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*SPECIALE GIUBILEO* Monsignor Liberio Andreatta: l’Opera Romana Pellegrinaggi fara' camminare il Giubileo verso la fede

Nella foto, il Vicepresidente e Amministratore Delegato della O.P.R. monsignor Liberio Andreatta

«Innanzitutto il pellegrinaggio è la meta- fora della vita, cioè la condizione di ogni uomo che cammina e vive nella storia insieme agli altri. L’attività e l’assistenza spirituale, tecnica, organizzativa dell’Opera Romana Pellegrinaggi ha lo scopo di aiutare ogni pellegrino a vivere prima di tutto un cammino interiore, cioè educare l’uomo alla capacità di riflettere in un mondo in cui si vive in maniera schizofrenica e dove l’uomo ha paura di guardarsi dentro e stare da solo»

L’Opera Romana Pellegrinaggi è un’attività istituzionale del Vicariato di Roma, organo della Santa Sede, alle dirette dipendenze del Cardinale Vicario del Papa, incaricata dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione di organizzare l’accoglienza dei pellegrini provenienti da tutte le Diocesi del mondo. Collabora con lo stesso Pontificio Consiglio e con il Comune di Roma per organizzare pellegrinaggi con guide specializzate e trasporto di pellegrini. Grazie ad una esperienza consolidata negli anni, la sua attività ed il suo servizio rappresentano un modello unico di riferimento per chi voglia scoprire la bellezza e la profondità del pellegrinaggio e del cammino, accompagnando migliaia di pellegrini alle radici della storia del cristianesimo, e offrendo un’attenta assistenza spirituale e tecnico-organizzativa. Sant’Agostino diceva: «Percorri l’uomo e troverai Dio»; in questa affermazione si racchiude il cuore del pellegrinaggio che abbraccia l’uomo nella sua totalità. Al centro della complessità del servizio offerto dall’O.R.P. ci sono le esigenze personali di ognuno. Il bene rappresenta infatti l’obiettivo di tutte le attività proposte, partendo dalla selezione dei servizi sino alla destinazione degli eventuali utili derivanti dalle proprie attività.
Tra i servizi e le iniziative per il Giubileo, vi sono gli info point, la Omnia Card del Pellegrino, il servizio Open Bus di Roma Cristiana, i percorsi del pellegrino, e il settore incoming per l’accoglienza. In particolare, la Omnia Card del Pellegrino conterrà tutti i servizi che il pellegrino prenoterà online o acquisterà presso i punti d’accoglienza. Si tratta di una carta elettronica concepita per rendere il pellegrinaggio giubilare un’esperienza unica e indimenticabile, garantendo ingressi agevolati ai principali luoghi religiosi, capolavori di arte e architettura, sublimi testimoni di fede, evitando inutili tempi di attesa. La Omnia Card del Pellegrino dà diritto ad un ingresso con accesso riservato alla Basilica di San Pietro, ai Musei Vaticani, alla Cappella Sistina, alla Basilica di San Giovanni in Laterano, al suo chiostro, al Carcere di San Pietro Mamertino.
Gli Open Bus, invece, circolano in tutto il centro di Roma con fermate disposte strategicamente nei principali punti di interesse religioso della città; è possibile scoprire la città con la formula Stop&Go scendendo e risalendo a bordo in una qualsiasi delle fermate, ma se si vuole avere uno sguardo generale si può approfittare dell’intero itinerario di un’ora e mezza. L’O.R.P. propone anche quattro itinerari a piedi per i pellegrini del Giubileo: il cammino papale, seguito per secoli dai Papi, specialmente in occasione della loro elezione; il cammino della misericordia; il cammino del pellegrino, itinerario tradizionale; e il cammino mariano.
L’O.R.P. è oggi presieduta dal Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale di Papa Francesco. Amministratore Delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi e vicepresidente è monsignor Liberio Andreatta.
Domanda. In che cosa consiste e come si articola la vostra assistenza spirituale e tecnico-organizzativa?
Risposta. Innanzitutto il pellegrinaggio è la metafora della vita, cioè la condizione di ogni uomo che cammina e vive nella storia insieme agli altri. L’attività e l’assistenza spirituale, tecnica, organizzativa dell’Opera Romana Pellegrinaggi ha lo scopo di aiutare ogni pellegrino a vivere prima di tutto un «cammino interiore»; cioè educare l’uomo alla capacità di pensare, osservare e riflettere in un mondo in cui si vive in maniera schizofrenica e dove l’uomo ha paura di guardarsi dentro e di stare da solo. In secondo luogo aiuta il pellegrino a compiere un «cammino verso gli altri» facendo loro gustare la gioia di stare insieme, condividendo le diversità umane, culturali e religiose. In terzo luogo crea le condizioni, attraverso l’esperienza dell’incontro con la bellezza, per incontrare quell’unico Dio dell’amore, della misericordia e della pace.
D. Come vi state organizzando per l’evento giubilare?
R. Per consentire ai pellegrini di compiere un vero e proprio pellegrinaggio verso la Porta Santa della Misericordia delle quattro Basiliche papali proponiamo di compiere almeno un tratto di strada a piedi. Sono infatti previsti quattro itinerari al fine di far vivere il pellegrinaggio come «segno del fatto che anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio», come si legge nella Bolla di indizione del Giubileo di Papa Francesco al n. 14. Gli itinerari uniscono le tre Basiliche papali: San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Pietro e sono il cammino papale, il cammino della misericordia, il cammino del pellegrino, il cammino mariano. Un’applicazione per lo smartphone descrive i luoghi, i siti religiosi storico-culturali toccati lungo i percorsi con particolare attenzione alle Chiese, i loro orari di apertura e di messe, e fornisce informazioni utili ai pellegrini e ai diversamente abili in diverse lingue. Inoltre abbiamo predisposto 14 punti per informazioni, iscrizioni ed offerte dei servizi utili ai pellegrini. L’Opera Romana ha realizzato la Omnia Card del Pellegrino, una carta elettronica che contiene tutti i servizi che il pellegrino prenota on-line o acquista nei punti di accoglienza in tre versioni: una di 72 ore, una di 24 ore e una finanziaria ricaricabile, l’ Omnia Card Flash. Infine c’è l’Openbus di Roma Cristiana, che parte dalla Stazione Termini e, passando davanti alle Basiliche papali di Santa Maria Maggiore e di San Giovanni in Laterano, arriva a San Pietro intersecandosi con i quattro cammini a piedi.
D. Quali possono essere i percorsi innovativi della pastorale del turismo oggi?
R. L’Opera Romana Pellegrinaggi ha più di 80 anni ed è nata come servizio pastorale nei pellegrinaggi verso i santuari italiani ed europei - da Lourdes, a Fatima, a Czestochowa - e il Medio Oriente - dalla Terra Santa alla Giordania, la Siria, e le altre. Nel tempo si è sviluppata una serie di proposte di itinerari religiosi e culturali in tutto il mondo come esperienza di evangelizzazione, valorizzando l’arte, la storia, la cultura, le bellezze naturali e la religiosità delle diverse nazioni visitate.
D. Cosa rende il pellegrinaggio un’esperienza unica in grado di cambiare la vita?
R. Prima di tutto l’uomo ritrova se stesso. Oggi viviamo in una società del benessere e dei consumi dove tutto si consuma in brevissimo tempo, si è perso il senso del bello, del bene, del vero, del giusto, della solidarietà e, nonostante la tecnologia ci consenta di comunicare in tempo reale dagli antipodi estremi della terra, mai come oggi l’uomo è stato solo. Il pellegrinaggio se ben vissuto restituisce la gioia e la bellezza del vivere, ci fa sentire meno soli, ci dà la speranza nel futuro e ci fa riscoprire l’esperienza del vivere insieme.
D. Che contributo può offrire la Chiesa per un turismo fattore di sviluppo sociale?
R. La Chiesa è una grande madre nel grembo della quale c’è posto per tutti. Essa pone al centro della propria attenzione la persona nella sua integrità, per cui, attraverso lo strumento pastorale del pellegrinaggio, non si limita solo all’evangelizzazione e alla catechesi, ma anche alla promozione umana, culturale ed economica dell’uomo. Il pellegrinaggio e il turismo religioso sono portatori di benessere economico e contribuiscono allo sviluppo economico e sociale soprattutto dei Paesi più poveri, determinando un forte indotto, tale da creare posti di lavoro, ricchezza e benessere, ed eliminando o comunque riducendo le tensioni sociali.
D. Quali sono le differenze e viceversa i punti in comune?
R. Non è facile, anzi è quasi impossibile ritenere che il pellegrinaggio e il turismo religioso siano esperienze diverse, poiché si intersecano e si integrano tra loro. Il pellegrinaggio per sua natura è un atto di culto ed è soprattutto un cammino penitenziale e di conversione che conduce ad una esperienza eucaristica. È inoltre un’esperienza di fede, luogo di catechesi e di educazione alla preghiera. L’icona storica e biblica di questa esperienza è Abramo. Il turismo religioso invece favorisce maggiormente momenti di valorizzazione dell’arte, della storia e l’incontro di popoli, religioni e culture diverse. È una forte esperienza di promozione umana, di solidarietà ed educa il pellegrino all’ecumenismo e alla pace. L’icona storica di questa esperienza è Ulisse.
D. È giusto pensare a momenti e mete religiose all’interno di pacchetti turistici generali?
R. È certamente bene favorire un «turismo religioso» specializzato, poiché concentra il pellegrino-turista su una specifica finalità della sua scelta. Le proposte di turismo religioso, diversamente dai pacchetti turistici generici che sono finalizzati molto spesso al desiderio di evasione, di divertimento e talora anche di alienazione, sono proposte che rispondono all’inconscia domanda dell’uomo di dare senso e risposte ai problemi della vita. Il turismo religioso, diversamente dal turismo generico, è una precisa scelta culturale per interiorizzare un tempo ed uno spazio che sembrano non appartenere più all’uomo. I tempi di silenzio, di riflessione, di ascolto, di contemplazione nelle mete religiose favoriscono un recupero del rapporto con se stessi, con gli altri, con la natura e con il trascendente.
D. Come state collaborando con il Comune di Roma?
R. Roma ha duemila anni di storia cristiana ed è erede dei valori culturali provenienti dall’Impero romano. Ha vissuto vicissitudini ed esperienze che l’hanno resa meritevole del titolo di Città Eterna. La cultura cristiana è una cultura aperta, ricca di valori intrinseci, capace di gesti creativi e ricca di risorse sorprendenti che provengono dalla fede. Io ho vissuto in questi ultimi quarant’anni ben tre Giubilei, Giornate mondiali della Gioventù, eventi straordinari riguardanti le elezioni dei Papi, le beatificazioni e le canonizzazioni e debbo dire che Roma ha dimostrato sempre una capacità organizzativa eccezionale e una tenuta straordinaria. È certamente pronta e preparata per far vivere con serenità e con sicurezza questa grande esperienza di preghiera e fede. Papa Francesco più volte ha invitato i cristiani a vivere con semplicità, con serenità e senza paura l’abbraccio misericordioso di Dio Padre, che ha mandato nel mondo il Figlio per salvare ogni uomo. Le opere da realizzare in questo straordinario Giubileo della Misericordia sono le opere di misericordia corporali e spirituali per aiutare gli uomini del nostro tempo a costruire un’autentica civiltà dell’amore. Il vero nemico da sconfiggere e da debellare è la paura. La collaborazione tra Chiesa, Comune e Governo è ottima e tutti gli strumenti di accoglienza e di sicurezza  messi in campo ci fanno ritenere che tutto si svolgerà nel migliore dei modi. Posso affermare con serenità che Roma è pronta ad accogliere i pellegrini da ogni parte del mondo.    

Tags: Dicembre 2015 Roma Giubileo

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