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QOCO: CHEF IN GARA AD ANDRIA DOPO 1O ANNI DI STOP

Ciò che forse è meno noto dell’imperatore Federico II di Svevia è che egli fu autore perfino di un trattato gastronomico che rispecchiava la cucina fatta di sovrapposizioni di culture e influssi dell’epoca. Non poteva allora che tenersi in questa terra, raccolta intorno a Castel del Monte, il concorso internazionale per giovani cuochi dell’euromediterraneo Qoco, nato nel 1999 e purtroppo interrottosi per 10 anni. Quest’anno grazie a Comune di Andria, Associazione Nazionale Città dell’Olio, Slow Food Puglia e Strada dell’Olio di Castel del Monte, la manifestazione ritorna dal 24 al 26 marzo, nell’antica masseria Villa Carafa, nel cuore della Murgia andriese a pochi chilometri proprio da Castel del Monte.

Dieci gli chef in concorso, per gran parte al di sotto dei 30 anni e provenienti da Belgio, Francia, Germania, Italia (due gli chef italiani in concorso), Paesi Bassi, Slovenia (due chef in concorso), Spagna, Turchia. Tutti i cuochi, selezionati da JRE- Jeunes Restaurateurs d’Europe, saranno affiancati da cuochi tutor del territorio con i quali lavoreranno insieme così da rendere ancora più stretti i legami e lo scambio. Andria si pone così come snodo e crocevia di culture gastronomiche tra Castel del Monte e il mare.

Già nella giornata di venerdì 24 marzo, tutti i concorrenti, terminato il briefing mattutino con il presidente di giuria, Alfonso Jaccarino, si distribuiranno in dieci ristoranti del territorio della provincia di Andria/Barletta/Trani dove in serata contribuiranno ad un menù a quattro mani, frutto di confronto e di suggestive contaminazioni gastronomiche forti di una visione contemporanea, e nel segno dell’olio extravergine pugliese: è “Qoco fusion”, una sorta di “gemellaggi” gastronomici. Per tre giorni Villa Carafa quindi diventerà un centro gastronomico, una food court dove gli chef la mattina del sabato si cimenteranno ai fornelli e presenteranno i piatti alla giuria presieduta da Alfonso e Ernesto Iaccarino, chef e grandi padroni di casa del tristellato Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi e nella quale tra gli altri siederanno anche Nino Di Costanzo, chef patron bistellato di Danì Maison di Ischia; Giuseppe Iannotti, chef patron bistellato del ristorante Krèsios di Telese; Felice Sgarra, chef patron stellato di Casa Sgarra di Trani. La giuria sarà chiamata a valutare i piatti in base a gusto, originalità, presentazione, equilibrio generale. Dirimente sarà la valorizzazione ed esaltazione dell’olio extravergine d’oliva.

I primi tre classificati saranno svelati il 25 marzo al termine di una cena di gala aperta al pubblico, presso la stessa Villa Carafa. Nel corso dell’evento tutti gli chef in gara si presenteranno al pubblico raccontando il loro piatto in un appassionante percorso da nord a sud del Mediterraneo e viceversa. Atmosfera simile a quella che si respirava alla corte di Federico II di Svevia, l’imperatore gourmet che era anche un salutista assai attento alla cucina, come dimostrano i suoi due celebri ricettari. In definitiva un felice connubio tra territorio e apertura al mondo, sempre seguendo il filo conduttore di “un filo d’olio nel piatto”!

Ai dieci giovani chef in concorso, dunque, il compito di provare a riscrivere una narrazione gastronomica moderna di un luogo, la Murgia, in cui l’olivo ha una presenza monumentale e fa del paesaggio rurale un’autentica opera d’arte. Con l’olio extravergine a rappresentare il DNA di quella cucina.

Tags: slow food chef olio Associazione nazionale città dell'olio food cucina concorso Puglia Marzo 2023

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