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CTBUH DI CHICAGO: BOSCO VERTICALE TRA “I 50 PIÙ INFLUENTI EDIFICI ALTI DEL MONDO DEGLI ULTIMI 50 ANNI"

Il riconoscimento va ad aggiungersi ai premi già assegnati al primo Bosco Verticale del mondo: “International highrise award” 2014 del DAM - Deutsches architekturmuseum di Francoforte, “Best tall building worldwide” 2015 dello stesso CTBUH - Council on tall buildings and urban habitat e il “RIBA award for international excellence” del 2018.

La motivazione della scelta secondo il CTBUH: “Le due torri residenziali hanno attirato l'attenzione di tutto il mondo una volta completate, grazie a 480 alberi, 250 piccoli alberi, 11.000 piante per la copertura del suolo e 5.000 arbusti, il che equivale a un intero ettaro di copertura forestale. Il fogliame migliora la qualità dell'aria filtrando la polvere e assorbendo l'anidride carbonica, mitigando l'isola di calore urbano e riducendo l'inquinamento acustico, mostrando il potenziale degli edifici alti per cambiamenti ambientali positivi nelle città”.

Inoltre: “Il grattacielo ha una storia che risale a più di 120 anni fa ma è entrato in una nuova fase di innovazione e accelerazione alla fine degli anni Sessanta; il Council è stato fondato nel 1969 per accogliere e interpretare i rapidi cambiamenti in atto nel campo della progettazione e dell’ingegneria dei grattacieli. Attraverso il Journal e, dal 2002, anche gli awards, il CTBUH ha messo in evidenza buone pratiche di edifici alti che hanno rappresentato un cambiamento significativo nel modo di pensare o nella tecnica. I grattacieli qui elencati vengono selezionati con gli stessi criteri. Ognuno rappresenta una pietra miliare nello sviluppo della tipologia, monitorando lo sviluppo dell’edificio da una torre per uffici prevalentemente commerciale con piani ripetitivi a una “città verticale” con mix di usi, variazione nei materiali della facciata e varietà di interni e spazi esterni. La sostenibilità ambientale assume un ruolo tanto importante quanto la longevità culturale ed economica. E quando alcuni di questi grattacieli raggiungono il mezzo secolo li vediamo invecchiare con grazia, con nuove funzioni, a volte cambiando radicalmente aspetto e persino altezza. Da ciò apprendiamo che lo sviluppo della tipologia del grattacielo non è un semplice caso di passaggi lineari da una generazione all’altra; piuttosto, è un dialogo interpolato che continuerà a informarci e ispirarci per i prossimi 50 anni e oltre”.

 

Tags: ingegneria premio grattacieli Milano architettura Giovanni La Varra Gianandrea Barreca Barreca & La Varra architetti Ottobre 2019 Bosco Verticale Boeri

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