, meglio ancora, quelli di un giornale straniero, l’Economist, siano più autorevoli e più veritieri di tutta la stampa italiana, ma certamente in alcune periodiche occasioni sembra proprio che sia così. Sembra. Anzi si vuole far sembrare. Quel giornale, infatti, si distingue per criticare, al limite della diffamazione, non solo la maggioranza governativa e quindi la maggioranza degli italiani...

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L'opinione del Corrierista

Da quanti anni si assiste a prospettive di divisione sindacale dei giornalisti, che sono tutti riuniti in un’unica organizzazione, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana? Non ricordo il numero, ricordo solo la fondatezza alcune volte dei motivi di tale minaccia e la sua rapida scomparsa. Tale divisione non è mai avvenuta, anche se la categoria ha sempre mostrato notevole vitalità, vivacità e attività associativa e sindacale. Qual è il fattore ricompattante...

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In tutta la mia esperienza giornalistica ho acquisiro molte convinzioni, più o meno attinenti al mio lavoro specifico. Tra quelle relative a quest’ultimo, ve ne sono alcune probabilmente utili a chi aspira a diventare giornalista e a chi è ai primi anni di professione. Avendo conosciuto a fondo il Corriere della Sera nel quale ho lavorato per oltre tre decenni e mezzo e dal quale tutti aspirano ad essere prima o poi assunti, espongo la mia prima e più essenziale convinzione che condenso nel...

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L’opinione del Corrierista

Avrà perduto la presidenza del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, ma in compenso si è assicurato un grande merito verso la categoria dei giornalisti e dei fotoreporter, quantomeno verso una sottocategoria di essi, quelli cosiddetti d’assalto. Li ha talmente beneficati che meriterebbe di essere nominato il loro protettore in terra, come lo è in cielo San Francesco di Sales che essi festeggiano, si fa per dire, il 29 gennaio prossimo; io solitamente me ne...

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L’opinione del Corrierista


Alla fine dello scorso mese di settembre il Corriere della Sera si è presentato ai lettori in una nuova veste grafica il cui principale aspetto è costituito dalle ridotte dimensioni delle pagine. In tal modo, pur essendo, da oltre un secolo, il primo giornale d’Italia in tutto, è giunto per ultimo a quella che dovrebbe essere una riforma diretta al miglioramento della lettura e, ovviamente, dei contenuti. Dovrebbe essere un merito del Corriere essere il primo anche...

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L'opinione del Corrierista

«Diventare più alti», «Seni sviluppati» e altri erano gli slogan della piccola pubblicità presente un tempo sui giornali popolari, in primo luogo sulla Domenica del Corriere, lo scomparso settimanale del Corriere della Sera che viene ricordato - quando viene ricordato -, solo per le copertine illustrate con i disegni di Achille Beltrame e, più recentemente, di Walter Molino. Della Domenica del Corriere sta svanendo il ricordo, eppure uno dei suoi più illustri...

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L’opinione del Corrierista

Tutti i giornalisti dovrebbero ringraziare il collega Romano Bartoloni oltreché per l’attività svolta in passato a favore dell’intera categoria o parti di essa, ad esempio il Sindacato Cronisti Romani - anche se recentemente è stato sostituito in questo ultimo incarico da Fabio Morabito -, perché ci ha mobilitato anche durante la tranquilla attesa di questo recentissimo Ferragosto nostrano. Proprio quando ci accingevamo al pranzo della pre-vigilia, ci ha inviato...

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L’opinione del Corrierista

L’infortunio in cui sono caduti alcuni quotidiani nel dare per certa, la mattina del 3 novembre scorso, la vittoria del candidato alla presidenza degli Stati Uniti John Kerry, deve indurre i giornalisti a riflettere seriamente sulle origini, sulla trasformazione e sulle prospettive della loro professione. Il fatto che tra tali giornali figurasse il primo in Italia, il Corriere della Sera, rivela il modo di lavorare invalso ormai in gran parte della stampa. Che...

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L’opinione del Corrierista

 

«Senza lettura non c’è crescita». La filiera «Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione» ha ideato questo promettente e affascinante tema da dibattere a Roma il 26 febbraio scorso, nel Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, complesso acquisito negli scorsi anni, all’epoca delle «vacche grasse», dal Senato della Repubblica aumentando spese e costi degli organi para-istituzionali; è situato in una cornice irripetibile, a confine con il Pantheon, il...

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L'opinione del Corrierista

Dalla fine dell’800 ad oggi il giornalismo è cambiato moltissimo, ma è soprattutto nella seconda metà del ‘900 che il mutamento è stato continuo, travolgente, tale da trasformare quasi del tutto questa professione. Nel primo decennio del secolo ventunesimo poi, quello attuale, il giornalismo è diventato praticamente irriconoscibile. Ma fortunatamente la carta stampata esiste ancora, e sono convinto che non scomparirà mai: possiedo una biblioteca di oltre 7 mila libri...

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L'opinione del Corrierista

Non c’è alcun dubbio che fondisti, articolisti e commentatori del Corriere della Sera in questi ultimi anni abbiano sbagliato le valutazioni politiche quotidianamente espresse. Valutazioni che di certo non potevano e non possono essere considerate solo opinioni personali. Se fossero tali, non si vede perché il Corriere non avrebbe dovuto e non dovrebbe ospitare anche articoli di chi la pensa in maniera diversa. In realtà un giornale, e non solo il Corriere della...

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L'opinione del Corrierista

A che servono i giornali, in special modo i quotidiani? In primo luogo a dare notizia ai lettori degli avvenimenti registratisi nella società. Possono svolgere questo compito, per il quale vengono acquistati, in vari modi, anche fornendo interpretazioni e commenti alle notizie pubblicate. E perfino a pubblicare racconti di fantasia: in estate per tradizione dovrebbero contenere un feulleiton, per consentire ai vacanzieri di riempire lunghe e talvolta uggiose...

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L'opinione del Corrierista

Molti italiani detestano la Rai-Tv perché ad ogni Capodanno sono costretti a pagare la tassa sul possesso del televisore mentre, in realtà, si tratta di un vero e proprio abbonamento a un servizio per di più pubblico. Alcuni sostengono addirittura che, per averlo definito «tassa», il supremo organo dello Stato che l’ha stabilito, ossia il Parlamento, avrebbe commesso il reato di falso in atto pubblico. Questo sarebbe dimostrato anche dal fatto che, se un «abbonato»

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