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*SPECIALE ENERGIA* Nomisma Energia: smart consumer nel mercato energetico, istruzioni per l’uso

Il Termostato Intelligente Nest, società fondata da Tony Fadell (ex-Apple e padre dell’iPod) poi acquisita  da Google per 3,2 miliardi di dollari nel 2014

Sono passati 8 anni dal lancio del primo iPhone, ovvero dalla genesi di una nuova era per l’informatica e per l’elettronica di consumo, l’era del post-pc. Da allora la penetrazione di questi smart devices è stata esponenziale e dilagante. 170 milioni di iPhone venduti nel 2014, cui aggiungere un miliardo di smartphone Android messi sul mercato, per non parlare dei tablet.
Quel che è passato più inosservato è che, insieme alla nascita degli smart devices, si è assistito alla definitiva transizione dei consumatori in smart consumers. Si tratta di una evoluzione dalla portata globale, e che impone a qualunque settore retail ad operare secondo paradigmi completamente diversi.
Geograficamente il fenomeno interessa ogni angolo del pianeta, dagli Stati Uniti all’Estremo Oriente. Anagraficamente sono scomparse le tradizionali barriere che limitavano la penetrazione di tali dispositivi ai giovani. Culturalmente non esistono più categorie sociali o professionali impermeabili, se non allergiche, a tali dispositivi. Economicamente sono dispositivi definitivamente usciti dal segmento ad alta fascia di reddito, entrando nel mercato di massa.
Come gli smart devices sono il frutto della convergenza fra elettronica, informatica, telecomunicazioni mobili ed internet, gli smart consumer sono dei consumatori che utilizzano questi strumenti per incrementare: la loro conoscenza e le loro aspettative sulla qualità di un prodotto o servizio; la loro capacità di relazionarsi con produttori, rivenditori o erogatori di servizi; la loro capacità di ottimizzare l’uso dei prodotti o l’erogazione dei servizi.
Più specificatamente, per una utility energetica avere a che fare con smart consumers significa che i propri clienti siano in grado di: capire il valore della scelta dei servizi/operatori; coniugare risparmio, efficienza e tutela dell’ambiente; controllare e gestire i propri consumi energetici. Questo implica consumatori molto educati ed esigenti, capaci di selezionare con precisione non solo i propri fornitori energetici, ma le singole offerte contrattuali proposte. A tali consumatori gli smart devices permettono di conseguire importanti risultati in termini di attenzione al risparmio energetico ed economico, nonché di gestione attiva ed efficientamento dei propri consumi.
Avere a che fare con consumatori smart rappresenta un’importante opportunità da cogliere per le utility energetiche, per raggiungere importanti risultati strategici: maggior capacità d’attrarre nuovi clienti; riduzione del churn rate, tramite la fidelizzazione della propria clientela; riduzione del cost-to-serve.
Per ottenere tali risultati diventa necessario ripensare le proprie strategie di marketing, facendo leva sulle potenzialità derivanti dall’innovazione tecnologica promuovendo: dispositivi a maggior rendimento energetico (caldaie a condensazione, pompe di calore); produzione efficiente di energia e generazione diffusa (pannelli solari termici o fotovoltaici); dispositivi per il controllo e la gestione dei consumi energetici (termostati intelligenti).
Fra queste, la terza categoria è quella che sta vivendo la più vibrante serie di innovazioni. Il successo dei termostati intelligenti Nest (società acquisita da Google nel 2014 per 3,2 miliardi di dollari) non è un caso isolato, e sono numerose le aziende che propongono dispositivi innovativi e pronti ad offrire nuovi servizi ai consumatori smart. Fra queste la francese Netatmo, con i suoi termostati disegnati da Philippe Starck, ma anche società italiane come Acotelnet che, con il suo energy meter, permette di monitorare i consumi totali di un’abitazione elaborando in tempo reale informazioni utili per ottimizzare i consumi, riducendone i costi.
In tale contesto competitivo, per di più aggravato dalla difficile dinamica dei mercati energetici e dalla forte contrazione dei consumi di energia, le utility energetiche dovranno essere rapide nel comprendere ed affrontare: il ruolo attivo dei consumatori nel mercato; la maggior competizione fra gli operatori presenti nel mercato; la maggior minaccia competitiva da parte di operatori presenti in altri mercati.
Non entrare in sintonia con gli smart consumer è un errore che non può essere commesso, e che rischierebbe di diventare fatale per qualunque utility energetica, come ampiamente dimostrato da recenti casi in altri settori, già travolti dalla rivoluzione smart.                            

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account Twitter @carlo_vba   

Tags: Giugno 2015

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