Il nostro sito usa i cookie per poterti offrire una migliore esperienza di navigazione. I cookie che usiamo ci permettono di conteggiare le visite in modo anonimo e non ci permettono in alcun modo di identificarti direttamente. Clicca su OK per chiudere questa informativa, oppure approfondisci cliccando su "Cookie policy completa".

all’italia serve una piattaforma logistica nazionale per muoversi

di RODOLFO DE DOMINICIS presidente e amministratore  delegato UirNet

Lo sviluppo di un sistema economico è sempre più guidato dalla capacità di competere sui mercati internazionali. Per tale ragione la gestione efficiente di sistemi di produzione e di sistemi distributivi veloci ed affidabili divengono i drivers chiave per la crescita economica di un Paese. Un sistema logistico globale e competitivo ha un impatto positivo sull’attività economica dei Paesi, ciò è confermato anche dai dati emersi dalle indagini svolte dalla Work Bank che evidenziano come, a parità di reddito pro-capite, i Paesi con una migliore prestazione logistica presentano una maggiore crescita, nella misura dell’1 per cento del Pil, il prodotto interno.
In Italia, il mercato della logistica e dei servizi ad essa collegati rappresentano un volume di affari di circa 200 miliardi di euro - quasi il 13 per cento del Pil (fonte Confetra) -, ed è proprio tale percentuale che evidenzia l’importanza di questo settore di mercato e la sua strategicità per l’economia nazionale. Nonostante ciò i principali indici internazionali collocano l’Italia in posizioni non di rilievo rispetto a questo tema: analizzare il collocamento del nostro Paese nel contesto internazionale può offrire interessanti spunti di riflessione per la valutazione delle azioni da intraprendere a sostegno della logistica nazionale.
Nella classifica «Logistic Performance Index» della Banca Mondiale l’Italia figura al 24esimo posto, dopo tutte le maggiori economie europee e internazionali. Tale indice sintetico analizza sei principali aree di valutazione. Secondo alcune stime, la bassa collocazione in classifica costa all’Italia 40 miliardi annui di inefficienza logistica. Tale valore equivale a circa il 2,5 per cento del Pil che, insieme al maggior costo dell’energia e della burocrazia, pesa sulla competitività del Paese contribuendo, in parte, al rallentamento della crescita economica degli ultimi anni.
Uno studio condotto da A.T. Kearney e Confetra nel 2010 mostra come l’Italia presenti un peso della logistica sul fatturato superiore alla media europea dell’11 per cento circa; tale asimmetria si traduce in un «disavanzo di competitività» sul fatturato industriale pari a circa 12 miliardi di euro (Cdp Studio di settore n. 01 - maggio 2012 - Porti e logistica). Secondo lo stesso studio il 70 per cento delle inefficienze può essere recuperato efficacemente intervenendo sulle criticità operative e sulle inefficienze di sistema.
Dal quadro fattuale emerge l’immagine di un Paese in sofferenza nel settore della movimentazione delle merci, di cui esso stesso è operoso produttore. Questa inefficienza si ribalta in termini di maggiori costi che incidono sul prezzo finale del prodotto e, quindi, in minore competitività.
Il rapporto 2012 della Banca Mondiale, in confronto con gli altri Paesi dell’Unione europea e tra le relative «best-practices» in essere, consiglia al Paese Italia di semplificare la burocrazia delle procedure doganali, di procedere con incentivi ai meccanismi di mercato che stimolino la competitività e la professionalità delle imprese di servizi logistici, e di spingere il potenziamento dei servizi di Ict. Inoltre, l’«Indagine campionaria sui costi dei trasporti internazionali», condotta dalla Banca d’Italia e pubblicata il 5 ottobre 2012, indica che le dotazioni informatiche degli operatori e il ricorso all’Ict vengono giudicate nel complesso sufficienti e che, tuttavia, è carente l’integrazione dei sistemi tra i diversi operatori, con conseguenze negative sul trattamento complessivo del ciclo della merce e sulla tracciabilità delle spedizioni.
Il settore della logistica e in particolare dei trasporti, essendo una realtà complessa e articolata, deve essere analizzato in dettaglio, prendendo singolarmente a riferimento le diverse modalità di trasporto e le rispettive peculiarità e criticità. L’efficienza complessiva del sistema, tuttavia, fa perno in misura determinante sulle interconnessioni tra le diverse modalità di trasporto, ossia sulla capacità di sviluppare un autentico sistema intermodale, ed anche sulla capacità del Paese di considerarlo, programmarlo e gestirlo come un «unico processo», alla stregua di quanto avviene in Paesi esteri più efficienti.
La UirNet spa, in quanto «soggetto attuatore unico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione e gestione della Piattaforma per la gestione della Rete Logistica Nazionale», secondo la definizione che ne ha fornito l’articolo 61 bis della legge 24 marzo 2012 n. 27, è stata appositamente costituita con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la sicurezza del sistema logistico italiano, favorendo in primo luogo l’interconnessione dei nodi di interscambio modale tra porti, interporti, centri merce e piastre logistiche, puntando su un elemento che nessun attore, per quanto grande e ramificato, può compiutamente gestire: un Intelligent Transport System (Its), denominato «Piattaforma logistica nazionale» (PLN), pensato per rendere concreta la possibilità di raggiungere un livello di efficienza di sistema superiore alla somma delle efficienze dei singoli operatori.
UirNet si pone al centro degli scambi logistici non come operatore, ma come «hub» di scambio-dati al fine di garantire che le informazioni legate alla merce viaggino velocemente e, quindi, siano disponibili prima dell’arrivo del vettore che porta la merce stessa. La disponibilità in anticipo delle informazioni legate al carico consente di valutare, controllare, decidere e agire prima che spazi e risorse siano bloccati da problemi imprevisti.
La Piattaforma logistica nazionale è un Its per il coordinamento e la conoscenza logistica, e in quanto investimento pubblico nasce come Sistema aperto a ogni integrazione; ed è necessario sottolineare che la PLN non è in concorrenza con soluzioni di mercato quali i sistemi di gestione-flotta, i gestionali di magazzino e piazzale ed altro, ma è lo strumento super partes che consente lo scambio dei dati tra i sistemi informatici pubblici e privati attualmente impiegati per consentire che l’efficienza di gestione di un piazzale, per esempio, possa contribuire all’efficienza del sistema.
Nell’ottica di fare della PLN un unico sistema integrato ed integrabile per tutti gli attori del settore della logistica italiana, UirNet prevede di allargare il proprio attuale campo, rivolto principalmente al trasporto merci su strada, estendendo la PLN anche alle altre modalità di trasporto merci attraverso le interfacce con il trasporto ferroviario e marittimo ed arricchendola con moduli ad hoc per la gestione di particolari ambiti del trasporto merci (merci pericolose, rifiuti speciali, city logistics, aree di sosta ecc.).
Coerentemente con tali obiettivi, UirNet ha avviato un percorso di armonizzazione e di interconnessione degli Its per la logistica e l’intermodalità, esistenti a livello locale e nazionale, sviluppando importanti accordi e avviando tavoli di lavoro con i principali attori del sistema logistico, sia a livello locale (per esempio Regioni, porti, interporti) che nazionale: Agenzia delle dogane e dei Monopoli, FS spa ed Expo Milano 2015.
La Piattaforma UirNet eroga servizi in grado di graduare i flussi di merce sulla rete e regolare i tempi di servizio all’interno dei nodi intermodali. Un esempio chiave è il servizio di Corridoio Doganale Controllato, che mira ad accelerare le pratiche di importazione, permettendo la gestione delle merci sottoposte a vincoli doganali attraverso tratti stradali predefiniti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Tale servizio prevede l’integrazione delle informazioni di ingresso e di uscita dei veicoli adibiti al trasporto merci dalle aree di «temporanea custodia». Ad oggi, i principali corridoi in corso di attuazione sono Genova-Rivalta, La Spezia-Santo Stefano, Ravenna-Milano, Verona-Venezia, Ancona-Val Pescare e Civitavecchia-Orte; inoltre sono in fase di progettazione anche Livorno-Prato e Gioia Tauro-Marcianise.
Inoltre UirNet ha dato avvio a numerosi progetti destinati ad integrare e sperimentare la PLN nelle diverse realtà territoriali delle Regioni «Obiettivo Convergenza», come ad esempio lo sviluppo della Piattaforma logistica regionale con sperimentazione nella Regione Puglia, lo sviluppo della Piattaforma integrata per il controllo e la gestione delle merci pericolose o la gestione remota delle aree di buffering e sosta per i mezzi pesanti con sperimentazione nell’area di Catania Bicocca.
Inoltre di rilevanza strategica è l’avvio del processo di selezione del Gestore della PLN in quanto, al fine di favorire l’attuazione della PLN su scala nazionale, UirNet ha deciso, dopo un’accurata analisi ed avendone la facoltà, ai sensi dell’articolo 5 del D.M. 6 dicembre 2012 n. 449, di affidare l’estensione e la gestione della stessa Piattaforma per un periodo di 20 anni, inclusa la commercializzazione dei servizi sul mercato, ad un partner industriale terzo - il «Gestore» -, che dovrà presentare caratteristiche di avanzate capacità tecnologiche, industriali, commerciali e con un’elevata solidità finanziaria.
UirNet ha quindi avviato il procedimento di selezione del Gestore attraverso una procedura di gara di finanza di progetto nei servizi che prevede due fasi, la prima finalizzata alla selezione del Promotore (con diritto di prelazione) e, la seconda, per l’individuazione del Gestore. Si prevede di concludere la procedura di gara in un arco temporale complessivo di 10-11 mesi, per selezionare il Gestore entro il 2014 e di avviare la gestione nel 2015.
Tre sono i principali eventi che recentemente hanno contrassegnato la realizzazione della Piattaforma logistica nazionale e quindi di UirNet: innanzitutto la legge di stabilità del 2014 che ha assegnato 10 milioni di euro per il completamento della Piattaforma negli anni 2014, 2015 e 2016. Con tali risorse sarà anche possibile redigere il progetto di integrazione logica e di interoperabilità con le altre piattaforme del Paese che operano nel sistema logistico nazionale, soprattutto lato mare. Tale progetto dovrà essere presentato al CIPE per l’approvazione.
Secondo evento: l’Autorità di gestione del Pon Reti e Mobilità 2007-2013 ha assegnato a UirNet circa 12 milioni di euro per la realizzazione di progetti locali nelle regioni meridionali di interesse strategico per il Paese. Infine il terzo evento: il Governo e le associazioni di categoria dell’Autotrasporto hanno deciso di destinare, dal plafond previsto dalla Legge di stabilità 2014, 5 milioni di euro per l’acquisto di apparati di bordo necessari per l’uso dei servizi della Piattaforma logistica nazionale. Si tratta di segnali forti che fanno sperare per il futuro. È indispensabile che il nuovo Governo inserisca nel proprio programma l’efficienza del Sistema logistico nazionale: si tratta di continuare a fare investimenti relativamente contenuti in tecnologie innovative, in attesa di realizzare le indispensabili infrastrutture.  

Tags: Marzo 2014

© 2017 Ciuffa Editore - Via Rasella 139, 00187 - Roma. Direttore responsabile: Romina Ciuffa