Finmeccanica: i principali risultati dell’esercizio 2012
Risultati in linea con le previsioni ha registrato nell’esercizio 2012 il Gruppo Finmeccanica, approvato dal Consiglio di amministrazione presieduto dal vicepresidente Ammiraglio Guido Venturoni. Gli ordini sono pari a 16.703 milioni di euro rispetto a un dato pro forma 2011 di 17.075 milioni. Il peggioramento nell’andamento commerciale si è concentrato principalmente nei settori: Trasporti, che nel 2011 aveva ottenuto un ordine per la realizzazione, l’esercizio e la manutenzione della nuova linea di metropolitana automatica di Honolulu; Energia, per le minori acquisizioni del segmento Service; Sistemi di Difesa, per le minori acquisizioni dei sistemi missilistici e subacquei e lo slittamento al 2013 di contratti nazionali e stranieri, compensati dalla fornitura di ulteriori veicoli blindati VBM per l’Esercito italiano; Spazio, per lo slittamento dell’ordine relativo al Cosmo 2G. Tale contrazione è stata parzialmente compensata dall’aumento in altri settori: Elicotteri, per il lancio dei nuovi modelli AW169 e AW189 di cui sono stati ordinate 98 unità; Aeronautica, per i maggiori ordini di aerei EFA, M346 e C27J, che hanno più che compensato la flessione degli aerei civili ATR. Analogo al 2011 il settore Elettronica per la Difesa e Sicurezza. Il portafoglio ordini al 31 dicembre 2012 era di 44.908 milioni di euro con una riduzione di 1.097 milioni rispetto al 31 dicembre 2011; la sua consistenza assicura al Gruppo una produzione equivalente a due anni e mezzo. I ricavi al 31 dicembre 2012 sono ammontati a 17.218 milioni di euro, in linea con i 17.318 milioni del 2011. Tuttavia si è verificata una diversa contribuzione nei settori: di fronte a una crescita degli Elicotteri dovuta per lo più agli AW101 e AW139, dell’Aeronautica civile e dello Spazio, non sono cresciuti i settori Elettronica per la Difesa e Sicurezza. Tale andamento risente di difficoltà e rallentamenti nell’acquisizione e avvio di nuovi ordini, accentuati dal calo di attività per le Forze Armate Usa e dalla sospensione del programma Sistri per il Ministero dell’Ambiente. Nei Trasporti minori il calo dei segmenti veicoli e autobus è stato parzialmente compensato dal segmento signalling and transportation solutions; nell’Energia, si sono ridotte le attività nel segmento impianti e componenti. L’organico al 31 dicembre 2012 era di 67.408 unità con una riduzione di 3.066 rispetto al 31 dicembre 2011, dislocato per circa il 59 per cento in Italia e per circa il 41 all’estero, principalmente negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Francia.
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