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L’innovazione galoppa nella rivoluzione digitale, l’uomo cammina

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La tecnologia va sperimentata per vedere in concreto i veri benefici e il costo del cambiamento che è il vero rischio da calcolare. Come si diceva in un recente convegno vi sono almeno cinque dominii tecnologici che sono destinati ad avere un impatto crescente sia sul mondo dei consumatori che su quello aziendale, alcuni di questi già pienamente operativi

Il mercato ci propone ogni giorno nuovi stimoli legati alla rivoluzione digitale, la tecnologia si sviluppa a un ritmo frenetico e le possibili applicazioni si moltiplicano. Ma l’uomo non viaggia alla velocità della luce come i dati in rete. Abbiamo bisogno di tempo per «digerire» le novità, per consolidarle, per ricreare una routine e godere dei benefici e non esserne sopraffatti.
Vale per i cittadini-clienti-utenti e vale per i responsabili digitali e sistemi informativi delle grandi corporation multinazionali che dopo aver investito tanto nel consolidamento delle tecnologie sono (giustamente) prudenti nell’avventurarsi in sperimentazioni tecnologiche. Dall’altra parte come già detto più volte in queste colonne il mondo non è fermo e il cambiamento sta avendo oggi un impatto sul conto economico di aziende di telecomunicazioni, media, turismo, finanza, assicurazioni…
La tecnologia va quindi sperimentata per vedere in concreto i veri benefici e il costo del cambiamento che è il vero rischio da calcolare. Come si diceva in un recente convegno vi sono però almeno cinque dominii tecnologici che sono destinati ad avere un impatto crescente sia sul mondo dei consumatori che su quello aziendale, alcuni di questi già pienamente operativi (sorry per l’inglese ma questo è il gergo comune).
1. Big Data & Data Analytics
Qui non si sfugge, i dati crescono e quanto crescono. Bisogna proteggerli e valorizzarli, con motori di calcolo analitico sempre attivi e in ascolto per filtrarli e conservare le sole informazioni che ci interessano. Sono tanti (volume), sono variegati (testi, video, immagini), devono essere elaborati in tempo reale (veloci): sono cioè big data.
2. Cybersecurity
Attentati fisici, attentati virtuali, attentati commerciali: la parola d’ordine è la prevenzione di ogni tipo di intrusione nei sistemi di difesa delle istituzioni, delle aziende vitali per il Paese, delle aziende commerciali che proteggono un’idea, un brevetto. E prevenire significa analizzare i dati che scorrono come un rubinetto aperto e trovare le tracce flebili che indicano anomalie pericolose. Compito delegato alla tecnologia da una parte ma tanto anche all’esperienza, fiuto e saggezza dell’uomo, checché se ne dica.
3. Blockchain
In poche parole è un registro di eventi organizzati in blocchi temporalmente vicini che crea una catena destinata a rimanere memorizzata su banche dati distribuite nella Rete. È una tecnologia nata con la moneta virtuale bitcoin ma sarà estesa a tutte le transazioni finanziarie, in primis quelle con carta di credito e nelle intenzioni originarie dovrebbe essere un ulteriore motivo di riduzione di costi di intermediazione. Ne parleremo sempre di più e sarà una rivoluzione nella rete.
4. Industrial IoT
Nelle fabbriche la rivoluzione digitale è già arrivata, controlli automatici digitali aumentano la produttività, riducono i rischi per i lavoratori (o almeno così dovrebbe essere), le macchine parlano tra loro e la filiera con i fornitori e la rete di distribuzione diventa sempre più interconnessa. Gli effetti poi si vedono sempre di più nelle case con apparecchi domestici che ci controllano temperatura, accessi indesiderati, scadenza di prodotti, monitoraggio di animali domestici…
5. Augmented & Virtual Reality
L’obiettivo a lungo termine è proprio quello di estendere i sensi umani; quello a breve è di dotarci di braccialetti, sensori, orologi che ci danno informazioni aggiuntive e prevengono in auto ad esempio il rischio di colpi di sonno e di incidenti. Ma a mio avviso la straordinaria novità sarà quella di permettere ai disabili di continuare a fare una vita ordinaria, sia nella locomozione, che nella vista che nei movimenti.
Se per ognuno dei cinque dominii tecnologici si riuscisse ad avere benefici per la salute e aiutare chi ha avuto malattie e incidenti irreparabili allora a mio modesto avviso si parlerà di vero progresso.   

a cura di Fabrizio Padua

Tags: innovazione digitalizzazione Luglio Agosto 2017 Fabrizio Padua pillole digitali cybersecurity digital transformation big data Internet of Things digital

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