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La Marina Militare riporta alla luce i tesori nascosti

La nave Anteo della Marina Militare italiana

In collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, la Marina Militare italiana ha recuperato una serie di monete provenienti dal «tesoro» del relitto del piroscafo Polluce nelle acque dell’Isola d’Elba. L’operazione è stata condotta dalla nave Anteo e dal Gruppo operativo del Comando Subacquei e Incursori «Teseo Tesei», ad una profondità di oltre 100 metri. Noto per il suo leggendario tesoro, il piroscafo Polluce affondò il 17 giugno 1841, speronato dal piroscafo Mongibello. La scoperta è stata possibile grazie all’impiego del nuovo Pegaso Rov (Remoted Operative Vehicle) un sofisticato sistema robotico dotato di potenti bracci manipolatori, telecamere ad alta definizione e sonar di ultima generazione, che può raggiungere i 2 mila metri di profondità. Le monete recuperate, colonnati spagnoli d’argento da 8 reali, sono di grande interesse storico e numismatico e vanno ad aggiungersi alle oltre cento monete riportate alla luce dalla nave Anteo e dai suoi palombari nelle precedenti missioni del 2007 e del 2008. La Marina Militare esprime le proprie capacità e impiega i propri uomini e mezzi in una gamma di attività e operazioni che spaziano dalcampo umanitario, a quelli ambientale e scientifico e in tutti i settori d’interesse della collettività e che, unitamente alla funzione prettamente militare, delineano le capacità «dual-use» in senso più ampio.

Tags: Novembre 2014

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