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Matteo Costantini: salvare il Centro storico di Roma

Matteo Costantini, candidato presidente del I Municipio, Centro storico, di Roma

«Piazza di Spagna va restituita ai romani e ai milioni di turisti che tutti i giorni godono delle sue bellezze. Dunque va liberata dalle auto che l’attraversano e dai furgoni dell’Ama, per i quali è diventata punto di raccolta della spazzatura a cielo aperto». Ha lanciare questa proposta Matteo Costantini, candidato alla presidenza del Primo Municipio di Roma, comprendente il Centro storico, con la lista civica «Uniti per il Centro Storico», al termine di un sopralluogo svoltosi a metà gennaio ai piedi della famosa Scalinata di Trinità dei Monti.  «Piazza di Spagna è l’unica area pedonale del mondo attraversata da una corsia preferenziale. Eppure si tratta di un sito monumentale, sviluppato su una pianta a farfalla che accoglie la Barcaccia del Bernini, un capolavoro che il mondo ci invidia e che ha bisogno di una maggiore tutela e di rispetto».    Il candidato minisindaco è stato il primo firmatario della petizione promossa dall’Associazione Piazza di Spagna, che ha raccolto mille adesioni a favore della completa pedonalizzazione ma che non ha ricevuto alcuna risposta. «È paradossale–ha concluso Costantini–che si continui a parlare di nuove aree pedonali, quando non si riesce a tutelare neppure quelle esistenti. Chiudere al traffico la piazza, quindi, oltre a costituire una misura di civiltà, è anche un atto doveroso per garantire l’incolumità dei romani e dei milioni di turisti che ogni anno la visitano». Un’altra significativa e sentita battaglia da lui combattuta punta alla riutilizzazione a fini sociali dell’ex ospedale San Giacomo, in pieno Centro storico di Roma, per salvarlo da future speculazioni, e la cui chiusura fu operata proprio a tal fine. Ma lo scopo non fu raggiunto, allora, per la vivace reazione della popolazione non solo del Centro ma di tutta la città che smascherò prontamente la grande speculazione in agguato. «Abbiamo un progetto preciso di riutilizzo del San Giacomo–ha spiegato il candidato presidente–, che prevede la realizzazione di un asilo nido, di una Rsa per anziani e di un Centro per malati di Alzheimer. Un progetto che rispetta il lascito testamentario della famiglia Salviati e risponde alle esigenze del territorio. Nei prossimi giorni presenteremo nei dettagli la nostra proposta che contempla la realizzazione di interventi a totale carico dei privati. In questo modo eviteremo anche che vengano dispersi i recenti fondi usati per la ristrutturazione dell’ospedale. Inoltre, insieme al Comitato Salviamo il San Giacomo, chiederemo a tutti i candidati alla Regione Lazio di impegnarsi almeno per la riapertura del Pronto soccorso». (Eli. Man.)

Tags: Febbraio 2013

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