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Lucio Del Pezzo, a Napoli in mostra il dadaismo popolare

«Rosebud», 1965

Dopo un’assenza di quindici anni torna a Napoli Lucio Del Pezzo con una mostra alla galleria Aica Andrea Ingenito Contemporary Art fino al 7 gennaio 2017. La piccola antologica dal titolo «Lucio Del Pezzo. Opere anni 60. Napoli», espone circa venti opere - collage, acrilici, tempere su tavola e una monumentale scultura in legno di 250 centimetri d’altezza - tutte risalenti agli anni 60. Furono anni cruciali per l’artista partenopeo: è proprio nel 1960, infatti, che lascia Napoli per Milano e che comincia il passaggio artistico dal disordine, dall’anarchia, dall’oggetto recuperato dai rigattieri napoletani, all’ordine, all’equilibrio, all’oggetto artigianalmente ricostruito. Nella mostra si ritrova questo delicato momento di transizione: alcune opere raccontano ancora un Del Pezzo legato al folklore, al barocco di Napoli, altre riportano un artista già rigoroso e neoclassico. In questa fase la figurazione neodadaista degli esordi intrisa di riferimenti alla cultura popolare partenopea, apprezzabile in lavori come «La noia» del 1961 o lo splendido «Senza titolo» del 1962, evolve verso una geometria razionale dal sapore metafisico, dove l’essenzialità delle forme rimanda a una dimensione archetipica che tuttavia reca il segno di un’attenzione al linguaggio pop. Una metafisica giocosa e scanzonata che ironizza e allo stesso tempo blandisce la situazione dell’odierna società consumistica e ne sottolinea i pregi e i difetti. Emblematici, in tal senso, il «Senza titolo» del 1964 e «Rosebud» del 1965.

Tags: Dicembre 2016

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