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*SPECIALE ENERGIA* Matteo Di Paolo, Luca Pitolli, Ottavio Zirilli: economizzatore energetico, sopraelevazione etc.

Matteo Di Paolo


Matteo Di Paolo
Amministratore Unico della E4E

La E4E è un’azienda che si occupa di efficientamento energetico per i propri clienti. In Italia queste professionalità si devono scontrare con forti scetticismi e dubbi a causa di una cultura poco consapevole delle potenzialità che ha una politica di risparmio energetico dalle piccole e medie aziende. Il feedback positivo arriva però poi da ingegneri e tecnici che hanno certamente già testato e sperimentato tutto il meglio della tecnologia.
Domanda. Cosa pensate di un mercato tanto scettico rispetto all’efficienza energetica?
Risposta. Crediamo che oltre a prodotti, ricerca e innovazione sia determinante il metodo con cui ci si relaziona con il cliente finale. Ne è dimostrazione la scarsa pervasività degli interventi di efficientamento sul territorio nazionale rispetto ai vantaggi della tecnologia disponibile. Per questo crediamo nella necessità di avere un approccio sartoriale, ritagliando la nostra offerta sulle necessità del singolo cliente. 
D. Come vi muovete quindi?
R. Per noi sono centrali due aspetti, almeno in una prima fase. Punto primo, l’audit energetico con il quale i nostri esperti selezionano le migliori opportunità per il cliente e mostrano le potenzialità degli interventi, al fine di ottenere un efficientamento energetico integrato. Punto secondo, l’approccio all’efficientamento come investimento. Vogliamo che i nostri clienti abbiano piena contezza del fatto che i rendimenti ottenibili sono di gran lunga superiori, spesso, ai migliori investimenti da loro realizzabili in ambito produttivo. Non solo spending review ma vera e propria strategia di lungo termine per aumentare produttività, competitività, utili. La bancabilità e finanziabilità dei nostri business plan, redatti appositamente per essere già pronti per gli istituti finanziari, discende da questa nostra attenzione per l’aspetto finanziario dei progetti che proponiamo.
D. Punto di forza?
R. La nostra gamma prodotti è molto ampia e in continua evoluzione, in ogni caso, il nostro prodotto di punta resta l’«Economizzatore energetico». L’Economizzatore energetico integra una serie di tecnologie, ottimizzando le caratteristiche dell’energia di rete senza però causare alcuna conseguenza negativa né compromettere le prestazioni degli apparati da questa alimentati, in perfetta armonia con le vigenti normative. La regolazione dinamica della tensione operata rappresenta una delle più recenti ed innovative soluzioni nel settore, assicurando il contenimento della potenza assorbita per produrre lo stesso lavoro elettrico, consentendo un risparmio notevole. Con questo prodotto, in breve, si ottiene l’autotrasformazione della tensione di lavoro a valori congrui ed ottimali (8-11 per cento di risparmio ottenibile); la limitazione della potenza assorbita (1-2 per cento); l’eliminazione degli sfasamenti per impianti non rifasati (fino al 21 per cento); l’eliminazione dei disturbi alle componenti armoniche (1-3 per cento). I valori sono ovviamente sommabili. La validità dell’Economizzatore energetico è data inoltre dalla flessibilità del suo utilizzo: può essere applicato ad ogni tipo di carico e di impianto e, inoltre, è integrabile con tutti i prodotti diversi di risparmio energetico presenti sul mercato. Efficienza energetica associata a consulenti di economia energetica sembrano realtà lontane dall’Italia, ma una grande sfida condita con i feedback positivi fa ben sperare sul futuro.  (S.A.)

Luca Pitolli
Responsabile Area della Ricerca del CNR di Roma Tor Vergata
 
Domanda. Quali sono gli interventi di risparmio energetico che avete attuato nelle strutture del Cnr?
Risposta. Il Cnr dal punto di vista della tipologia di utenza elettrica è un insieme molto diversificato in termini di laboratori, apparecchiature ed infrastrutture. Parlare di efficienza e risparmio energetico in quest’ambito assume una duplice valenza: da una parte siamo nel pieno della ricerca, dall’altro si tratta di una necessità dovuta al tipo di bisogno che devono essere soddisfatti, funzionare continuativamente, tutti i giorni e a tutte le ore. Le nostre politiche di risparmio si muovono su tre direttrici principali: efficienza e riduzione dei consumi, miglioramento delle condizioni contrattuali di fornitura, investimenti per impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
D. Si parte sempre da un’analisi dello status quo?
R. Tutti gli interventi che possono migliorare l’efficienza degli impianti e apparati, unitamente alla possibilità di avere energia prodotta da fonti rinnovabili, assumono particolare importanza e possono portare a consistenti risparmi. È noto ad esempio che un efficiente sistema di telecontrollo per la gestione remota degli impianti di climatizzazione e il monitoraggio del microclima, può portare a riduzioni nei consumi di energia anche dell’ordine del 10 per cento. Gli investimenti finalizzati al miglioramento dell’efficienza hanno in genere un impatto economico minore rispetto a quelli per la realizzazione di impianti di produzione da fonti rinnovabili. Le esperienze maturate in diverse sedi del Cnr mostrano come sia essenziale svolgere prima un’attenta analisi della struttura degli impianti e del tipo di utenza, al fine di poter apportare modifiche, a volte strutturali, ed ottenere risparmi nei consumi che possono raggiungere anche il 15 per cento.  (S.A.)

Ottavio Zirilli
Direttore Tecnico dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR

Al Cnr di Pisa il professore Ottavio Zirilli ha realizzato un progetto di ricerca sulla sopraelevazione, che si inserisce nel più ampio disegno di sviluppo della rete nazionale delle Aree della Ricerca, al fine di dotare il Cnr di strutture di ricerca di livello internazionale.
Domanda. Cos’è la sopraelevazione?
Risposta. Il progetto prevede la realizzazione di un innovativo organismo per garantire il miglior comfort ambientale e nasce dall’esigenza di realizzare degli spazi adeguati alle attività e per rispondere alle esigenze operative del Registro del ccTLD.it, i domini di primo livello nazionali. La sopraelevazione di una parte dell’edificio destinato agli istituti di ricerca è un sistema modulare con il requisito di flessibilità degli spazi così da potersi adattare nel tempo, dove gli ambienti di lavoro sono intercambiabili, ampliabili e riconvertibili senza venir meno la funzionalità nel periodo transitorio della riorganizzazione. In funzione della flessibilità ed interscambiabilità degli spazi, ogni aspetto funzionale, tecnologico e strutturale è stato risolto nella chiave architettonica dettata dall’esistente. Una volta completata la sopraelevazione oggetto di intervento, esso risulterà funzionalmente integrata con l’insediamento esistente e ne costituirà un naturale completamento in altezza.
D. Si tratta di un progetto architettonico o energetico?
R. Fondamentalmente entrambe le cose. Il nuovo corpo di fabbrica, impostato sulla modularità strutturale dettata dall’edificio sottostante, sarà realizzato applicando una tecnologia di tipo leggero costituita con il sistema costruttivo X-Lam ovvero con pannelli lamellari di legno massiccio a strati incrociati e incollati. Il sistema costruttivo è stato studiato per il progetto di ricerca sull’edilizia sostenibile condotto dall’Istituto Ivalsa del Cnr, grazie al quale sono state definite le prestazioni e le potenzialità di un sistema per la costruzione di edifici a più piani, realizzato con struttura portante di legno di qualità certificata e caratterizzato da elevate prestazioni meccaniche e basso consumo energetico, ottimi livelli di sicurezza al fuoco e al sisma, comfort acustico e durata nel tempo. Le pareti già dotate degli isolanti, dei serramenti, delle finiture esterne ed interne saranno realizzate in stabilimento seguendo un processo di prefabbricazione spinta e di controllo della qualità per quanto riguarda i materiali e gli assemblaggi dei componenti, lo stesso vale per gli elementi portanti di legno della copertura.
D. Non si corre il rischio di sentirsi in un container?
R. No, al contrario: il comfort ambientale è stato tra gli obiettivi imposti nella progettazione degli impianti di condizionamento in quanto gli utenti spesso lamentano disturbi dovuti al rumore e/o alle fastidiose correnti dell’aria condizionata dalla quale sono investiti specialmente nel periodo estivo. La soluzione prevede invece che l’aria sia immessa direttamente nello spazio interposto tra solaio e controsoffitto e distribuita in ambiente a bassa velocità attraverso alcuni pannelli del controsoffitto forati e posizionati in prossimità della parete esterna del locale. In questo modo l’aria si diffonde in ambiente in modo uniforme ed a bassa velocità (flusso laminare) evitando fastidiose correnti d’aria dirette e rumori. È stato anche previsto l’utilizzo di un controsoffitto metallico, radiante, che permetterà di sfruttare la trasmissione del calore per effetto dell’irraggiamento con un livello di comfort molto superiore rispetto agli impianti tradizionali ad aria e con un consumo di energia caldo-freddo inferiore. L’ampia superficie del controsoffitto permetterà di avere una gradevole temperatura omogenea in tutta la stanza sia in estate che in inverno con un piacevole effetto benessere. Il sistema si completa con un sofisticato apparato di monitoraggio della CO2 che consente di modulare il numero di volumi ora in funzione del reale numero di persone presenti nei singoli ambienti; infatti, l’aria viene aspirata dal locale, analizzata da specifici sensori ed i risultati vengono elaborati e trasmessi alla parte intelligente dell’impianto di climatizzazione per gestirne la corretta regolazione. Ciò non solo contribuisce al benessere ma anche al contenimento energetico.
D. Come viene migliorato il benessere interno?
R. Viene migliorato sia dai serramenti esterni in legno con superficie vetrata a doppia camera e sia da elementi che aggettano dalla copertura con funzione di frangisole e conseguente riduzione del surriscaldamento interno dei locali. Per migliorare il comfort visivo all’interno dei locali si utilizzerà l’impiego di apparecchi illuminanti che permetta una regolazione continua del flusso luminoso emesso dalla lampada adeguandolo con il contributo dell’illuminazione naturale proveniente dalle finestre e mantenendo comunque l’illuminamento medio del locale nei limiti imposti dall’attuale normativa. A completamento della realizzazione verranno installati pannelli fotovoltaici, inclinati di circa 32 o 33 gradi sul piano orizzontale ed esposti a sud che contribuiranno a ridurre i consumi elettrici del nuovo edificio. Tutti gli impianti saranno gestiti da un sistema centralizzato di supervisione ed un pannello mostrerà in tempo reale i dati relativi ai consumi ed ai risparmi.   (S.A.)    

Tags: Giugno 2015

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